Duro colpo per la sterlina, dopo la pubblicazione dei dati relativi all'inflazione, che hanno fatto segnare un rallentamento nel Regno Unito. 1.2% contro un precedente 1.5% su base annua per quanto concerne il valore nominale delle pressioni inflazionistiche, 1.5% contro un precedente 1.9% per quanto concerne il dato depurato dalle componenti energetiche ed alimentari, il che ha portato a forti vendite di sterline sulla scia delle modifiche delle aspettative relative ad un rialzo di tassi nei primi mesi del 2015 (e forse anche prima, per alcuni analisti) che ora sono state raffreddate in maniera decisa. Siamo arrivati nuovamente sotto soglia 1.6000 e dovremo curare ogni rimbalzo per poter valutare eventuali estensioni verso il basso, se dovessero essere consegnati agli almanacchi dati ancora controversi circa la potenziale ripresa. Consolidamento per i listini americani ed europei, con l'indice italiano ancora su nuovi minimi relativi.
Matteo Paganini
Chief Analyst DailyFX