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Buzzi Unicem: analisi tecnica

Pubblicato 09.08.2017, 17:12
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


Segnali grafici negativi per Buzzi Unicem (MI:BZU) che a causa della recente correzione sta compromettendo i guadagni registrati negli ultimi 8 mesi (già ceduti circa il 30% dei guadagni).

Il titolo continua ad essere penalizzato dalla riduzione delle stime sul margine operativo lordo per il triennio 2017/2019, inoltre pesa anche la sanzione antitrust comminata al settore cemento Italia e resa nota lo scorso 7 agosto (l’Autorità ha ritenuto che Buzzi Unicem abbia preso parte ad una intesa avente ad oggetto l’asserito coordinamento dei produttori nell’aumento simultaneo dei prezzi nonché uno scambio informativo svolto in seno all’associazione di categoria AITEC e, in generale, l’adozione di condotte volte a mantenere la stabilità delle quote di mercato).

In caso di flessioni al di sotto di 19.98 euro (in chiusura), sarebbe probabile assistere ad un ulteriore affondo in direzione di 19.68 e successivamente, con quest’ultima violazione, fino a 19.24 euro.

Le prospettive tornerebbero invece positive solo a seguito del superamento di 23.0 euro, prologo ad un attacco alla successiva resistenza di 23.88 euro in prima battuta. Il titolo in 6 mesi ha ceduto il 12%, +9% in 12 mesi, +85% in 3 anni e +150% in 5 (dal 2000 ad oggi +110%).

Equita Sim, Bca Akros e Kepler C. hanno ridotto la valutazione sul titolo Buzzi Unicem a causa della riduzione delle stime sul margine operativo lordo per il triennio 2017/2019.

Indicatori tecnici (sett.):

RSI(14)Vendere, STOCH (9,6)Vendere,STOCHRSI (14)Ipervenduto, MACD(12,26)Vendere, ATR(14)meno volatilità, CCI(14)Vendere, ADX(14)Vendere, ROCVendere, UOVendere
Williams R: Ipervenduto.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Punti di Pivot (gg):
S3S2S1Punti di PivotR1R2R3Classico20,5620,7620,90 21,1021,2421,4421,58, Fibonacci20,7620,8920,97 21,1021,2321,3121,44, Bull/Bear Power(13)-1,4580Vendere

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Rating e target price:Nome/Data/Rating/Target Price

Kepler Cheuvreux04/08/2017, Buy25.00 da 27.00 euro

Equita sim04/08/2017, Hold22.30 da 23.50

Deutsche Bank04/08/2017, Buy26.50

Banca Akros04/08/2017, Accumulate27.00 da 28.00

Mediobanca26/07/2017, Neutral24.50

SANZIONE ANTITRUST COMMINATA AL SETTORE CEMENTO ITALIA
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Autorità) ha reso nota la decisione finale (Decisione) relativa al procedimento instaurato nei confronti di Buzzi Unicem e di altre imprese attive nel mercato del cemento e riguardante l’esistenza di una presunta intesa restrittiva della concorrenza. L’Autorità ha ritenuto che Buzzi Unicem abbia preso parte ad una intesa avente ad oggetto l’asserito coordinamento dei produttori nell’aumento simultaneo dei prezzi nonché uno scambio informativo svolto in seno all’associazione di categoria AITEC e, in generale, l’adozione di condotte volte a mantenere la stabilità delle quote di mercato. La condotta è stata considerata un’infrazione molto grave della concorrenza alla quale Buzzi Unicem avrebbe partecipato dal 1 giugno 2011 al 1 gennaio 2016 e, di conseguenza, l’Autorità ha comminato a Buzzi Unicem una sanzione pecuniaria di 59.793 migliaia di euro. Buzzi Unicem ritiene che gli addebiti mossi dall’Autorità siano infondati sia in punto di fatto sia in punto di diritto ed è fermamente convinta di aver agito nel pieno rispetto della normativa a tutela della concorrenza, che rappresenta per il gruppo una priorità imprescindibile. Di conseguenza, intendiamo impugnare la decisione nelle sedi competenti, per dimostrare l’inesistenza dei profili anti-concorrenziali ipotizzati nei nostri confronti.

Evoluzione prevedibile della gestione
I primi sei mesi del 2017 sono stati caratterizzati da condizioni operative coerenti con quelle attese, quali il soddisfacente progresso degli Stati Uniti, dovuto alla intonazione favorevole dei prezzi ed al miglioramento dell’efficienza associato alla nuova linea produttiva di Maryneal (Texas), la ripresa dei volumi in Europa Centrale, il recupero della redditività in Europa Orientale, la stabilizzazione della domanda in Italia, sebbene ai livelli minimi del ciclo. La redditività caratteristica è complessivamente migliorata, ma i mercati dove non c’è stato effetto prezzo favorevole hanno sofferto per il costo crescente dei fattori energetici. Nella seconda parte dell’anno, ipotizzando condizioni meteo meno penalizzanti, gli Stati Uniti dovrebbero approfittare della base di confronto più facile, quindi consolidare i progressi ottenuti. Peraltro la recente debolezza del dollaro potrebbe influire negativamente sulla traduzione dei risultati in euro. In Italia, la domanda è attesa stabile o possibilmente in leggero aumento, mentre l’offerta produttiva rimane ancora squilibrata rispetto ad una struttura di settore veramente sostenibile. La recente acquisizione del gruppo Zillo rappresenta un rafforzamento della nostra presenza ed un tangibile segnale di razionalizzazione e consolidamento. I risultati continueranno purtroppo ad essere insoddisfacenti, ma siamo fiduciosi sulla possibilità di ottenere un miglioramento rispetto al periodo precedente. In Europa Centrale ci attendiamo che la domanda di cemento prosegua nel suo sviluppo favorevole, ma in assenza di variazioni in aumento dei prezzi, il miglioramento dei margini operativi sarà probabilmente limitato in valore assoluto. In Polonia, Repubblica Ceca ed Ucraina prevediamo una evoluzione anch’essa leggermente positiva. Infine per la Russia confermiamo l’attesa di risultati operativi espressi in valuta locale in linea con l’esercizio precedente. Basandoci sulle considerazioni sopra espresse, riteniamo che a livello consolidato le indicazioni comunicate ad inizio anno sull’evoluzione della gestione si possano considerare ancora valide. Pertanto, per l’intero esercizio 2017, prevediamo che il margine operativo lordo ricorrente possa esprimere una variazione favorevole rispetto all’esercizio precedente compresa tra il 5% ed il 10%, con buone probabilità di attestarsi vicino al limite superiore dell’intervallo.

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