La sessione asiatica si conclude con risultati contrastati in un po’ tutto il continente. Tokyo chiude questa mattina in rosso sul rafforzamento dello yen giapponese che sembra invertire la tendenza per la prima volta da settimane. Dall’altra parte del pacifico e con l’arrivo del giorno del ringraziamento (Thanksgiving day ndr) sembrano sopite, almeno per ora, le proteste di piazza che si erano diffuse nei giorni scorsi in tutta la nazione sul caso Ferguson che ha incendiato letteralmente gli animi e fatto esplodere la questione razziale. L’agente di polizia della cittadina infatti, non è stato imputato e non dovrà quindi rispondere dell’uccisione del ragazzo di colore. Le sfide per l’amministrazione Obama sono molte e particolarmente spinose, diverse nella sostanza da quelle del presidente BCE Mario Draghi che sul suo programma di guerra totale alla bassa inflazione sembra inarrestabile raccogliendo anche l’endorsement del suo predecessore Jean-Claude Trichet che ha dichiarato che un QE rientrerebbe nel mandato dell’istituto di Francoforte e il via libera del numero due Constancio che vede nel primo trimestre 2015 una data ragionevole per l’inizio del programma. La palla oggi ripassa al presidente della Bundesbank Jens Weidman, principale oppositore alle mosse della BCE, che però sembra aver finito gli argomenti ed essere stato lasciato solo dai suoi, Merkel in testa che anche sul tema sanzioni alla Russia ritorna nei ranghi dell’unione con un durissimo attacco a Mosca.
Market Movers
Alle 7:45 il dato sul PIL in Svizzera è atteso stabile a 1.4% per la lettura annualizzata, mentre il dato trimestrale dovrebbe mostrare un’accelerazione a 0.4% dallo 0.2% della rilevazione precedente.
Alle 9:55 il dato sulla variazione del numero di occupati in Germania attesi in calo di un migliaio di unità rispetto alle 22 mila unità della lettura precedente per un tasso di disoccupazione atteso stabile al 6.7%.
Alle 12:30 il presidente della BCE Mario Draghi terrà una conferenza stampa e alle 13:00 il dato GFK tedesco sulla fiducia dei consumatori è atteso in lieve rialzo a 8.6 rispetto al precedente a 8.5.
Alle 13:15 il presidente della Bundesbank tedesca Weidman terrà un discorso prima del rilascio alle 14:00 dei dati sull’inflazione tedesca attesa in calo per la lettura annualizzata ferma a 0.6% dallo 0.8% precedente.
Alle 14:30 il dato sulla spesa corrente in Canada attesa in calo di 10.3 miliardi dai -11.9 miliardi della lettura scorsa.
Nella notte alle 00:30 in Giappone dati sull’inflazione nazionale attesa in lieve calo a 2.9% dal 3.0% precedente, mentre il dato per la città capitale Tokyo dovrebbe attestarsi a 2.3% rispetto al 2.5% precedente. La produzione industriale alle 00:50 dovrebbe far registrare un -0.4% rispetto al 2.9% precedente, mentre le vendite al dettaglio un 1.5% dal 2.3% della lettura scorsa.
EURUSD
Dopo un lieve ribasso nelle prime ore di contrattazione di ieri fino in area 1.2450, sui dati americani deludenti nel pomeriggio e in previsione della chiusura dei mercati americani di oggi, la moneta unica è rimbalzata fin sopra area 1.25 ritornando in prossimità del canale rialzista di medio periodo abbandonato lo scorso venerdì dopo le parole del presidente BCE Mario Draghi e che sta fornendo in queste prime ore di contrattazione in Europa una valida resistenza. A tener testa oggi sarà l’incontro Draghi-Weidman sulla questione delle prossime mosse di politica monetaria. Tuttavia l’assenza di dati negli Stati Uniti renderà il cambio poco volatile e la prospettiva, salvo sorprese dai due boxuers centrali, è per un trading range tra 1.25 e 1.2550 con resistenza in prossimità della parte bassa del canale rialzista (grafico).
GBPUSD
La sterlina inglese ha finalmente abbandonato il momento laterale tra 1.56 e 1.57 che la teneva prigioniera da ormai due settimane accelerando sopra 1.5750 in prossimità dei dati americani usciti sotto le attese e attestandosi in area 1.58 per la prima volta da settimane. Variata in modo incisivo la conformazione anche grafica l’abbandono del canale rialzista di breve periodo e il superamento della soglia di 1.58, soprattutto a mercati americani chiusi, potrebbe in caso di notizie confortanti dall’Europa, spingere il cable a ulteriori rialzi.
USDJPY
Yen finalmente in recupero dopo una fase di stazionamento al di sopra del livello tecnico a 117.50 (grafico). Come anticipato nelle edizioni precedenti, le condizioni sono mature per un ulteriore apprezzamento fino ad un’area di stabilità. Le dichiarazioni rese ieri dal celebre Mr. Yen Eisuke Sakakibara sul fatto che il rapporto con il dollaro dovrebbe aver già toccato i massimi e non esistono proiezioni concrete di uno yen nuovamente ai minimi contro dollaro, rinforzano la nostra visione macro di breve periodo legata alle dichiarazioni di Kuroda (dinamica inflazionistica in miglioramento, yen debole mette sotto pressione piccole e medie imprese e consumatori) oltre che alle evidenze legate all’esaurimento dell’effetto strangolatore dell’aumento dell’IVA lo scorso Aprile. Rimane l’incognita elezioni a Dicembre, ma l’impianto elettorale del primo ministro Abe sembra piuttosto solido. L’assenza di dati americani e la chiusura di Wall Street per la festività del Thanksgiving day potrebbero favorire ulteriori ribassi dello yen con la moneta nipponica che potrebbe risalire fino a 117.0 nel rapporto con il dollaro.