Durante la seduta asiatica c’è stato un calo della propensione al rischio sulla scia dei commenti da falco dei presidenti della Fed di San Francisco e di Atlanta Williams e Lockhart.
Come previsto, i due presidenti della Fed hanno rilasciato dichiarazioni che suggeriscono che un rialzo del tasso rimane un’opzione per la riunione del FOMC di aprile o giugno.
La variabilità della curva dei tassi USA continuerà a esercitare pressioni sulla propensione al rischio.
In Australia, il governatore della RBA Stevens è sembrato inaspettatamente positivo sull’economia, nonostante la volatilità dei prezzi delle materie prime, ha poi fornito i tipici interventi verbali su un altro potenziale allentamento monetario e sul rischio che l’AUD sia diventato troppo forte rispetto al contesto economico.
Ciò nonostante, il mercato ha sentito solo il messaggio sull’economia forte e ha rapidamente rilanciato l’AUD.
Visti i dati deludenti dalla Cina riferiti a gennaio e febbraio, riteniamo che le previsioni di una ripresa della Cina debbano essere leggermente rinviate. Il fatto che i dati cinesi non abbiano mostrato un miglioramento sensibile suggerisce che il recente rally dell’AUD è stato precoce.
Nel quarto trimestre, i prezzi delle abitazioni australiane hanno subito un rallentamento dello 0,2%, attestandosi al 2,0%.