Apertura in territorio negativo questa mattina per i principali listini europei.
Milano apre in area 16.232 punti in ribasso di quasi mezzo punto percentuale. Bene MPS (MI:BMPS) all’avvio, il titolo dopo le indiscrezioni circa una possibile revisione del piano strategico redatto insieme agli advisor di Mediobanca (MI:MDBI) e JP Morgan, apre gli scambi in rialzo di 0,8 punti percentuali a quota 0,1819 euro per azione.
Intanto la Consob vieta le vendite allo scoperto sul titolo fino al prossimo 5 gennaio.
Avvio in ribasso di quasi un punto percentuale per Francoforte, il titolo Deutsche Bank questa mattina si trova a scambiare a quota 11,70 euro per azione in ribasso di circa mezzo punto percentuale.
Mattinata caratterizzata da forte volatilità sul fronte valutario; segna nuovi minimi storici il Pound, attualmente a quota 1,2707 contro dollaro. Si indebolisce invece lo Yen, attualmente a quota 102,81 contro il biglietto verde.
Chiusura in rialzo per Tokyo, il Nikkei archivia la seduta in area 16.819 punti in rialzo dello 0,5%, sebbene gli investitori restano cauti in attesa delle prossime mosse della Fed. Dai discorsi di ieri di vari esponenti del FOMC è emerso che si avvicina sempre di più la stretta monetaria da parte dell’istituto centrale statunitense.
Giornata ricca di dati macroeconomici. In mattinata verrà diffuso l’indice dei direttori agli acquisti del settore dei servizi britannico, previsto in leggera riduzione rispetto al mese precedente.
Nel pomeriggio faranno invece da market mover i numerosi dati inerenti l’economia a stelle e strisce.
La variazione dell’occupazione non agricola (ADP) di settembre prevista in riduzione rispetto ai livelli precedenti, potrebbe fornirci una prima indicazione sui dati inerenti il mercato del lavoro statunitense in calendario questo venerdì. Sempre questo pomeriggio verranno rilasciati inoltre l’ISM non manifatturiero e le scorte di petrolio greggio americane. Per quanto riguarda quest’ultimo dato ricordiamo che questa mattina sia Greggio che Brent registrano rialzi di circa 1,30 punti percentuali; continua dunque l’ottima performance dell’oro nero sulla scia dell’Accordo Opec di Algeri.
Marco Miranda
UCapital Financial Advisor