Quadro macro economico
Dopo la reazione tiepida di giovedì alle nuove misure di stimolo decise dalla Bce, nell’ultima seduta che chiude l’ottava i mercati hanno messo a segno un deciso balzo in avanti. L’Ibex ha terminato in rialzo del 3,69%, il Dax è salito del 3,51%, il Cac40 si è spinto a +3,27%. Più indietro il londinese Ftse100, in aumento dell’1,71%.
I mercati hanno messo in secondo piano le parole di Draghi che ha spento le aspettative di nuovi tagli in futuro, concentrandosi sui possibili effetti benefici delle misure varate ieri dal board della Bce sul mercato del credito. Secondo Credit Suisse l’istituto centrale europeo si prenderà una pausa nelle prossime due riunioni con l’attenzione del mercato destinata a spostarsi più verso misure di politica monetaria non convenzionali rispetto allo strumento dei tassi di interesse. Una spinta importante al buon umore dei mercati è arrivata quest’oggi dalla PBoC che ha apprezzato lo yuan dello 0,3%, rialzo giornaliero più ingente degli ultimi 4 mesi.
Anche Piazza Affari ha archiviato l'ultima seduta della settimana con un ottimo 4,8%. Indicazioni migliori delle attese sono pervenute dalla produzione industriale a gennaio (+1,9% m/m), mentre l’asta Btp ha visto il rendimento del triennale italiano scendere per la prima volta sotto zero (-0,05% dal +0,11% dell’asta precedente).
A cavalcare maggiormente l’effetto Bce sono state le banche con rialzi molto cospicui per Unicredit (MI:CRDI) (+9,46%), Ubi Banca (MI:UBI) (+9,26%), Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (MI:BMPS) (+8,68%) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (+7,47%). Tra le big del risparmio gestito si è mossa molto bene Anima (MI:ANIM) (+8,61%). Seduta in forte progresso anche per Saipem (MI:SPMI) salita di oltre sette punti percentuali a quota 0,3847 euro (+7,19%).