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Calo esportazioni dalla Cina, USD superiore al blocco materie prime

Pubblicato 13.04.2015, 13:46
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Forex News and Events

La crescita delle esportazioni cinesi ha segnato una notevole diminuzione a marzo del -14,6% a/a a fronte della crescita dell’ 8,2% a/a (le importazioni sono diminuite del -12,3% a fronte del -11,3% atteso). Ciò ha inviato la bilancia commerciale al livello più basso dall'inizio del 2014. Preoccupazione per le prospettive di crescita globale: le esportazioni hanno mostrato un’ampia decelerazione nelle destinazioni (USA e Europa hanno registrato ampie contrazioni), con le importazioni di materie prime che hanno continuato a diminuire. Il commercio e le esportazioni deboli indicano che la Cina dovrà affrontare venti contrari nel 1T per centrare le aspettative attuali di crescita attorno al 7,1% a/a. Tuttavia, vi è una significativa volatilità nei numeri cinesi e i dati relativi al 4T 2014 sono stati significativamente elevati, pertanto potenzialmente il PIL del 1T non genererà scivoloni significativi. Malgrado i deludenti dati commerciali di marzo, lo Shanghai Composite è salito del 2,18% e l'Hang Seng è salito del 2,21%. Chiaramente i dati di crescita al lumicino suggeriscono che i politici cinesi hanno continuato ad agevolare, e pertanto a incoraggiare, gli operatori azionari. Sebbene le azioni siano alte e i P/E appaiano allungati, rimaniamo ottimisti sul fatto che ulteriori stimoli politici manterranno vivi i prezzi degli asset. Poiché i dati hanno mostrato che le esportazioni da parte dei produttori di materie prime sono calati, il blocco delle materie prime (AUD e NZD soprattutto) è stato oggetto di vendita. L’AUD è stato sotto pressione addizionale in quanto viene spesso visto come legato alla crescita cinese. L’AUD/USD ha ampliato le perdite a 0,7578 dopo il rifiuto della MM a 55 giorni a 0,7750, ponendo l’obiettivo a breve termine a 0,7500 (minimo di fine anno) e l’obiettivo dell’estensione ribassista a 0,7450. La coppia NZD/USD ha infranto il livello inferiore attraverso il supporto a 0,7490 nel suo cammino verso il minimo di seduta a 0,7443. Il momentum ribassista indica un'estensione dell’attuale ribasso nella regione a 0,7300. Dal Giappone, gli ordini di macchinari dal Giappone è sceso dello 0,4% m/m nel mese di febbraio, al di sotto dell’atteso calo del -2,2% (il dato precedente era di -1,7%). L’USD/JPY ha registrato un aumento robusto a 120,75, compensando la resistenza a breve termine a 120,70. L’USD/JPY continua a essere la nostra più alta convinzione per il trade 2015 (vedasi verbale settimanale) e anticipa un’ulteriore debolezza. Per le banche centrali si prospetta una settimana impegnativa. Nel G10 udiremo la BCE e la BoC, mentre nell’ambito dei mercati emergenti saranno tenuti sott’occhio le banche centrali di Singapore, Indonesia, Polonia e Cile. Dalla BCE le aspettative sono basse. Anticipiamo che il presidente della BCE Draghi ribadirà l'impegno del mandato di inflazione e manterrà la sua politica in stand-by. Per quanto riguarda l'euro, con l'operato politico di attuazione della BCE immobile, i rendimenti rimarranno repressi e gli operatori continueranno a utilizzare l’euro come strumento di finanziamento. Una rottura a 1,0570 (minimo dal 4 aprile) potrebbe innescare ulteriori perdite con il prossimo supporto che si trova a 1,0458 (minimo dal 15 marzo). Per quanto riguarda la BoC, anticipiamo che i tassi permarranno invariati. Sebbene i dati economici nazionali non siano stati costruttivi, la minaccia di un mercato immobiliare surriscaldato rende irreale un taglio dei tassi. Associato a ulteriori segnali di consolidamento del prezzo del petrolio, viene favorito un ulteriore consolidamento dei prezzi per l’USD/CAD.

The Risk Today

Luc Luyet

EURUSD L’EUR/USD ha rotto al ribasso all’interno della fascia orizzontale definita dal supporto a 1,0713 e della resistenza chiave a 1,1043. Viene favorito un ulteriore calo verso il supporto a 1,0458. Resistenze orarie si attestano a 1,0684 (massimo 10/04/2015) e a 1,0789 (massimo 09/04/2015). In una prospettiva di lungo termine, il triangolo simmetrico favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, un eventuale rafforzamento sarà prevedibilmente passeggero. Resistenze robuste si attestano a 1,1114 (minimo 05/03/2015) e a 1,1534 (massimo 03/02/2015). Supporti chiave si trovano a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,0000 (supporto psicologico).

GBPUSD La coppia GBP/USD ha infranto il supporto a 1,4635, confermando le crescenti pressioni di vendita. Un supporto psicologico si trova a 1,4500. Resistenze orarie possono essere trovate a 1,4669 (massimo intragiornaliero) e a 1,4725 (massimo 10/04/2015). In un’ottica di lungo termine, la violazione del robusto supporto a 1,4814 spiana la strada a un ulteriore indebolimento a medio termine verso il forte supporto a 1,4231 (minimo 20/05/2010). Un altro supporto robusto si attesta a 1,3503 (minimo 23/01/2009). Una resistenza chiave si trova a 1,5552 (massimo 26/02/2015).

USDJPY L’USD/JPY ha infranto la resistenza a 120,37, confermando un miglioramento della struttura tecnica. Una resistenza si trova a 121,20. Supporti orari giacciono a 120,06 (minimo 10/04/2015) e a 119,64 (minimo 07/04/2015). Propendiamo per un’impostazione rialzista di lungo termine finché terrà il supporto chiave a 115,57 (minimo 16/12/2014). Si prevede una graduale ascesa verso la resistenza fondamentale a 124,14 (massimo 22/06/2007). Un supporto chiave si trova a 118,18 (minimo 16/02/2015), mentre una resistenza chiave giace a 121,85 (vedasi anche il canale discendente di lungo termine).

USDCHF L’USD/CHF ha infranto la resistenza a 0,9757, convalidando una formazione a doppio fondo. Il potenziale di rialzo implicato è dato da 1,0023. Viene favorita un’impostazione rialzista di breve termine finché reggerà il supporto orario a 0,9751 (minimo 10/04/2015). La resistenza oraria a 0,9812 è stata violata. Una resistenza più significativa si attesta a 0,9984. Un altro supporto orario si trova a 0,9674 (minimo intragiornaliero). In un’ottica di lungo termine, è ripreso il momentum rialzista dell’USD/CHF in seguito alla rimozione del cambio minimo per l’EUR/CHF. È auspicabile un test della robusta resistenza a 1,0240. Un supporto chiave si trova a 0,9450 (minimo 26/02/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni).

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