Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com
La stagione degli utili sta andando avanti spedita e finora si è rivelata migliore di quanto temuto. Le aspettative per il secondo trimestre erano già bassissime e ci si aspettavano dati orrendi. Ma le aspettative per i prossimi trimestri, almeno per ora, hanno mostrato segnali di stabilizzazione – vale a dire che stanno iniziando a fermare la discesa.
Ma non è tutto rose e fiori in quanto alcune compagnie si sono mostrate alquanto preoccupate sulle previsioni economiche. Anche la Fed ha indicato segnali di rallentamento della ripresa durante l’ultima conferenza stampa del FOMC, con le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione che il 30 luglio hanno mostrato un nuovo aumento.
Aspettative riviste al ribasso
Secondo i dati offerti da Thomson Reuters, il 45% delle aziende dell’S&P 500 hanno riportato gli utili e l’81% di esse hanno superato le aspettative degli analisti, mentre il 18% hanno tradito le attese e solo l’1% è stato pari alle attese. Dopotutto, le stime per il secondo trimestre sono scese del 48% dall’inizio dell’anno. Si tratta di un calo di quasi il 44% rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente.
Ma la buona notizia, almeno per ora, è che le stime degli analisti per il terzo e il quarto trimestre sono migliorate recentemente. Attualmente si prevedono utili di 31,26 dollari, mentre per il terzo e quarto sono previsti utili di 35,88.
Andamento più lento
Alcune aziende non sono ottimiste sull’andamento della ripresa economica e prevedono un processo più lungo del previsto. E questo pessimismo abbraccia i vari settori del mercato azionario. Ad esempio, durante la call sugli utili del gruppo anglo-olandese Unilever (NYSE:UN), un titolo difensivo, l’AD ha notato che una ripresa veloce sarebbe una visione forse troppo ottimista e che è iniziata una recessione globale in quanto le abitudini dei consumi sono già cambiate. Boeing (NYSE:BA) ha indicato che l’aumento dei casi di COVID-19 ha rallentato la ripresa.
Inoltre, alcuni dati economici rilasciati di recente mostrano che il ritmo della ripresa sta rallentando dall’iniziale “boom post-lockdown” visto un paio di mesi fa. L’indice settimanale economico della Fed di New York mostra un’attività altalenante. Le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione mostrano che il numero è salito per la prima volta dopo due settimane. Inoltre, il numero delle richieste continue è salito per la prima volta da aprile questa settimana, a quasi 17 milioni.
Due percorsi
Per ora sembra ci siano segnali diversi sul ritmo della ripresa e su come questo possa ripercuotersi sugli utili corporate. Forse le aspettative per il secondo semestre sono troppo alte e devono scendere. Oppure il timore sulla resilienza della ripresa economica svanirà e porterà un rimbalzo più forte.
Gli investitori avranno molto di cui preoccuparsi quando la stagione degli utili finirà. Bisignerà valutare i risultati unitamente alla mancanza di chiarezza sulla ripresa economica e alle attuali valutazioni dei mercati. Potremmo aspettarci settimane movimentate.
Michael Kramer è financial market strategist e portfolio manager presso Mott Capital Thematic Growth Portfolio.