La decisione della Cina di confermare i tassi di interesse, dopo che la Fed ha alzato sia i tassi che le prospettive di ulteriori aumenti quest’anno, ha colto di sorpresa i trader del forex, in particolare considerate le pressioni sullo yuan cinese.
Forse, la decisione della Banca Popolare cinese (PBoC) è stata dettata dal triplice colpo della scorsa settimana subìto dalla crescita cinese, con la produzione industriale, le vendite al dettaglio e gli investimenti sulle infrastrutture che hanno segnato minimi pluriennali e storici.
Il Governatore della PBoC Yi Gang ha scelto il minore dei due mali, proseguendo con la fuoriuscita di capitali per evitare un’eventuale e più pericolosa stretta creditizia.
Dopo tutto, i principali mercati globali stanno appena emergendo da un allentamento decennale, implementato per evitare lo scenario che si presentava dopo la crisi del 2008 ed eludendo un’altra Grande Depressione.
Sebbene si sia trattato della scelta giusta per la PBoC, l’opzione preferita per i trader potrebbe essere unirsi al selloff del renminbi.
Quando sono cominciate le vendite, il dollaro è schizzato fuori da un pennant, un pattern di continuazione, come da un vulcano, con un breakaway gap.
L’impennata ha già superato il tasso precedente del 30 maggio di 6,4345, proseguendo il trend rialzista cominciato il 27 marzo.
Dal momento che l’analisi tecnica è lo studio dell’offerta e della domanda, un tecnico esperto cercherebbe i livelli di prezzo con i punti di pressione di acquisto e di vendita maggiore.
E come sempre, questi livelli si trovano dove offerta e domanda presentano i maggiori conflitti.
Per i trader, maggiore è il conflitto, maggiore sarà la mossa che seguirà alla risoluzione.
Nel grafico sopra, il principale conflitto nella coppia USD/CNY si manifesta nell’incrocio tra il trend ribassista da inizio maggio dello scorso anno e il trend rialzista dalla fine di marzo di quest’anno, segnalato dalla freccia.
Lo scontro dei trend ha formato il pennant, la struttura di prezzo in cui entrambe le parti eseguono i propri ordini.
La rottura al rialzo, per definizione, potrebbe essere avvenuta solo dopo che tutta l’offerta che ha spinto in calo il prezzo da 6,9000 all’inizio dello scorso maggio è stata assorbita. I trader ancora rialzisti dovevano cercare venditori di yuan a prezzi più alti.
L’intenzione di pagare questo prezzo più alto, completando un pattern di continuazione, dimostra che la domanda è superiore all’offerta.
Resta da capire se il prezzo si correggerà prima verso il fondo del canale rialzista da fine marzo o se incrocerà al di sopra l’apice del canale, indicando un pendio più ripido, mostrato dalla linea nera.
Il modo in cui i trader più esperti dovrebbero confrontarsi con questo rischio ignoto è facendo trading a seconda delle probabilità relativamente ad un pattern pennant.
L’obiettivo implicito del pennant, misurando la recente e brusca mossa (senza un consolidamento durante il quale i trader avrebbero già bloccato i profitti) tra il 22 maggio dal minimo di 6,3657 e il massimo del 30 maggio di 6,4345 (linea blu), è un movimento di 685 punti, o dell’1% (sebbene gli obiettivi siano misurati in base al prezzo e non alla variazione percentuale). Di conseguenza, la stessa dinamica offerta-domanda dovrebbe ripetersi nella parte superiore del pennant, dal punto di rottura di 6,4100, con un obiettivo di 6,4700.
Strategie di trading - posizione lunga
I trader conservatori aspetterebbero un ritorno al fondo del canale o una rottura al rialzo decisiva dell’apice del canale.
I trader moderati potrebbero aspettare una mossa di ritorno al pennant o una rottura rialzista dell’apice del canale.
I trader aggressivi potrebbero rischiare di andare short adesso, ammesso che possano permettersi uno stop-loss sotto il livello di 6,4000 o una perdita.