Siamo quasi alla giornata attesa da diverso tempo da tutti i trader ed i mercati danno segnali di sofferenza. La pubblicazione dell’indice Ism manifatturiero negli Stati Uniti ha fatto virare le borse che hanno chiuso in rosso. Milano se la cava con un calo a 15.222 punti, in ribasso dello 0,29%. L’Ibex, pur avendo vistosamente frenato, è riuscito a resistere chiudendo in territorio positivo a 7.488 punti (+0,73%). Il Dax ha chiuso a 6.932 punti (-1,17%), il Cac40 a 3.399 punti (-1,58%) e il Ftse 100 a 5.672 punti (-1,5%). Chiusura contrastata per Wall Street. Il Dow Jones perde lo 0,42% a 13.035,94 punti, il Nasdaq sale dello 0,26% a 3.075,06 punti mentre lo S&P 500 cede lo 0,12% a 1.404,94 punti.La brutta reazione delle borse è dovuta al fatto che anche ad agosto l'indice Ism manifatturiero Usa è rimasto in territorio negativo a 49,6 punti, contro un consenso a 50 punti. Brutto anche il dato sulle spese per costruzioni statunitensi che hanno sorpreso in negativo, scendendo dello 0,9% mese su mese a luglio. Particolarmente atteso era l'Ism, che secondo gli analisti avrebbe finalmente riagguantato la soglia dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori inferiori) ed espansione dell'attività economica (valori superiori).
La giornata aveva gia’ scontato un momento negativo dopo un articolo pubblicato da Die Welt (quotidiano tedesco), secondo cui per la Germania l’ESM viola le leggi e i trattati dell'Ue. Molti investitori iniziano a chiedersi se non sia data troppo per scontata la ratifica dell'ESM da parte della Corte Costituzionale tedesca, che annuncerà il verdetto la prossima settimana, mercoledì 12 settembre. Le rassicurazioni del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble, dettosi certo che la Corte non bloccherà il trattato europeo che istituisce il fondo di salvataggio sono cos’ messe in forte discussione e l’immagine dell’Europa ne esce ancora una volta la confusione e l’Euro mostra di subire il colpo perdendo quota 1.26 ed allontanandosi dai masssimi delle ultime settimane nei confronti del Usd.
Si continua cosi’ a guardare all'Europa, con la riunione della Bce, in calendario domani, giovedì 6 settembre. Lunedi’, Draghi, davanti al Parlamento europeo, ha sottolineato che gli acquisti di bond sono legittimi e non devono essere considerati "aiuti agli Stati", facendo aumentare le speranze che la Bce annunci seri interventi e cosi eviti di favorire un ulteriore deterioramento della situazione con la Spagna che rischia di affossare l’Europa intera. Il Governatore Bce anche ieri ha fatto sentire il proprio punto di vista. "Non riusciamo a perseguire la stabilità dei prezzi con l'attuale frammentazione del'Eurozona, perché i cambiamenti dei tassi d'interesse si riflettono solo uno, o due paesi al massimo". "Francamente, tutto ciò ha molto a che fare con il proseguimento dell'esistenza del'euro", ha detto ancora Draghi a proposito del piano di acquisto dei titoli di Stato per ridurre gli spread a sottolineare che l’intervento della Bce e’ la via per salvare l’Euro.
A proposito dell’Italia, il differenziale di rendimento fra Btp e Bund "dovrebbe collocarsi su valori dell'ordine dei 200 punti". A scriverlo è Bankitalia spiegando che sul differenziale eccedente, quindi, incidono altri fattori. "Il recente andamento dello spread è in larga parte riconducibile a fenomeni di contagio non legati alle condizioni di fondo del Paese. La dinamica delle determinanti macroeconomiche e fiscali fondamentali (crescita economica, condizioni fiscali, rischi finanziari) a partire dall'estate del 2011 non sarebbe sufficiente a giustificare il forte incremento dei premi per il rischio occorso in alcuni Paesi, tra cui l'Italia". Durante l’incontro tra il presidente del Consiglio Monti, e Hollande, vi è ampia identità di vedute e volonta’ di incrementare i rapporti bilaterali. Entrambi concordano sulla debolezza del mercato del lavoro caratterizzato da un tasso di disoccupazione insopportabile. Per queste ragioni c'è la volontà di attuare il Patto di crescita stabilito dall'Unione europea.
Inizia a diventare interessante con i primi dati di rilievo. SI parte alle ore 10 con il PMI settore servizi relativo all’area Euro. Ore 10,30 stesso dato relative al Regno Unito. Grandi attenzioni per le vendite al dettaglio relative alla zona Euro con previsioni di ribasso pari al -1.7%, in deterioramento rispetto al dato del mese scorso. Conferme negative su questi dati avrebbero effetti negativi sui mercati. Ore 15, decisione sui tassi di interesse dal Canada. Ancora positiva la situazione dell’EurUsd che sopra 1.256 potrebbe mantenersi solido con target a 1.266/1.27. Anche su GbpUsd situazione invariata e si attende la rottura di 1.59 per ottenere nuovi segnali di forza.