Le mini telco regionali prosperano ovunque in Italia, quelle basate al Sud, come Convergenze (MI:CVG) , possono crescere ancora di più rispetto alle altre "perché si trovano dove sta per arrivare una grossa fetta delle risorse del PNRR e perché vedo il Mezzogiorno in pieno recupero rispetto ad altre parti d’Italia: sono convinto che il gap con il Settentrione si chiuderà presto", ha detto il presidente ed amministratore delegato Rosario Pingaro nel corso di un incontro con gli investitori tenutosi questa settimana presso i locali di Borsa italiana.
Se il fondatore della multiutility attiva in Campania si spinge a misurarsi con uno dei problemi storici del Regno, e poi della Repubblica, è anche perché il conto economico della società cresce anno dopo anno a ritmi sostenuti. Il primo semestre si è chiuso con un valore della produzione di 9 milioni di euro, +16,2% anno su anno. L’Ebitda Adjusted ha raggiunto quota 1,34 milioni, +5,3%.
L’area TLC, quella che vale circa la metà del giro d’affari totale ma ha margini parecchio più alti di quella della distribuzione dell’energia elettrica e del gas, è cresciuta del 22% a 44,4 milioni di euro.
"Anche senza contributi da operazioni straordinarie, possiamo tenere un tasso di crescita di circa il 20% anche nel medio periodo, con margini in miglioramento", ha detto Pingaro.
Integrae Sim prevede per il 2021, un giro d’affari della telefonia di 8,8 milioni di euro, da 7,5 milioni di euro del 2020. Nel 2022 il valore della produzione dell’area dovrebbe arrivare a 9,6 milioni di euro. Il totale del prossimo esercizio, invece, è visto dall’analista Mattia Pracca a 23,3 milioni di euro, da 16,40 milioni del 2020.
La società segue con grande attenzione i piani del governo riguardanti la telefonia: "c’è bisogno di noi piccoli per portare tutta l’Italia a 1 Gigabit".
Pingaro ha anticipato che Convergenze sta preparandosi alle gare da 49 miliardi di euro sulla posa della fibra ottica che la società in house del Ministero dello Sviluppo Economico, Infratel, dovrebbe bandire a breve. In caso di esito favorevole, per Convergenze non c’è solo il valore della commessa ma c’è la possibilità di stabilire nuove teste di ponte in aree del Paese oggi fuori portata. "Per noi questo è un tema strategico, perché per noi la relazione con il territorio è cruciale, ci muoviamo solo dopo aver stretto relazioni con i soggetti rilevanti: la nostra espansione fuori dalla Campania, oggi la nostra area geografica di riferimento, è sempre stata guidata da questo tipo di input", ha spiegato il manager.
Convergenze si è quotata a 1,75 euro alla fine dell’anno passato, oggi è a 3,3 euro.
Da oggi, i portatori dei "Warrant Convergenze S.p.A. S.B. 2020-2023", potranno richiederne l’esercizio, il periodo scade il 16 dicembre 2021. Avranno la facoltà di sottoscrivere le Azioni di Compendio, nel rapporto di una Azione per ogni due Warrant posseduti, ad un prezzo per ciascuna Azione pari a quello di collocamento ( 1,75 per azione) maggiorato del 20%, ossia 2,1 euro.
Qualora i titolari dei Warrant non richiedano di sottoscrivere le Azioni di Compendio, perderanno il relativo diritto, fatta salva la facoltà di esercitare i Warrant in ognuno dei periodi successivi.