Domenica 29 Aprile 2012 16:37
Dopo la prima fase di rialzo, in cui la contestualità fra chiusura di posizioni al ribasso e l'apertura di nuove al rialzo ha portato ad un logico aumento dei volumi e della volatilità, Piazza Affari e le altre borse continentali si preparano ad affrontare la settimana più importante, quella del consolidamento di questa nuova fase di recupero cui dovrebbe seguire una nuova accelerazione.
In situazioni come questa, in cui si tenta di misurare al meglio i potenziali obiettivi grafici di questa nuovo movimento direzionale, l'analisi intermarket diventa un supporto fondamentale, utile a confermare il nuovo "setiment di mercato" e, soprattutto, a definire quali saranno i market driver dei prossimi giorni.
Come sempre abbiamo deciso di basare questa analisi su tre strumenti finanziari che continuano a muoveri in perfetta correlazione, il FTSE MIB, IL BUND e il cross AUDUSD.
FTSE MIB INDEX - LONG DA AREA 14.350
Sia su dinamica daily che su quella a 4 ore il segnale tecnico è innegabilmente rialzista. Sul primo grafico (daily) notiamo una chiarissima divergenza rialzista, con l'indicatore CCI che non ha ancora superato la "zero line" e che quindi deve ancora "accelerare" con decisione al rialzo. Evidente anche il breakout della trendline ribassista in essere dal mese di marzo che aveva sempre contenuto ogni tentativo di rimbalzo del listino milanese fino alla chiara violazione di area di area 15.350 avvenuta la scorsa settimana.
Su grafica a 4 ore si nota invece con chiarezza quanto la prossima resistenza dinamica in area 15.500 sia il naturale target di questa prima fase di uptrend, con estensione successiva fino al livello 15.900 (61.8% di fibonacci...).
BUND FUTURE (scad. 06/12) - SHORT DA DOPPIO MASSIMO IN AREA 141.35
Anche sul BUND, inversamente correlato allìandamento dei mercati azionari, l'analisi grafica basata su due differenti time frame fornisce spunti decisamente interessanti. Il grafico daily evidenzia ancora una volta una validissima divergenza ribassista, a testimonianza di una fase iniziale di deflussi di liquidità dal bene rifugio bund probabilmente destinata ad affluire sui mercati azionari. Sicuramemte siamo solo all'inizio di questo importante movimento, e difatti il CCI è ancora ben lontano dall'attraversare la zero line dall'alto verso il basso, ma sembrano esserci tutti i presupposti - doppio massimo in testa - perchè ciò avvenga a breve.
Grazie al grafico a 4 ore rileviamo invece con chiarezza la prima importantissima area di supporto statico a 140 punti. E' anche una chiarissima "soglia psicologica" ed è quindi il primo livello da valutare nelle prossime ore: se i prezzi riusciranno a chiudere sotto questo livello il deflusso di liquiditò dal bund aumenterà vertiginosamente, e i mercati azionari sarebbero i primi a beneficiarne...
Ancora una volta quindi è il bund il più qualificato ad assumere il ruolo di market driver del mercato per le prossime giornate.
AUDUSD - LONG DA AREA 1.3350
Nell'ultimo forex report pubblicato scrivevamo: "...sul cambio AUDUSD - ancora una volta perfettamente correlato con l'andamento dei mercati azionari - siamo in presenza di un breakout rialzista già consolidato. Il canale ribassista evidenziato in grafica è stato violato al rialzo, con un breakout che lascia pochi dubbi in merito. In questi casi, per chi non si fosse già posizionato al rialzo consigliamo di attendere il classico "pullback" sulla vecchia linea di resistenza per inserirsi prontamente in tendenza...".
Raramente un'analisi si rivela così precisa, visto che il pullback atteso è puntualmente arrivato permettendo anche ai "ritardatari" di posizionarsi al rialzo.
Anche in questo caso il grafico daily evidenzia una chiarissima divergenza rialzista, con il prossimo target da raggiungere stimabile in area 1.0550 e successivamente 1.0615,
Su grafica a 4 ore notiamo invece una decisa situazione di ipercoprato che, come sempre avviene nelle fasi di mercato caratterizzate da forte direzionalità, più che un segnale di imminente debolezza rappresenta a nostro parere una decisa conferma della ritrovata forza della regina delle commodity currencies.
NOTE OPERATIVE SUL MERCATO AZIONARIO
Coerentemente con lo scenario tecnico analizzato, il nostro portafoglio azionario modello è passato ad una esposizione netta complessiva del 50% (6 titoli long ed 1 short...), con i titoli ENI e TELECOM che da venerdì mattina hanno fornito un chiaro segnale rialzista.
Ottima la performance di TENARIS, mentre su SAIPEM manca poco al segnale di stop & reverse. Anche su INTESA SANPAOLO sta per scattare il segnale di acquisto, ed i nostri fedeli abbonati lo riceveranno in tempo reale. Da buoni trend folllower continueremo quindi ad assecondare la tendenza in atto, aumentando con gradualità la nostra esposizione sui primi 10 titoli più rappresentativi del FTSE MIB (vedi tabella allegata).
Peraltro, una tecnica di questo tipo permetterà un deciso abbattimento della volatilità del portafoglio che risulterà decisamente inferiore a quella misurata nell'ultimo anno sull'indice FTSE MIB che, come riscontrabile sulla tabella soprastante, ha raggiunto un valore altissimo nell'ultimo anno, pari al 34.2%!!!
CONCLUSIONI
Non capita spesso di notare una così precisa sintonia effettuando una tutto sommato semplice analisi intermarket: divergenze evidetissime su dinamica daily sui tre strumenti analizzati, aumento dei volumi scambiati in occasione dei rispettivi breakout e "contesualità" del movimento (doppio massimo bund - pullback rialzista su audusd - breakout rialzista su ftse mib) ci inducono a pensare che qeusto non sia un semplice rimbalzo.
La liquidità esce dal bene rifugio bund e si riversa sui mercati azionari, con le commodity currencies che confermano il tutto: se non si prende una posizione al rialzo in questa situazione non la si prende mai...
Attenzione però, il quadro macro-economico circostante continua ad essere pessimo e potrebbe condizionare questo chiarissimo movimento rialzista trasformandolo in un semplice rimbalzo. Peraltro a brevissimo un pò di ipercomprato inizierà ad affacciarsi sui principali titoli, e potremmo assistere anche a delle giornate poco brillanti a causa delle prime prese di profitto; ciononostante, crisi eurobond permettendo, il quadro tecnico è più che favorevole ad un deciso ritorno della propensione al rischio.
In conclusione, l'analisi intermarket evidenzia uno scenario decisamente bullish per i mercati azionari e, pur in attesa di ulteriori conferme (bund sotto area 140...), ci sembrava giusto "rischiare la reputazione" anticipandovi a mercati chiusi quelle che dovrebbero essere le evoluzioni dei mercati per la prossima settimana.
Certo sarebbe stato meno rischioso attendere l'apertura di Piazza Affari, vedere le prime 2/3 ore di mercato e poi magari esporsi, ma siamo certi che gradirete il coraggio di chi scrive divulgando gratuitamente il risultato di accurate "riflessioni a bocce ferme".
Parafrasando Warren Buffet questo è decisamente "...il momento di essere avidi più che timorosi...".
Buon trading
Pietro Paciello