- Negli ultimi anni, gli ETF hanno assunto un nuovo aspetto e una nuova fisionomia, mentre alcuni temi si sono affievoliti e altri sembrano essere in fase di espansione
- Gli investitori hanno a disposizione più opzioni di reddito che mai nell’universo degli ETF, dai fondi conservativi sui Treasury agli ETF più avanzati sulle covered call
- Mettiamo in evidenza le tendenze basate sui dati che gli operatori di mercato dovrebbero valutare quando investono in ETF e gestiscono i portafogli
Gli ultimi anni hanno ridisegnato il panorama dei fondi negoziati in borsa (ETF). Solo pochi trimestri fa gli ETF ambientali, sociali e di corporate governance (ESG) erano di gran moda, attirando miliardi di dollari di flussi in tutto il mondo in fondi sia azionari che a reddito fisso.
Ma l’impennata del settore energetico, guidato da grandi e piccole società di esplorazione e produzione di petrolio e gas, ha dirottato i nuovi fondi. Poi, due anni fa, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha indotto gli investitori a riconsiderare il vero significato di “ESG”. Da allora il tema, un tempo popolare, è passato in secondo piano rispetto alle tendenze del “reshoring” e del “friendshoring”, anche se i fattori “S” e “G” restano al centro dell’attenzione degli asset allocator orientati ai valori.
Gli investitori hanno cercato sicurezza negli ETF obbligazionari a breve termine
Mentre tutto ciò accadeva, l’inflazione ha fatto capolino. L’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti (IPC) ha superato il 9% nel giugno del 2022, il valore più alto degli ultimi quarant’anni. La Federal Reserve è stata presto costretta ad alzare i tassi di interesse in modo aggressivo - i tassi a breve termine hanno subito un’impennata, cogliendo di sorpresa molti investitori obbligazionari. Gli ETF obbligazionari, in particolare quelli a lunga durata, sono stati colpiti. Il tradizionale portafoglio 60/40 azioni/obbligazioni è crollato nel 2022 in un contesto di calo dei prezzi delle azioni e dei titoli a reddito fisso: un contesto di mercato molto diverso da quello che la maggior parte degli investitori di oggi ha mai visto.
Il periodo ha riportato alla memoria gli anni ‘70, quando le obbligazioni offrivano una scarsa diversificazione. Nel settore degli ETF, tuttavia, c’è stato un beneficiario. I fondi a reddito fisso a breve termine, relativamente meno sensibili all’aumento dei tassi d’interesse, hanno registrato afflussi significativi e continuano a essere popolari oggi che i rendimenti a breve termine sono intorno al 5%. I critici potrebbero pensare che gli ETF sui Treasury a breve termine abbiano fatto il loro tempo, ma l’aumento delle strategie di covered call e di altri ETF sui rendimenti sembra più forte che mai.
Un nuovo boom del Bitcoin: gli ETF sotto i riflettori
Naturalmente, il trend ETF più interessante del 2024 è l’approvazione e l’apparente popolarità dei fondi spot su bitcoin. Con l’approvazione da parte della SEC di 11 ETF di questo tipo, le criptovalute sono tornate a far parlare di sé dopo due anni tumultuosi. Ricordiamo che il bitcoin spot ha raggiunto i 69.000 dollari alla fine del 2021, prima di un profondo mercato ribassista.
Nel novembre del 2022, la più grande criptovaluta per valore di mercato era crollata. I detentori di ETF sul bitcoin spot che hanno acquistato nelle prime settimane dalla loro creazione sono stati premiati - il bitcoin, a fine febbraio, ha superato i 60.000 dollari. Ora circolano voci sulla prossima ondata di fondi di criptovaluta, forse legati all’ether spot.
ETF: Un indicatore della propensione al rischio degli investitori
Ci sono altre storie da raccontare e tendenze da vagliare nell’universo degli ETF, ma il fatto è che gli investitori dovrebbero monitorare ciò che è entrato e ciò che potrebbe essere in uscita per avere un’idea del mercato. Gli ETF hanno dimostrato di essere un discreto barometro del sentimento di rischio e dei temi macro. È nata una serie di ETF legati all’intelligenza artificiale, mentre i fondi a gestione attiva hanno visto una rinascita.
La crescita degli ETF è solida, ma non alle stelle
Wall Street Horizon, oltre alla copertura degli eventi societari, segue le distribuzioni, le scissioni e i nuovi ETF statunitensi. Tra le tendenze più interessanti che abbiamo riscontrato c’è il fatto che, mentre negli ultimi trimestri sono emersi nuovi temi per gli ETF, la crescita complessiva del mercato nazionale degli ETF è rimasta pressoché piatta dalla fine del 2021. La causa? È difficile da individuare con precisione, ma possiamo fare qualche ipotesi.
È ragionevole ipotizzare che l’aumento dei tassi di interesse oggi abbia frenato l’attività di finanziamento in generale. Nel grafico sottostante si nota che la crescita degli ETF è aumentata dall’inizio del 2020 alla fine del 2021, un periodo di intensa speculazione di mercato che comprendeva il boom delle IPO e delle SPAC e il rapido aumento dell’interesse per le criptovalute. Sebbene ogni trimestre vengano lanciati molti nuovi ETF, il tasso di crescita complessivo è per ora stabile.
Totale nuovi ETF USA per trimestre
Fonte: Wall Street Horizon, sulla base di oltre 230 fornitori di ETF
Analisi delle tendenze di divisione degli ETF
Un altro indicatore dell’eccitazione del mercato è il rapporto tra frazionamenti di ETF tradizionali e inversi. Su questo fronte la situazione è stata piuttosto tranquilla. Un ETF può subire una scissione tradizionale per ridurre il prezzo delle azioni al fine di attirare più investitori o per mantenere il prezzo in un intervallo di dollari desiderato. Dato che molti dei principali indici di mercato sono balzati ai massimi storici, si potrebbe pensare che siano in programma altri frazionamenti tradizionali, ma per il momento non se ne vedono.
Anche l’attività di reverse split è in fase di stallo. Spesso le scissioni inverse si verificano tra gli ETF inversi o a leva, poiché sono suscettibili di rendimenti composti negativamente durante i periodi di volatilità. Inoltre, i fondi inversi, quelli che si muovono in modo opposto all’indice di mercato, possono vedere i loro prezzi delle azioni diminuire, inducendo l’emittente a progettare un reverse split per riportare il prezzo delle azioni a un livello percepito come più rispettabile.
Meno frazionamenti di ETF USA dal 2022
Fonte: Wall Street Horizon, basato su un insieme di 2.900 ETF statunitensi
Il vostro centro di distribuzione degli ETF
Infine, è il periodo dell’anno in cui molti ETF azionari pagano dividendi trimestrali. Il nostro team tiene traccia delle principali date di annuncio dei dividendi degli ETF, delle date di stacco e delle date di pagamento, in modo che gli investitori possano essere sempre al corrente di quando vengono effettuate le distribuzioni.
Ad esempio, l’SSPDR® S&P 500 (NYSE:SPY) stacca il suo dividendo venerdì 15 marzo 2024, anche se l’importo non è ancora stato confermato. Il dividendo sarà pagato agli azionisti a partire dal 18 marzo, con data di pagamento del dividendo martedì 30 aprile 2024.
Prossima data di stacco del dividendo dello SPY
Fonte: Wall Street Horizon
Morale della favola
Gli ETF continuano a essere un modo popolare di investire. I temi cambiano, tuttavia, e ciò che è in voga oggi potrebbe presto passare in secondo piano rispetto al prossimo tema caldo di domani. Tuttavia, analizzando le tendenze del mercato degli ETF è possibile trarre spunti di riflessione sul mercato. Inoltre, gli investitori dovrebbero tenersi aggiornati sui nuovi fondi disponibili, sulle date di distribuzione e sugli importi dei dividendi per gestire in modo più efficace i propri portafogli.