Come anticipato nei giorni scorsi, sul cable, GBP/USD, abbiamo i primi segni di cedimento al ribasso, movimenti che di solito sono fisiologici una volta che si raggiungono dei massimi di periodo. Al momento non è ancora possibile quantificare la fase short, ovvero potrebbe trattarsi di un mini rally dovuto alle prese di profitto da parte di chi ha acquistato la coppia nelle scorse sedute, oppure potrebbe essere l’inizio di un movimento direzionale più importante. L’unica cosa certa che identifica l’inizio dei un nuovo movimento short è rappresentato dalla permanenza dell’oscillatore stocastico in zona ipercomprato pronto ad incrociarsi al ribasso, inoltre anche l’Adx che misura la forza di un trend ci segnala la perdita di potenza del movimento rialzista in quanto è al di sotto del livello 30 con gli istogrammi che stanno perdendo in altezza seppure ancora di colore blu. Al momento resto ancora flat sulla coppia, preferisco attendere cosa succede nelle prossime sedute, ed in particolare la mia attenzione sarà rivolta al supporto a 1,6990, dove in caso di superamento definitivo dello stesso, la coppia potrebbe subire una flessione più decisa verso il basso; in questo caso si potrebbe entrare a mercato short a 1,6920.