La chiusura di Wall Street per il Labour Day ha reso l’inizio di settimana piuttosto tranquillo. Le borse europee hanno passato la giornata in territorio positivo, con una accelerazione sul finale dopo le parole del numero uno della Bce, Mario Draghi. Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell'1,1% a 15.267 punti (ritornando in prossimita’ dei massimi delle ultime settimane), il Dax dello 0,63% a 7.014 punti, il Cac dell'1,19% a 3.453 punti e il Ftse 100 dello 0,82% a 5.758 punti. Si sente sui mercati l’attesa per il meeting della Bce del 6 settembre, e con poche parole del presidente della Bce il sentiment sui mercati si e’ rafforzato. La Merkel ha ricordato le responsabilita’ della finanza nell’attuale crisi che sta erodendo l'Europa e la fiducia nel continente, affermando che negli ultimi cinque anni i mercati "non hanno servito il popolo"; anzi, il loro potere è andato tutto a favore di pochi eletti, che sono diventati ricchi a spese del popolo.
Draghi ha dichiarato che l'acquisto di bond a tre anni non costituisce aiuto a Stati e non violerebbe i trattati Ue. "Se e quando" la Banca Centrale Europea dovesse decidere di procedere all'acquisto di titoli del debito pubblico dei paesi sotto attacco speculativo, questo avverrebbe fissando alcune condizioni per tali Stati". Un intervento indiretto (poiche’ tali parole sono state pronunciate durante l’incontro con 95 europarlamentari) a voler anticipare quello che potrebbe emergere dall’incontro di Giovedi. Draghi non ha mancato di sottolineare l'importanza dell'unione bancaria, ma si è detto contrario a concedere la licenza bancaria al meccanismo permanente di stabilità, l'Esm. Tali dichiarazioni vanno un po’ a contrastare quanto detto ieri mattina dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che ha cercato di gettare acqua sul fuoco dovuto alle ''eccessive aspettative'' nel meeting della Bce, ricordando che ''i debiti degli Stati non devono essere finanziati dalla Banca centrale europea''. Schaeuble ha anche detto di essere certo che l'Alta Corte tedesca non bloccherà l'Esm, il meccanismo permanente di salvataggio, quando si pronuncerà sulla sua legittimità costituzionale il 12 settembre. Le parole di Draghi hanno influenzato positivamente lo spread che ha chiuso la giornata a 439 punti base in chiusura.
I principali driver del mercato continuano quindi ad essere i Piigs con Spagna e Grecia ad attirare le attenzioni degli investitori. Dalla Spagna si valuta l’analisi di Merrill Lynch che con riferimento a Bankia ha sottolineato il legame tra il futuro della banca e quello sovrano della Spagna indicando come la recessione economica e le misure di austerità continuano a deteriorare gli investimenti, i consumi e la fiducia facendo inoltre aumentare il fabbisogno finanziario dalla UE che nell’ultimo semestre si e’ quasi triplicato. La Grecia invece si trova alla viglia della visita del team della Troika con i primi incontri programmati per mercoledì, mentre l'intero team arriverà entro il fine settimana. I tagli da fare sono ancora tanti e il premier ellenico, Antonis Samaras, sta lottando per ottenere il via libera dal Parlamento entro venerdì così da poter mostrare gli sforzi fatti alla Troika.
Nella notte arriva la notizia che l’agenzia di rating Moody's Investors Service annuncia di aver rivisto al ribasso, da "stabile" a "negativo", l’outlook sul merito di credito "Aaa" di lungo periodo dell’Unione europea (Ue). La decisione rispecchia l’outlook negativo assegnato alla "Aaa" dei principali paesi del gruppo, quali Germania, Francia, Regno Unito e Olanda, che da sole contano per circa il 45% del budget. Gli analisti di Moody’s sono convinti che ha senso giudicare il merito di credito dell’Unione europea dallo stato di salute dei paesi membri più forti", scrivono nella nota ufficiale. Tale notizia potrebbe pesare sull’apertura dei mercati in mattinata.
Il calendario economico odierno presenta ancora pochi appuntamenti di rilievo. Gli occhi sono puntati sul summit tra Monti ed Hollande. Gli unici dati degni di nota sono dagli Usa, ore 16, con l’indice ISM manifatturiero e quello sulla spesa edilizia. La settimana si iniziera’ a movimentare da domani. Sul fronte tecnico l’EurUsd si avvicina ai massimi e sopra 1.263 potrebbe tentare nuovi allunghi verso area 1.27. Su GbpUsd si attende la rottura di 1.59 per ricevere nuovi segnali rialzisti. Su S&P500 da seguire ancora l’area 1419/1424.
Arik Benado
Country Manager @ www.eztrader.com