Conclusione d’anno sotto tono sui mercati finanziari mondiali, complice anche un mese di Dicembre piuttosto intenso e un Gennaio che si preannuncia altrettanto caldo dove gli appuntamenti cruciali in zona euro passano da due a tre. L’annuncio delle elezioni in Grecia il prossimo 25 Gennaio mette i bastoni fra le ruote a Mario Draghi che aveva pianificato l’inizio del QE con la riunione di politica monetaria del 22 Gennaio, dopo il pronunciamento della corte di giustizia europea il 14 Gennaio. Fonti non confermate parlano già di discussioni aperte tra Francoforte e Berlino con il partito di estrema sinistra Siryza guidato da Tsipras che in caso di vittoria ha già annunciato vorrà rinegoziare il debito della Grecia.
Mentre non si placa la guerra del petrolio con gli Stati Uniti che intendono approvare un aumento delle esportazioni per ridare respiro alle aziende americane sotto pressione per i prezzi del greggio così bassi. Tale strategia potrebbe provocare una reazione dell’Arabia Saudita la cui strategia di logoramento, grazie a prezzi di produzione molto bassi, puntava a mettere fuori mercato le aziende produttrici a stelle e strisce.
Market Movers
Alle 14:30 negli Stati Uniti le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono attese a 288 mila unità rispetto alle 280 mila della rilevazione precedente. Alle 16:00 il dato sulle vendite pendenti di case attese in risalita allo 0.6% dal risultato precedente a -1.1%.
Nella notte in Cina alle 2:00 l’indice PMI manifatturiero è atteso a 50.1 poco inferiore alla lettura scorsa a 50.3.
EURUSD
Come anticipato ieri la moneta unica continua il suo percorso in laterale nel rapporto con il dollaro attestandosi nelle prime ore di contrattazioni di oggi in area 1.2150, percorrendo la parte bassa del canale ribassista di medio periodo. L’assenza di dati in Europa nella giornata di oggi e la prossimità dell’inizio dell’anno renderanno i mercati assai poco liquidi con la possibilità di un aumento della volatilità sulla pubblicazione dei dati americani nel pomeriggio.
GBPUSD
La sterlina inglese continua il suo balletto laterale a cavallo di 1.5550 anche nella giornata di oggi. Senza particolari spunti derivanti dai dati macro, anche per il cable l’attesa è per un appiattimento intorno al livello citato sopra, almeno fino al pomeriggio quanto, alle 16:00 saranno pubblicati i dati sul comparto immobiliare negli Stati Uniti. Tali dati potrebbero fornire qualche spunto al mercato e, soprattutto in caso di sorprese al ribasso, spingere GBPUSD verso area 1.5570.
USDJPY
Dopo il deciso recupero di ieri, lo yen torna in laterale intorno area 119.60 contro biglietto verde. Niente di nuovo nemmeno dal Sol Levante dove lo storno che ha riportato i prezzi dai minimi a 118.75 fin sopra 119.50 è principalmente tecnico. Non aiuta nemmeno la performance dei mercati azionari nipponici dove l’indice Nikkei della borsa di Tokyo cede il 1.57% nonostante l’indice PMI manifatturiero cinese sia uscito migliore delle attese a 49.6, ma comunque sotto la soglia di 50.0.