L'economia americana, come in molti giustamente avevano previsto (anche dopo gli ADP rivisti pesantemente al rialzo dopo la lettura precedente), ha mostrato i muscoli aggiungendo 4,8 milioni di nuovi posti di lavoro (numero record) e se si pensa anche all'accelerazione del tasso d'infezione di cui s'è parlato ultimamente è qualcosa d'incredibile.
Va detto però che non è tutto oro ciò che luccica. Questi dati arrivano nel contesto di livelli di occupazione ancora inferiori di circa 15 milioni di posti di lavoro rispetto a febbraio. Tra l'altro sono numeri arrivati in una giornata durante la quale sono stati segnalati numeri record di infezioni da COVID-19 (circa 54.000) e in cui i sussidi settimanali di disoccupazione continuano a salire più del previsto.
Con 12 Stati che hanno deciso di ritardare le riaperture, si teme che luglio potrebbe ora essere un mese in cui i dati positivi di giugno verranno annullati. Pertanto, la reazione positiva registrata ieri dai mercati azionario – modalità risk on – potrebbe essere messa in discussione. I rendimenti obbligazionari hanno chiuso al ribasso e sebbene Wall Street abbia terminato la sessione al rialzo, era molto al di sotto dei massimi toccati ieri.
Per quanto riguarda la giornata odierna, gli Stati Uniti sono in festa per il Giorno dell'Indipendenza quindi l'attenzione sarà rivolta ai PMI dei servizi che ha già messo in luce un rimbalzo a 45.0 in Giappone mentre il PMI China Caixin a 58,4 è stato sorprendentemente positivo. Così come sono andate meglio delle attese i PMI finali dell'Eurozona e del Regno Unito.