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COMMODITIES SNAPSHOT & ITALIAN STOCKS

Pubblicato 25.04.2012, 12:04

Gentili Utenti di Investing.com,

Il petrolio oggi è negoziato ai massimi settimanali, il livello dei prezzi è sospinto dalle dichiarazione dell’American
Petroleum Institute (API) rigurardo la riduzione delle scorte negli Stati Uniti, il più grande consumatore di oro nero al mondo.La possibilità che la domanda superi la capacità produttiva spinge i prezzi verso l’alto e potrebbe spingerli ulteriormente al perdurare di questo scenario. Il documento redatto settimanalmente dall’API riporta riserve in discesa di 3.64 milioni di barili, per i distillati scendono di 3.56. Le anticipazioni dell’API potrebbero trovare conferma nelle pubblicazioni che stanno per uscire del DOE (Department of Energy). Se cosi fosse, secondo diversi analisti, la conferma della riduzione delle scorte negli Stati Uniti sarebbe interpretata come segno di ripresa.
In attesa delle conferma riguardo i dati globali di produzione e stoccaggio del greggio diamo uno sguardo a due dei principali operatori attivi nel settore delle materie prime in territorio italiano.
 
Saipem
I ricavi e l’EBIT (earnings before interest and taxes) del IQ 2012 sono in crescita grazie alle attività di costruzione e trivellazione offshore. Le aree geografiche che hanno permesso il raggiungimento di tali obiettivi sono state il medio oriente e più in generale l’Asia si dimostra essere nuovo motore del settore. I costi finanziari si sono mantenuti stabili e il livello delle imposte ha avuto una leggera crescita (da 28 % a 29%), il contenimento dei costi ha permesso il raggiungimento degli obiettivi anche in questi momenti di particolare instabilità geopolitica. La compagnia ha preannunciato che cercherà di raggiungere un miliardo di euro di utile per l’anno in corso.

I risultati dei primi tre mesi dell’anno sono positivi ed in linea con le attese ma non oltre, la solidità del business e il radicamento dell’azienda nei suoi mercati core ci tranquillizza per il futuro e non sono da escludere ulteriori miglioramenti nelle performance nel corso dell’anno. Per il momento il titolo sembra prezzato in maniera adeguata dal mercato e molto prossimo al nostro target di 37, perciò HOLD.

Snam
Anche la più grande rete di distribuzione di gas italiana mostra i ricavi del IQ 2012 in leggera crescita rispetto all’anno trascorso. Il buon risultato ottenuto è dovuto al miglioramento nella distribuzione e nella trasmissione, mentre lo stoccaggio è stabile. I ricavi sono stati effettuati nonostante la domanda sia scesa di più di 2 punti percentuali e conseguentemente il volume di gas erogato sia inferiore all’anno precedente. L’utile netto è sceso ma solo a causa della Robin Hood Tax effettiva dal secondo semestre del 2011, non certo per l’attività che rimane florida.

Rimane aperta la questione scorporo, da diverso tempo si discute attorno alla possibilità di separate Snam rete gas dall’Eni. L’operazione non è ancora definita e i diversi stake e shareholders sono in attesa di sviluppi. Il titolo potrebbe beneficiare dall’ unbundling, ma potrebbe anche soffrirne, è necessario attendere e capire in che direzione i vertici hanno intenzione di dirigersi.

Memori della possibilità di M&A, valutiamo il titolo positivamente e notiamo grande potenziale nei fondamentali, il nostro target è fissato a 4 e raccomandiamo HOLD. 
 

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