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Disney o Starbucks: qual è la migliore scommessa sulla riapertura?

Pubblicato 14.07.2020, 12:47

 

Sia il colosso dei media Disney (NYSE:DIS)  che la catena internazionale di caffetterie Starbucks(NASDAQ:SBUX) hanno visto le proprie attività sconvolte dalla pandemia globale di coronavirus e dalle serrate in tutto il mondo.

Ciascuna compagnia, considerata simbolo del consumismo americano, ha visto enormi perdite quest’anno, con i clienti chiusi in casa e la pandemia che ha costretto le loro attività a fermarsi. Ma, con la riapertura delle economie in tutto il mondo, le due compagnie vengono seguite da vicino come barometro del desiderio dei consumatori di tornare alla vita normale e rimettere mano al portafoglio.

Per gli investitori, le loro azioni possono offrire un’allettante proposta di rischio-ricompensa, soprattutto vista la considerevole incertezza circa l’andamento della pandemia. Analizziamole meglio:

Disney: la riapertura prende slancio

La Casa di Topolino si trova nel bel mezzo di un brutto downturn. La sua attività core, basata sulle esperienze di gruppo condivise, sta soffrendo dopo che la diffusione globale del COVID-19 ha costretto alla chiusura i suoi parchi divertimento, i resort, i cinema e le crociere in tutto il mondo.

Colpita da questa sfida senza precedenti, Disney ha riportato una mancanza da 1,4 miliardi di dollari degli utili operativi del primo trimestre, compreso un colpo da un miliardo di dollari derivante dalla sola chiusura dei parchi tematici, mentre il resto è legato alle altre attività.

DIS Weekly TTM

Grafico settimanale DIS sui 12 mesi precedenti (TTM)

Nonostante l’impatto devastante sulle attività globali, gli investitori hanno cominciato ad avere una posizione positiva sul titolo di Disney, scommettendo sulla nuova attività di video in streaming della compagnia e sulla graduale riapertura dei suoi asset legati al divertimento.

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Il titolo della compagnia con sede a Burbank, California, dopo essere crollato di oltre il 40% entro metà marzo, ha recuperato considerevolmente terreno. Ieri ha chiuso a 116,22 dollari, con un crollo del 17% sull’anno.

Un lato positivo tra queste prospettive altrimenti cupe: il suo nuovo servizio di video in streaming Disney+. Grazie all’obbligo di stare a casa, il servizio si sta espandendo rapidamente. Ha catturato più di 56 milioni di abbonati dopo il lancio a novembre. Sebbene stia ancora spendendo soldi, Disney+ è in modalità di crescita forte e potrebbe diventare una delle divisioni a maggiori ricavi nel mondo post-pandemia.

Secondo una recente nota di Goldman Sachs, gli investitori stanno sottovalutando la forza del servizio Disney+, che dovrebbe raggiungere i 150 milioni di abbonati entro il 2025. L’agenzia di Wall Street ha cominciato la copertura di Disney con un rating “buy” ed un prezzo obiettivo di 137 dollari ad azione. Si tratta di un rialzo di oltre il 14% dalla chiusura di venerdì.

“Ci aspettiamo inoltre che i segmenti Parchi e Studios di DIS si riprendano pienamente dopo il COVID e che le sinergie con i DTC (direct-to-consumer) siano sottovalutate”, ha spiegato ai clienti l’analista di Goldman Sachs Brett Feldman.

La scorsa settimana, Disney, il principale operatore al mondo di parchi divertimenti, ha aperto al pubblico i parchi Magic Kingdom ed Animal Kingdom in Florida dopo quattro mesi di chiusura.

“Quando abbiamo aperto il sistema di prenotazioni, siamo stati piuttosto soddisfatti della domanda che abbiamo visto, e questa domanda non si riferisce solo al breve termine ma emerge anche per il 2021”, ha riferito in un’intervista a Bloomberg TV il presidente dei parchi Disney Josh D’Amaro.

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“I nostri ospiti si fidano di noi, si fidano del fatto che creeremo un ambiente in cui potranno ancora vivere la magia”.

Starbucks: in piena ristrutturazione

Un altro grande titolo di beni di consumo il cui futuro è diventato incerto è quello del famoso operatore di caffetterie Starbucks, dal momento che la pandemia ha drasticamente cambiato il modo in cui gli americani comprano il caffè e frequentano i ristoranti.

SBUX Weekly TTM

Grafico settimanale SBUX sui 12 mesi precedenti (TTM)

Il titolo della catena internazionale è crollato del 15% finora nel 2020, meno rispetto a molti altri ristoranti. Ieri ha chiuso a 72,65 dollari. Offre inoltre un rendimento annuo del dividendo pari al 2,21%.

In base alle ultime previsioni della compagnia, le vendite del secondo trimestre scenderanno di ben 3,2 miliardi di dollari, mentre gli utili operativi vedranno una riduzione di ben 2,2 miliardi sul periodo. Le prospettive per le catene di ristoranti, compresa Starbucks, restano incerte nel mondo post-pandemia, in cui alcuni consumatori probabilmente cambieranno le loro abitudini in modo permanente ed eviteranno di frequentare i locali.

Detto questo, Starbucks, con sede a Seattle, è una compagnia innovativa e sta rapidamente modificando il suo business model per contrastare il rallentamento legato alla pandemia.

Starbucks intende accelerare il lancio del suo concetto di negozio da “asporto”, con punti vendita più piccoli che non prevedono posti a sedere per i clienti, secondo quanto spiegato agli investitori il mese scorso.

“Anche se avevamo originariamente pensato di implementare questa strategia su un orizzonte temporale di 3-5 anni, le abitudini dei consumatori in rapido cambiamento comportano un’anticipazione del bisogno di questo concetto”.

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La pandemia ha costretto Starbucks a ripensare il suo concetto centrale di un “terzo posto” lontano da casa e lavoro in cui i clienti possano rilassarsi, ha aggiunto.

Starbucks prevede di aprire 300 nuovi punti vendita in questo anno fiscale nelle Americhe, la metà rispetto alla stima precedente. Il piano comprende la chiusura di 400 locali gestiti dalla compagnia nei prossimi 18 mesi, insieme all’apertura di un “maggior numero di nuovi negozi, riposizionati, in differenti località e con format innovativi”.

Morale della favola

Ci piace sia il titolo di Disney che quello di Starbucks per gli investitori value che vogliono trarre vantaggio dalla loro attuale debolezza per inserirli nel portafoglio sul lungo termine. Entrambe le compagnie hanno ottimi asset e marchi che dovrebbero resistere all’attuale downturn, emergendone una volta contenuta la pandemia.

Allo stesso tempo, è ovvio che gli utili di Disney non torneranno alla normalità fino a quando non ci sarà una cura globale disponibile per il coronavirus. Per gli investitori a lungo termine con un orizzonte a cinque anni o più lungo, sia Disney che Starbucks sono buone scommesse.

 

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