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BUND E NZDUSD, il faro dei mercati

Pubblicato 13.02.2012, 13:38

La settimana finanziaria si è aperta senza sorprese, con un timido recupero dei listini azionari a seguito delle “buone notizie” provenienti da Atene; il tutto si è tradotto in una discreta chiusura delle Piazze Asiatiche, in un buon rimbalzo delle commodity currencies, in una apertura in deciso ribasso del BUND e in un discreto recupero per l’Euro. Lo scenario di cui sopra, si è tradotto in un logico rimbalzo dei listino azionari europei, che però appaiono appesantiti da una evidente situazione di ipercomprato sui principali titoli, confermando la nostra previsione della passata settimana circa la “necessità” di una pausa correttiva. Dopo mesi e mesi di perdite, è arrivato il momento di rendere effettivi i guadagni realizzati, almeno per riprendere un pò l’abitudine… Delusi quindi coloro che credevano che i mercati stessero correggendo a causa delle notizie poco confortanti che la settimana passata giungevano da Atene: quando i mercati devono correggere lo fanno e basta e, casomai, le notizie sono solo un pretesto per accelerare dinamiche tecniche già ben avviate. Da quanto sopra emerge chiaramente il nostro orientamento sui mercati azionari per le prossime ore: dopo un’attenta osservazione dei 40 titoli che compongono il nostro indice FTSE MIB non ne abbiamo trovato neanche uno con una configurazione tecnico-grafica particolarmente interessante, nessuna opportunità di acquisto da cogliere al volo, bensì tante situazioni di ipercomprato e di divergenze ribassiste che continuano a confermare la necessità di un consolidamento a breve per Piazza Affari. Pronti a sostenere il recupero dei listini, quindi, ma non a questi prezzi… In un contesto del genere, oltre all’analisi grafica dei singoli titoli e del relativo indice di riferimento, cerchiamo di capirne di più approfondendo lo studio di quelle variabili intermarket come il BUND, il cambio NZDUSD ed altre che, come ampiamente spiegato in precedenti approfondimenti, rappresentano per noi i veri “market movers” dei mercati, e solitamente con i loro movimenti anticipano/confermano con estrema tempestività le future evoluzioni dei mercati azionari. Il BUND future, per esempio,  si sta muovendo all’interno di un canale laterale-ribassista perfetto, rispettandone con millimetrica precisione i livelli di supporto/resistenza. La divergenza rialzista segnalata nel precedente report si è prodotta in un rimnalzo da area 137 fono a 138.75 punti, e data la correlazione inversa esistenza con i mercati azionari, i listini azionari si sono mossi immediatamente e profondamente al ribasso. Al momento il BUND arretra nuovamente a causa delle news provenienti dalla Grecia, ma fino a quando il supporto in area 137.00 continuerà a resistere, sarà difficile attendersi movimenti particolarmente positivi per Piazza Affari & company. Solo un rapido raggiungimento del target rialzista in area 139.50 potrebbe creare i presupposti per un ritorno all’ottimismo, ma per il momento propendiamo per l’avvio di una fase laterale-rialzista senza particolari criticità. Il cambio NZDUSDè il secondo strumento che analizzeremo per riuscire a definire dei riferimenti esterni al mercato azionario, in grado di permettereci di anticiparne le future evoluzioni con buona tempestività. Anche il cambio NZDUSD, che venerdì aveva iniziato a correggere con decisione confermando la sua correlazione diretta con l’andamento dei mercati azionari,  in mattinata ha recuperato l’importantissimo supporto dinamico in area 0.8300 che ne sostiene l’impetuosa fase di recupero in essere da metà dicembre dell’anno passato!!! Siamo al sesto test di questa trendline, che venerdì sembrava aver ceduto sotto la pressione delle vendite, salvo poi recuperala oggi senza però riuscire a mettere a segno nuovi massimi relativi. Anche in questo caso quindi abbiamo assistito ad una interruzione di quella che sembrava la nuova tendenza del mercato, ma fino a quando l’effetto Grecia potrà arrestare una dinamica tecnica che sembrava così ben definita? A nostro parere siamo solo di fronte ad una “pausa momentanea del movimento correttivo” partito la passata settimana, e crediamo che a breve le vendite “per realizzi/prese di beneficio” torneranno ad affacciarsi su Piazza Affari. Nulla di preoccupante, solo una correzione fisiologica, ma assolutamente necessaria per digerire la sbornia di inizio anno… Operativamente consigliamo di monitorare con attenzione i livelli evidenziati nelle analisi sul BUND e sul NZDUSD: vedrete che anche questa volta sarà da questi due strumenti finanziari che trarremo utilissime indicazioni per rientrare al momento giusto sul mercato azionario. Pietro Paciello Ufficio Studi Uptrend Advisory

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