Morning Adviser 10 July 2015
di Matteo Paganini, Chief Analyst DailyFX
Twitter: @MPaganiniFX
Grexit o grexin. E’ l’ora dei conti
Matteo Paganini, 10 July 2015
Siamo giunti all’ultima seduta di trading prima del week end che deciderà le sorti della Grecia, dell’Europa e dell’euro. Prima di addentrarci in qualsiasi tipo di analisi o commento, per la verità già sviscerati durante le scorse settimana in maniera approfondita, vogliamo subito, per la terza settimana di fila, lanciare un warning circa la pericolosità delle riaperture domenica sera in Asia e lunedì mattina per quanto concerne le borse europee. Leve contenute, controllo dei propri margini e, ove possibile, portafogli flat, sarebbero l’ideale per affrontare dei potenziali gap in apertura che potrebbero rivelarsi anche copiosi (se le aperture saranno tranquille e vicine ai prezzi di chiusura tanto meglio, ma quando si parla di trading in concomitanza di quella che potrebbe essere la notizia economica più importante dell’ultimo decennio, la prudenza non è mai troppa). Detto questo, tra oggi ed il termine del week end Grecia e creditori internazionali si incontreranno per tentare di risolvere una situazione che, se non fosse risolta, porterebbe nel medio periodo a risultati migliori rispetto a quelli che avremo in caso di accordo (ma di questo ne abbiamo già ampiamente parlato, non vogliamo ripeterci). Tsipras sembra voglia portare delle proposte al fine di raccogliere tra il 2015 ed il 2016 12 miliardi di euro anzichè gli 8 previsti inizialmente mentre arriva dalla Commissione Europea un’apertura a un potenziale haircut del valore nominale del debito, dopo che America e FMI hanno dichiarato di voler salvare la Grecia. Una concentrazione di istituzioni intente a salvare il progetto comune della moneta unica europea che hanno foraggiato durante gli ultimi decenni - con il culmine a partire dall’introduzione della moneta unica- un progetto che non è possibile lasciare andare in disparte (ricordiamoci le tre famose parole di Draghi “whatever it takes”). Speriamo che non ce la facciano, ma ne dubitiamo. Anche se ce la faranno ora, i problemi si riproporranno forse anche soltanto tra un anno e lì vedremo se si continueranno a mettere delle toppe oppure il popolo si renderà conto di ciò a cui siamo sottoposti da questi individui. Sul fronte mercati ieri abbiamo avuto borse in ripresa, con il valutario ancora slegato da logiche di propensione o avversione al rischio a meno dello yen. Le valute che abbiamo seguito maggiormente sono da ritrovarsi all’interno delle oceaniche e della sterlina (con tutti i suoi cross) con le borse che hanno sentito maggiormente le pressioni ribassiste andando a prendere profitto durante la giornata di ieri, scevra di notizie o di rumor se non a partire dai 12 miliardi iniziati a circolare durante il pomeriggio, una notizia comunque ben interpretata dai mercati in quanto, di fronte ad una soluzione che prevede lo stacco di nuovi aiuti alla Grecia, essi parrebbero pronti a festeggiare, e non escludiamo che già da oggi le borse europee possano farlo, in attesa delle aperture americane. Oggi seguiremo le stesse logiche di investimento che ci hanno guidato durante questa settimana e ribadiamo la raccomandazione relativa alla gestione delle posizioni in essere, in vista del post week end. Grexit o Grexin. E’ l’ora dei conti.
Ottima la tenuta delle resistenze studiate ieri con i prezzi che hanno raggiunto entrambi i target proposti, prima di partire con rialzi che hanno riportato verso i massimi, senza superare l’area di potenziale trigger per impostazioni di acquisti di eurostudiata per ieri in 1.1145. Tecnicamente siamo molto sporchi e, oggi come non mai, eviteremo di lavorare sul cambio, andandoci a concentrare su situazione più interessanti. Per chi avesse posizioni da gestire o chi volesse comunque lavorare su di esso, siamo a disposizione all’interno del Morning Meeting delle ore 9.30 e dell’Opening Bell delle 15.15, così come sul Forum DailyFX.
EurUsd – grafico H1
Nessuna operatività sul cambio, che questa notte ha proseguito la sua salita dopo aver toccato i minimi in corrispondenza a punti statici e dinamici con lo stocastico a 4 ore che ha girato in sincronia con i prezzi. Seguiamo proprio l’oscillatore unitamente alle quotazioni in quanto, in caso di mancato superamento di area 122 ¼, con stocastico girato a ribasso, potrebbero verificarsi delle buone possibilità di acquisto di yen, per ritorni verso 121.60, 121.20 ed i minimi, tenendo conto che in caso di ripartenza oltre area122.35 potrebbero verificarsi dei tentativi di strappo a rialzo che potrebbero portare al raggiungimento dell’area che si distribuisce tra 122.50 e 122.80 (difficile capire quali livelli possano intervenire, per cui prudenza nello spostare lo stop in pari non appena il mercato dovesse andare a nostro favore), con l’idea che in caso di acquisti importanti di borse (sia europee che americane) potremmo assistere alla rottura rialzista di 123.00.
UsdJpy – grafico h4
Alla fine il cable ce l’ha fatta. Dopo una mattinata in congestione le resistenze hanno tenuto ed i prezzi hanno raggiunto i target ipotizzati. Ci troviamo ora nei pressi della media a 21 oraria, con le resistenze statiche che passano intorno a 1.5415, livello che, insieme a 1.5440 (estendiamo di dieci punti rispetto a ieri ed indichiamo una possibile area di trigger a partire da 1.54 ¼) potrebbe intervenire come resistenza sulla quale ipotizzare delle vendite di pound, per ritorni sui target studiati ieri di 1.5380, 1.5360 ed i minimi. Prestiamo però attenzione al fatto che sulla discesa di ieri sono stati compiuti minimi leggermente superiori rispetto a quelli visti il giorno 8, il che potrebbe portarci a considerare una perdita di momentum ribassista con la possibilità che, in caso di superamento di area 1.5455 il mercato possa tentare delle estensioni verso 1.54 ¾, area che, se raggiunta, potrebbe far considerare la tenuta di posizioni verso 1.5510, raggiungibile in caso di superamento di 1.5490 (per i più conservativi questo dovrebbe essere un’area da considerare con attenzione.
GpbUsd – grafico H1
Mancata l’operatività per dieci punti in quanto i prezzi hanno cominciato a scendere a partire da 0.7490. Ci troviamo di fronte ad una situazione contrastante tra grafici orari e a 4 ore, con la possibilità che vadano a tenere le resistenze passanti per 0.75 figura, le quali potrebbero condure a tentativi di discesa verso 0.7450, 0.74 ¼ e 0.7390, con la possibilità di curare anche salite oltre area 0.7515 (con primi target intorno a 0.7540), nel qual caso iniziare a studiare una potenziale divergenza ribassista oraria tra prezzi e stocastico che, se non dovesse verificarsi, lascerebbe spazio a tentativi di salita verso 0.7580.
AudUsd – grafico h4
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