- Pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2018 mercoledì 30 gennaio, prima dell’apertura dei mercati
- Previsioni sulle entrate: 26,97 miliardi di dollari
- Previsioni utili per azione: 4,58 dollari
In base al grafico tecnico di Boeing (NYSE:BA), sembra che gli investitori abbiano una fede incrollabile nella capacità della compagnia aerea di sopravvivere in un ambiente economico difficile. Dopo che il titolo è crollato del 23% a fine dicembre, scendendo dal suo massimo storico di circa 394 dollari segnato a inizio ottobre, Boeing è tornata in campo.
Sebbene la correzione di mercato dello scorso trimestre si sia dimostrata devastante per molti titoli industriali, dopo aver toccato il minimo di dicembre le azioni di Boeing hanno già visto un rimbalzo del 19%. Gli investitori in attesa del report sugli utili del quarto trimestre si aspettano di vedere nuove prove della forza finanziaria della compagnia.
Secondo noi, i settori aerospaziale e della difesa sono tra i pochi in cui gli investitori possono rifugiarsi in caso di chiari segni di un rallentamento dell’attività economica. Se dovesse succedere, Boeing, il cui titolo ha chiuso a 357,90 dollari ieri, risponde perfettamente a questa necessità.
Anche se gli investitori ultimamente hanno scambiato il titolo di Boeing come indicatore dello scontro commerciale USA-Cina, per via della sua enorme partecipazione in Cina, riteniamo che applicare dazi per ripicca sugli aerei o cancellare o rinviare le consegne potrebbero essere delle misure politiche che la Cina probabilmente eviterà di adottare.
E non pensiamo che sia fattibile nemmeno da un punto di vista aziendale. Perché la Cina dovrebbe dare via il suo potere di negoziazione dei prezzi passando completamente gli affari alla rivale Airbus (PA:AIR)? Al momento, Pechino produce aerei soprattutto per le compagnie aeree nazionali e ha circa 400 ordinativi di Boeing in attesa.
Il rischio cinese è troppo grande da ignorare
Inoltre, i costi politici di una simile scelta dal punto di vista del governo Trump sarebbero troppo alti. Siamo dell’idea che i negoziatori USA faranno in modo di non arrivare al punto in cui la Cina potrebbe compiere un passo tanto estremo. Detto questo, il rischio cinese è grande per Boeing e gli investitori non dovrebbero ignorarlo a breve termine.
Per esempio, quando lo scontro commerciale si è inasprito, sono iniziate a circolare notizie sui media circa il fatto che la Cina aveva ripreso le trattative con Airbus su un ordinativo da 18 miliardi di dollari per i suoi nuovi aerei A320neo, mentre Xiamen Airlines, cliente esclusivo di Boeing da oltre 30 anni, ha cominciato a valutare nuovi ordini con Airbus.
Finora, Boeing ha cercato di minimizzare il rischio, tramite una raffica di buone notizie che ha potuto condividere con gli investitori. Tra queste, i forti ordinativi per le compagnie aeree commerciali e i solidi segnali di ripresa delle vendite al settore della difesa, che erano rallentate per anni.
In base alle ultime comunicazioni rese dalla compagnia agli analisti, l’azienda si avvia a soddisfare la domanda mondiale di aeromobili commerciali. Il traffico di passeggeri globale è salito del 6,8% su base annua ad agosto dello scorso anno, mentre il traffico merci è aumentato del 4% sullo stesso periodo.
Boeing prevede di registrare ben 100 miliardi di dollari di entrate per l’intero anno, un miliardo in più rispetto alle previsioni precedenti. Gli ordini inevasi sono aumentati di 17 miliardi di dollari quest’anno a 491 miliardi, corrispondenti a circa 5.800 aerei commerciali da consegnare.
Durante l’ultima call sugli utili, Boeing ha alzato le previsioni sui profitti del 2018, affermando che prevede di guadagnare tra i 16,90 e i 17,10 dollari ad azione, in salita dalle stime precedenti di 16,60 dollari ad azione.
Morale della favola
Malgrado il rischio cinese, ci piace il titolo di Boeing per gli investitori a lungo termine. Opera all’interno di un duopolio globale in cui l’unico altro rivale è Airbus. Questa forza è molto allettante se si intende aggiungere al portafoglio una compagnia che genera forti flussi di cassa e restituisce un sacco di denaro agli investitori.
Nel terzo trimestre, Boeing ha generato 4,6 miliardi di dollari di liquidità operativa ed ha riacquistato 2,5 miliardi di dollari delle sue azioni. Sebbene il rendimento del dividendo appaia misero al 2,25%, il potenziale di ritorno è attraente. Il payout è cresciuto del 18% l’anno negli ultimi cinque anni, a 8,22 dollari ad azione.