Ricevi uno sconto del 40%
💰 Ottieni approfondimenti premium dai portafogli degli investitori supermiliardari con il nostro strumento 13F Copia portafogli

Draghi: Fondamentali per un’EUR più debole oggi di gran lunga migliori

Pubblicato 08.08.2014, 12:17
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
EUR/USD
-
GBP/USD
-
USD/JPY
-
USD/CHF
-

Forex News and Events

La BCE ha lasciato i tassi invariati agli attuali minimi storici. Il tasso principale per le operazioni di rifinanziamento rimane allo 0,15%, il tasso marginale sui prestiti e quello sui depositi rispettivamente allo 0,40% e al -0,10%. Il discorso del presidente della BCE Draghi ha rispettato ampiamente le previsioni accomodanti del mercato. Nella sua conferenza stampa mensile, Mario Draghi ha detto che i tassi negativi sui depositi sono stati un successo e che i tassi rimarranno su questi livelli per un periodo prolungato (2017-2019 come obiettivo). Il corso divergente della BCE rispetto a Fed e BoE è stato il passaggio cruciale.

Rallenta l’inflazione, ma le previsioni di lungo termine restano ancorate

Draghi ha detto che si prevede un ulteriore rallentamento dell’inflazione nel breve termine, dovuto soprattutto ai prezzi dei prodotti energetici. Ciò nonostante, le previsioni sull’inflazione di lungo termine restano ancorate, poiché non si assiste alla formazione di un ciclo ripetitivo di prezzi bassi, che spinge le famiglie a posticipare gli acquisti, contribuendo così all’avvento effettivo della deflazione. Draghi prevede una ripresa graduale delle dinamiche dei prezzi per il 2015-2016, l’obiettivo è un recupero verso l’obiettivo del 2% della BCE.

Prestiti ancora deboli

Secondo Draghi, i prestiti mostrano segnali di stabilizzazione, c’è un miglioramento nella richiesta netta di prestiti da istituzioni non finanziarie. Ciò nonostante, poiché gli standard per concedere i prestiti rimangono “piuttosto stringenti”, solo le banche possono agire per migliorare la loro posizione sul fronte dei capitali. A questo proposito, il presidente della BCE ha sottolineato l’importanza di riforme strutturali che favoriscano lo sviluppo delle imprese private. Attualmente il processo di avvio di un’impresa individuale è troppo lungo e ciò limita la velocità della ripresa nell’Eurozona. Con le operazioni TLTRO si punta a un’espansione significativa del credito, che dovrebbe attestarsi fra i 450 e gli 850 mld di euro. Secondo Draghi, il programma arriva al “momento giusto”, perché c’è bisogno di questa liquidità. L’efficacia della trasmissione dipenderà però dalla volontà congiunta dei governi dell’UE di portare avanti riforme fiscali “favorevoli alla crescita”, fra cui un abbassamento delle tasse che permetterebbe alla liquidità di circolare nell’economia. La BCE sta intensificando i lavori di preparazione per l’acquisto di ABS. Se necessario, si prenderà in considerazione un programma di allentamento quantitativo (che includerebbe l’acquisto di bond pubblici e privati).

L’Eurozona è un’unione incompleta

Nonostante i progressi nell’elaborazione di regole comuni, prime fra tutti l’unione bancaria, Draghi crede sia possibile un miglioramento dell’integrazione di Eurolandia, secondo lui è probabile un’unione dei mercati di capitale. Le riforme strutturali continuano a essere d’importanza cruciale, “è venuto il momento di condividere la sovranità”, ha chiosato Draghi. L’impegno della BCE a prendere misure aggiuntive di stimolo, come l’acquisto di titoli di stato attraverso un QE se necessario, fa sì che gli spread fra cuore e periferia dell’UE rimangano relativamente contenuti; lo spread fra il rendimento dei decennali tedeschi e spagnoli è ai minimi dal secondo trimestre del 2010 e, idealmente, dovrebbe scendere ancora per far diminuire la frammentazione fra centro e periferia.

Fondamentali forti per un’EUR più debole

Forse il passaggio più importante è arrivato quando Draghi ha detto che “fondamentali più forti per un tasso di cambio più debole” sono “molto migliori rispetto a 2-3 mesi fa”. La politica altamente accomodante della BCE, fra cui i tassi negativi sui depositi, le TLRTRO, la stabilizzazione della liquidità in eccesso sopra i 100 mld di euro (ad oggi 140 mld), la preparazione per l’acquisto di ABS e la presa in considerazione di un altro QE, dovrebbero assicurare ulteriori pressioni a vendere EUR, nonostante le scarse dinamiche inflattive. “Abbiamo sganciato la nostra politica monetaria da quella di USA e Regno Unito”, ha detto Draghi; in teoria, la politica della BCE, divergente da quella di Fed e BoE, dovrebbe condurre a un EUR più debole nel medio termine. “Altre banche centrali riducono l’esposizione in EUR,” ha aggiunto, perché in futuro l’euro dovrebbe garantire tassi reali inferiori, poiché i tassi dell’EUR rimarranno bassi per “molto più tempo”.

I dati della CFTC del 29 luglio confermano l’impennata significativa delle posizioni corte speculative sull’EUR. I contratti future corti sull’EUR hanno raggiunto livelli visti l’ultima volta nell’agosto del 2012. L’inclinazione di medio termine è decisamente ribassista, anche se il fallito tentativo di superare la zona di supporto a 1,3296/1,3333 (minimo novembre 2013/ minimo 6 agosto) dopo l’intervento di Draghi ha generato qualche presa di profitto verso 1,3400; in questa fase, i consistenti corti speculativi lasciano spazio a un’ulteriore correzione. Ciò nonostante, gli ordini d’acquisto correttivi di breve termine dovrebbero imbattersi in offerte e barriere per le opzioni che si susseguono sopra 1,3400. S’intravede una solida resistenza prima di 1,3463/1,3500 (media mobile a 21 giorni / esercizio delle opzioni).

chart

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

The Risk Today

EUR/USD L’EUR/USD sta tenendo il minimo implicato dalla formazione hammer di mercoledì. Inoltre, con la vicinanza del supporto chiave a 1,3296, le probabilità di un rimbalzo a breve termine sono in ascesa. Le resistenze si attestano a 1,3444 e a 1,3503 (minimo 05/06/2014). Una resistenza oraria può ora essere trovata a 1,3333 (minimo 06/08/2014). A più lungo termine, la coppia EUR/USD è in una successione di massimi e minimi inferiori dal maggio 2014. Il rischio di ribasso è dato da 1,3210 (secondo segmento ribassista dopo il rimbalzo da 1,3503 a 1,3700). A 1,3296 (minimo 07/11/2013) c’è un supporto importante. Una resistenza chiave si attesta a 1,3549 (massimo 21/07/2014).

GBP/USD La coppia GBP/USD permane debole, come si può osservare dai recenti (marginali) nuovi minimi al di sotto del supporto orario a 1,6814 (minimo 01/08/2014). È necessaria una rottura della resistenza a 1,6893 (massimo 01/08/2014) per far presagire un esaurimento delle pressioni di vendita a breve termine. Un'altra resistenza può essere trovata a 1,6955 (massimo 30/07/2014). A più lungo termine, la rottura della resistenza principale a 1,7043 (massimo 05/08/2009) richiede un ulteriore forza. S’intravedono resistenze a 1,7332 (si veda il ritracciamento del 50% della flessione del 2008) e a 1,7447 (minimo 11/09/2008). Un supporto chiave staziona a 1,6693 (minimo 29/05/2014, si veda altresì la MM a 200 giorni).

USD/JPY L’USD/JPY continua a indebolirsi. Il supporto orario a 101,72 è stato infranto. Un altro supporto si trova a 101,32, mentre un supporto chiave è pari a 101,07. Le resistenze orarie possono essere trovate a 102,00 (minimo 07/08/2014) e a 102,46 (massimo 07/08/2014). Viene favorita un’impostazione rialzista di lungo periodo finché reggerà il supporto chiave a 99,57 (minimo 19/11/2013). Tuttavia, è necessaria una rottura al rialzo dalla fase di consolidamento in corso tra 100,76 (minimo 04/02/2014) e 103,02 per una ripresa del trend rialzista di fondo. Un'altra resistenza può essere trovata a 104,13 (massimo 04/04/2014), mentre una resistenza maggiore si trova a 110,66 (massimo 15/08/2008).

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

USD/CHF L’USD/CHF visualizza quotidianamente diverse ombre significative superiori nei pressi della resistenza a 0,9107, il che lascia presagire robuste pressioni di vendita attorno a questi livelli. Monitorare il supporto a 0,9041 (minimo 01/08/2014), con una rottura che invaliderebbe la struttura tecnica rialzista di breve termine. Altri supporti possono essere trovati a 0,9008 (minimo 24/07/2014) e a 0,8969 (minimo 17/07/2014). Da una prospettiva di più lungo termine, i recenti miglioramenti tecnici richiedono la fine della grande fase correttiva iniziata nel luglio 2012. Il potenziale di rialzo a lungo termine implicato dalla formazione di doppio fondo è a 0,9207. Inoltre, la rottura della resistenza a 0,9037 fa presagire un nuovo segmento al rialzo (richiamando quello iniziato l’8 maggio) con un potenziale rialzo fino a 0,9191. Di conseguenza, prevediamo un test della forte resistenza a 0,9156 (massimo 21/01/2014).

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.