Non c’è bisogno di dire che le elezioni francesi potrebbero avere ripercussioni enormi per l’Europa, una vittoria di Marine Le Pen spianerebbe la strada a un referendum sulla Frexit.
Nel fine-settimana, la presidente del Fronte Nazionale ha fatto visita a Vladimir Putin, raccogliendo le dure critiche di molti politici, incluso Jean-Luc Mélenchon.
Circolano voci secondo cui le banche russe starebbero aiutando Le Pen a finanziare la sua campagna, un’accusa che lei respinge con forza.
Tuttavia, sulla questione delle sanzioni internazionali, la leader del Fronte Nazionale continua a combattere a fianco della Russia.
Sì, l’elezione di Le Pen potrebbe davvero diventare il proverbiale colpo di grazia per la moneta unica.
Tuttavia, se abbiamo imparato qualcosa dalla Brexit, non possiamo dire con certezza che un’uscita della Francia dall’UE sarebbe un incubo.
C’è un prezzo da pagare per uscire dall’Unione, ma anche per rimanerci.
Per ora, comunque, la valutazione dell’Euro e i mercati finanziari scontano una vittoria di Emmanuel Macron contro Le Pen.
Crediamo che sia prematuro parlare di una gara a due, visto che la candidatura di François Fillon è lungi dall’essere archiviata.
EUR/USD
La coppia EUR/USD continua a spingere al rialzo verso la resistenza chiave a 1,0874 (massimo 08/12/2017). Un supporto robusto giace a 1,0493 (minimo 22/02/2017). Si prevede un ulteriore aumento. A lungo termine, la croce della morte di fine ottobre rivela un ulteriore orientamento ribassista. La coppia ha violato il supporto chiave a 1,0458 (minimo 16/03/2015). La resistenza chiave giace a 1,1714 (massimo 24/08/2015). Si prevede che viaggerà verso la parità.
GBP/USD
La coppia GBP/USD giace attualmente all'interno di un canale rialzista a breve termine. Non vi è spazio per un'ulteriore forza. La resistenza oraria è data a 1,2570 (massimo 24/02/2017). Un supporto orario giace a 1,2324 (minimo 03/17/2017). Si prevede una forza continua. La struttura tecnica di lungo termine è ancor più negativa perché il voto sulla Brexit ha spianato la strada a un ulteriore declino. Il supporto di lungo termine a 1,0520 (01/03/85) costituisce un buon obiettivo. Una resistenza di lungo termine è costituita da 1,5018 (24/06/2015) e indicherebbe un capovolgimento a lungo termine nel trend negativo. Tuttavia, al momento ciò appare molto improbabile.
USD/JPY
La coppia USD/JPY continua nel solco del declino non essendo riuscita a infrangere la resistenza chiave a 115,62 (massimo 19/01/2016). La coppia spinge al ribasso. La resistenza oraria si ubica a 113,57 (massimo 16/03/2017). Siamo a favore di un’impostazione ribassista a lungo termine. Un supporto giace attualmente a 96,57 (minimo 10/08/2013). Appare assolutamente improbabile un graduale rialzo verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si prevede un’ulteriore flessione verso il supporto a 93,79 (minimo 13/06/2013).
USD/CHF
L' USD/CHF è in declino. Un supporto robusto giace a 0,9862 (minimo 31/01/2017). La resistenza chiave è data a una distanza di 1,0344 (massimo 15/12/2016). Si prevede un'ulteriore debolezza continua. Nel lungo periodo, la coppia scambia ancora nella fascia dal 2011, nonostante alcune turbolenze generate dalla rimozione dell’ancoraggio del CHF da parte della BNS. Il supporto chiave giace a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Dalla rimozione dell’ancoraggio di gennaio 2015, la struttura tecnica favorisce tuttavia un’impostazione rialzista di lungo termine.