Con il prezzo del greggio che crolla sotto 79 dollari al barile per la prima volta dal giugno 2012 è ora di scattare un’istantanea di questa vera e propria guerra del petrolio. Con gli Stati Uniti che hanno rivoluzionato il proprio approccio con un’aumento della produzione di 1.5 milioni di barili al giorno e la domanda frenata dall’economia mondiale ancora degente, l’eccesso di offerta mantiene il prezzo virtualmente basso. La Russia è la vera sconfitta: le stime degli analisti sostengono che con il greggio a 85 USD/barile Mosca perde circa un punto di PIL, mentre sotto pressione sono anche i produttori mediorientali. Buone notizie per i consumatori e le imprese consumatrici il cui vantaggio derivante dai prezzi così bassi sarebbe paragonabile ad uno stimolo da 1100 miliardi di dollari.
Market Movers
Alle 10:30 in Gran Bretagna il dato PMI sul settore costruzioni atteso a 63.5 in ribasso dal precedente a 64.2.
Alle 14:30 negli Stati Uniti il dato sulla bilancia commerciale è atteso a -40.00 miliardi contro i -40.10 miliardi della rilevazione precedente. Alle 16:00 gli ordinativi industriali dovrebbero mostrare un recupero a -0.6% dal -10.1% della lettura scorsa.
Alle 22:45 in Nuova Zelanda dati sul mercato del lavoro con il tasso di disoccupazione atteso in calo al 5.4% dal 5.6% della rilevazione precedente.
EURUSD
Giornata laterale per la moneta unica che giova dei dati sul comparto manifatturiero in Europa e non subisce particolarmente quelli americani nel pomeriggio di ieri. Il livello a 1.25 sembra un punto cardine per gli sviluppi della dinamica di prezzo di EURUSD in attesa del prossimo appuntamento con la BCE di giovedì. Sicuramente i dati sulla bilancia commerciale negli Stati Uniti in uscita questo pomeriggio daranno uno stimolo alla volatilità che si concentra nelle prime ore di contrattazioni in Europa tra 1.25 e 1.2550.
GBPUSD
Dopo i buoni dati di ieri, la sterlina inglese è oggi alla prova dei dati sul settore costruzioni, uno dei comparti economici che nell’ultimo periodo è stato maggiormente sotto pressione, nonostante i dati sulla fiducia seguano generalmente un trend positivo. Anche per la sterlina inglese la settimana si è aperta lateralmente nel rapporto contro biglietto verde nell’area compresa tra il minimo a 1.5950 e 1.60 con poche puntate sopra quest’ultimo livello-soglia psicologico. Anche per il cable, la dinamica dei prezzi per la settimana sarà indissolubilmente legata all’appuntamento con la Bank of England il prossimo giovedì con l’attesa per maggiori informazioni sulle indiscrezioni uscite circa un possibile rialzo dei tassi.
USDJPY
La mossa a sorpresa della Bank of Japan la settimana scorsa con l’aumento della base monetaria a 80 trilioni di yen ha indebolito fortemente lo yen che ha scambiato ieri sui minimi a 114 nel rapporto contro biglietto verde. Lo storno tecnico nella sessione asiatica di questa notte ha riportatao il cambio in area 113.50, ma nonostante ciò lo yen debole e la misura di stimolo della BOJ hanno continuato a dare ossigeno ai mercati azionari di mezzo mondo, Giappone in testa con l’indice Nikkei della borsa do Tokyo che anche stamattina chiude con +2.73%.