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I segnali tecnici del greggio indicano prezzi bassi malgrado accordo OPEC+

Pubblicato 08.06.2020, 16:57

L’OPEC+ ha un problema. Il cartello al momento composto da 13 nazioni produttrici capeggiate dall’Arabia Saudita, insieme ad almeno altri 10 paesi che non fanno parte del gruppo ufficiale, periodicamente trova un accordo per cercare di limitare la produzione di greggio al fine di spingere i prezzi. Ma, sebbene le nazioni allineatesi con l’OPEC+ affermino di lavorare insieme, utilizzando il loro peso combinato per manipolare e controllare i prezzi del greggio tramite le scorte disponibili della materia prima, alcuni membri sono soliti mentire sui propri dati sulla produzione.

Nonostante l’Arabia Saudita un tempo fosse in grado di controllare tutti i membri, ultimamente alcuni sono diventati noti per aver imbrogliato sulle proprie quote. Tuttavia, durante il vertice della settimana scorsa, secondo un articolo di Bloomberg, l’Arabia Saudita avrebbe accusato gli imbroglioni ed avrebbe “fatto loro promettere di poter compensare con riduzioni persino maggiori nel terzo trimestre”.

Ora, sta ai trader del greggio decidere se potersi fidare che il recente accordo sarà rispettato o meno, spingendo di conseguenza su il prezzo della materia prima.

Allo stesso tempo, i segnali tecnici stanno lanciando un messaggio pessimista.

Oil Daily

Grafico giornaliero del greggio

Dopo aver aperto sopra il livello di 40 dollari, il prezzo del greggio è sceso al di sotto della cifra tonda psicologica. E da allora fatica al di sotto di essa.

Se il prezzo dovesse chiudere a questi livelli, dopo un iniziale calo, formerebbe un hanging man, ribassista con una candela inferiore domani.

Queste due resistenze solidificherebbero una presunta trappola dell’offerta nel range superiore del gap discendente del 9 marzo.

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I prezzi del greggio sono saliti ben al di sopra della linea di trend rialzista tra i due minimi il 28 aprile ed il 28 maggio, ma stanno abbracciando da allora la linea di trend in salita. E questo indica che c’è troppa offerta per consentire ai prezzi di prendere il volo facilmente.

Strategie di trading

I trader conservatori dovrebbero comprare se il prezzo si accumulasse sopra l’apice del gap discendente, sopra 41,05 dollari; o vendere se dovesse trovare resistenza sotto i 30 dollari.

I trader moderati potrebbero andare long come i conservatori, o short dopo una conferma dell’hanging man, con la candela di domani che scenderà sotto il corpo reale (il range di prezzo tra apertura e chiusura, a prescindere dal movimento intraday) del potenziale hanging man di oggi. Ossia se la shadow inferiore della candela (il movimento di prezzo intraday sotto il range apertura-chiusura) sarà almeno lunga il doppio del corpo reale.

I trader aggressivi potrebbero andare short adesso, facendo affidamento sulle varie resistenze citate sopra, soprattutto se non credono, contrariamente agli investitori dei titoli azionari, che ci sarà una perfetta ripresa keynesiana nel secondo semestre dell’anno. Nota: si tratta di uno scambio contrario rischioso e non dovrebbe essere affrontato se non si è pronti a perdere la posizione. Per compensare le perdite, è necessario avere un piano di trading valido da seguire attentamente.

Esempio di trading: short aggressivo

  • Entrata: 40 dollari
  • Stop-Loss: 42 dollari, sopra il gap discendente
  • Rischio: 2 dollari
  • Obiettivo: 35 dollari, sopra la congestione di maggio
  • Ricompensa: 5 dollari
  • Rapporto di rischio-ricompensa: 1:5
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Ultimi commenti

Sono tutte opinioni, tranne la matematica. L’unica cosa che avrebbe dovuto scrivere correttamente l’ha sbagliata.
Basteranno le notizie confortanti su covid a scommetere su rialzi a breve termine del petrolio o vinceranno i paesi arabi che hanno tuta la convenienza a rallentare la crescita mettendo in crisi i profitti delle imprese di estrazione americane già fortemente indebitate?
la notizia di ieri secondo routers che alcuni paesi area saudita non sarebbero disposti a proseguire con   i tagli di luglio contrasta con l'esito del meeting opec di sabato scorso. questo ha creato scalpore sul mercato del petrolio creando una flessione rapida da quota 40 a quota 38 tuttavia la discesa per il momento sembra essersi stabilizzata in attesa di notizie più certe al riguardo. La ripresa del traffico aereo inoltre stenta a decollare e considerando che il 50 % del petrolio prodotto serve agli aerei. La crisi delle maggiori compagnie aeree non aiuta su questo fronte a dare ulteriore stabilità.  Ora se i tagli previsti dovessero incrociarsi nel prossimo mese con la ripresa dei trasporti il petrolio potrebbe salire di secondo alcuni analisti addirittura fiino a 80 dpb per poi normalizzarsi successivamente a quota 50-60. Possiamo fidarci delle promesse dei paesi opec ed opec+ sui tagli? Chi ne trarrà più beneficio da questa situazione?
RR 1:5??? a me sembra 1:2,5...faccia bene i conti per cortesia
A mio avviso si sta affacciando molto + (+++) di un problema...comunque tolgo il disturbo e svanisco nell'oblio assieme al mio cagnetto che sta annusando odore di bruciato.
Quale probkena?
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