Il Dow Jonws ha finalmente violato al rialzo area 13.000, raggiungendo i nuovi massimi dal 2007 e lanciando un inequivocabile segnale di forza a tutti i listini azionari. Chi ci segue quotidianamente sa che questo era il segnale che attendevamo da giorni per poter ricominciare a guardare con ottimismo al comparto azionario e finalmente ci siamo.
Ad onor del vero manca ancora qualcosa per abbandonarci agli entusiasmi (vedi ritardo delle commodity currencies e perdurante lateralità dell'euro...), ma non c'è dubbio che ci aspettiamo ripercussioni decisamente positive per Piazza Affari & company sin dalle prime battute di oggi.
Mentre vi scriviamo, infatti, i listini asiatici sono tutti positivi e, cosa ancor più importante, lo YEN si svaluta decisamente contro il dollaro (minimo relativo a 11 mesi...) confermando che le statistiche diffuse dalla FED ieri sera in merito alla ripresa dell'economia americana sono state valuate con grande attenzione.
Conferme giungono anche dal settore obbligazionario, con il BUND che finalmente ieri pomeriggio ha iniziando a scendere lasciando intravvedere l'inizio di un graduale spostamento dei capitali verso i mercati azionari a discapito di questo sicura ma decisamente non remunerativa "area di parcheggio finanziario" (come saprete il tasso reale di rendimento del bund al netto dei diversi oneri è addirittura negativo, ma è sicuro...).
Cerchiamo quindi di ricostruire la sequenza logica e temporale che ci porta ad ipotizzare la decisa ripartenza dei mercati azionari.
In primis il BUND che sin dalla seduta di ieri ha finalmente ripreso a scendere.
Come visibile sul grafico allegato, sin dalle prime battute della mattinata (quando questo articolo sarà già stato diffuso...) ci attediamo un test del supporto dinamico in area 137,50, livello al di sotto del quale si aprirebbe la strada ad una decisa correzione di lungo termine.
In pratica il primo step ribassista è partito, magari ad appananggio quasi esclusivo dei traders abituati ad anticipare il mercato o ad operare su micro tendenze, la conferma che attendiamo per oggi è invece quella strategica, ideale per chi è a caccia di lunghe tendenza adatte ad essere lavorate con continuità e mono direzionalità assecondando le fasi di accumulo e distribuzione che notoriamente caratterizzano ogni "trend primario".
In ogni caso, se il BUND scende il tutto si traduce in un afflusso di liquidità verso i mercati azionari il che, a giudicare dalla configurazione grafica complessiva, appare abbastanza probabile nei giorni a venire.
La seconda conferma giunge, come detto, dal DOW JONES che seguivamo con attenzione da diverse sedute, considerandolo il vero "market driver" del momento.
Anche in questo caso il grafico ci offre la miglior sintesi possibile: supporto di lungo termine rispettato millimetricamente dopo ribasso provocato da divergenza ribassista e ripartenza con violazione dei massimi annuali partita da area di deciso ipervenduto.
Ovviamnete se il DOW JONES ha lanciato un deciso segnale di forza idem dicasi per i listini asiatci, i primi temporalmente a poter confermare o meno quanto accaduto sui mercati amaricani, che si presentano in mattinata tutti in territorio largamente positivo.
Sempre con un occhio all'Asia, non si può trascurare la conferma che giunge anche dal cambio USDYEN che ha raggiunto i nuovi massimi a 11 mesi confermando che la ripresa economica del continente americano è valutata con molta attenzione ed obiettività.
Come scritto in apertura solo le commodity currencies mancano all'appello, incapaci al momento di seguire al rialzo questo movimento coordinato e corale, ma non va trascurato il fatto che essendo predominate la forza del dollaro e dei mercati americani in questa analisi, potremmo assistere anche a breve ad uina inversione dei recenti rapporti di forza sui mercati valutari, magari con l'avvio di un nuovo percorso virtuoso del dollaro, ma è un aspetto che analizzeremo con attenzione nel prossimo forex report.
Per ora godiamoci gli aspetti positivi e favorevoli che abbiamo già evidenziato e prepariamoci a vivere una seduta di borsa scoppiettante.
Fra i singoli titoli confermiamo l'ingresso di ieri su Mediaset, mentre ci prepariamo ad intervenire anche su INTESA SAN PAOLO che sembra pronta a muoversi al rialzo con decisione.
Pietro Paciello
Ufficio Studi Uptrend Advisory
www.uptrend.it
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