Oggi è il grande giorno: si riuniscono le banche centrali inglese ed europea.
Non dovrebbero esserci variazioni dai tassi di interesse attuali delle due aree economiche.
L’evento clou è la conferenza stampa di Mario Draghi.
Chissà se gli verrà posta qualche domanda sulla valutazione attuale della nostra moneta, un tema molto caro a diversi leaders della UE.
Tempo fa, il numero uno della BCE, disse che l’euro non era da shortare (vendere al ribasso).
Nel frattempo, le borse Europee hanno aperto la giornata in territorio positivo.
Con il -0.78% di ieri, la performance da inizio anno dell’indice tedesco Dax è passata in negativo.
Resta ancora positiva (+2%) quella di Piazza Affari, ma c’è da recuperare quota 17 mila punti per il FTSEMIB e bisogna anche guardarsi alle spalle al supporto in zona 16.200, dove vi è ancora il gap di inizio anno da chiudere.
Il Bund corregge dalla resistenza a 142.60, ancora nessuna notizia dall’oro, sempre in stand-by in attesa di uno strappo sopra i 1.700$ o sotto i 1.650$.
ANALISI EUR/USD
Anche ieri un giro sotto 1.35 e poi il recupero.
In questo momento siamo 30 pips circa sotto 1.36.
La partita si gioca dalle ore 14.30, dal momento in cui prenderà la parola il presidente della BCE, Mario Draghi.
I livelli grafici da monitorare sono a 1.37 (dove si trova il massimo del 2013) e la resistenza in area 1.38.
A sud del grafico, i primi supporti di breve sono a 1.3480 e 1.3380.
ANALISI USD/JPY
Per il dollaro/yen c’è solo da registrare la seduta di ieri in lieve flessione dopo aver aggiornato il massimo dell’anno a 94.06.
Ma questa mattina il cambio torna a correre e molto probabilmente migliorerà tale livello, per raggiungere la resistenza in zona 94.50.
Ripeto ancora una volta: è in corso una sorta di manipolazione del cross, una manovra che ha come fine la svalutazione dello yen.
Fare quindi molta attenzione nel prendere posizioni, soprattutto al ribasso.
ANALISI AUD/USD
Traballa il supporto in area 1.035.
Ieri è stato registrato il nuovo minimo del 2013 a 1.0297, replicato anche nella seduta in corso.
Siamo quindi giunti al bivio: rimbalzo o proseguimento del trend ribassista verso il successivo supporto a 1.015.
ANALISI NZD/USD
E’ crollato sotto 0.84 in seguito ai dati sull’occupazione pubblicati nella tarda serata di ieri e che hanno mostrato un quadro non molto positivo per la Nuova Zelanda.
Il cambio, da un punto di vista grafico, è praticamente dall’inizio dell’anno dentro una resistenza in prossimità dei massimi del 2012, sembrerà un’affermazione banale, ma se non si sale…si scende!
ANALISI GBP/USD
Questa mattina, il nuovo governatore della Bank of England, Mark Carney, terrà un'audizione presso il Parlamento britannico.
Più tardi ci sarà l’annuncio sui tassi di interesse UK.
La situazione del cable è molto delicata, nei giorni scorsi sono stati violati dei supporti molto importanti.
Il movimento ribassista partito ad inizio 2013 potrebbe giungere fino a 1.5450.
ANALISI USD/CAD
C’è poco da scrivere sul canadese, procede lentamente verso il supporto in zona 0.9840, dopo aver fatto il doppio massimo del 2013 a 1.01.
Potrebbe riprendere la corsa al rialzo nel caso in cui Wall Street dovesse correggere dai massimi di periodo in cui si trova adesso.
Ricordo, infatti, che il cambio USD/CAD segue solitamente in modo inverso il mercato azionario, anche se ultimamente sono saltate diverse correlazioni intermarket, non solo su questo cross.
ANALISI USD/CHF
E’ rientrato il movimento rialzista di ieri mattina che ha visto il dollaro/franco svizzero salire fino a 0.9150.
Oggi si scende verso il supporto a 0.9050.