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L’USD/JPY e i cross con lo JPY si muovono fiacchi perché gli assicuratori giapponesi hanno mostrato poco entusiasmo verso gli asset stranieri nei piani di distribuzione degli asset per la seconda metà dell’anno fiscale 2014. Gli indicatori di trend e momentum suggeriscono un rafforzamento dello JPY, soprattutto visti i rendimenti deboli USA in attesa dell’IPC USA in uscita mercoledì. Nel Regno Unito, l’attenzione è puntata sui verbali della BoE (mercoledì). Vediamo un potenziale al rialzo limitato per il complesso della GBP in scia alla svolta accomodante nelle attese della BoE.
Entusiasmo limitato degli assicuratori giapponesi per gli asset stranieri
L’USD/JPY è sceso a 106,25 a Tokyo, parallelamente allo scivolone delle azioni del Nikkei (-2,03%). La coppia ha infranto al ribasso la linea tenkan di Ichimoku (106,78) e si sta dirigendo verso la copertura ascendente della nuvola di Ichimoku (104,23/105,39). Alla luce dei forti livelli tecnici ribassisti di breve termine, vediamo spazio per una correzione al ribasso più marcata. Il rapido deprezzamento dello JPY fa rimanere vigili i politici, visto il potenziale impatto negativo sulle piccole imprese e sui consumi delle famiglie, anche se i corti individuali degli investitori sullo JPY sono saliti a 817.817 contratti, volume maggiore da settembre 2011. L’inclinazione di lungo termine è chiaramente positiva. Ciò nonostante, non percepiamo lo stesso entusiasmo a livello istituzionale.
Gli assicuratori giapponesi hanno rivelato i piani d’investimento per la seconda metà dell’anno fiscale 2014. Nippon Life Insurance ha detto che intende aumentare la quota di bond giapponesi e stranieri coperti, mentre i bond stranieri senza copertura rimangono una domanda aperta. Tutto dipenderà dai rendimenti dello JPY. Se i tassi giapponesi rimarranno sugli attuali livelli “estremamente bassi”, si prenderà in considerazione una transizione verso i bond stranieri, questo stando a quanto comunicato da Nippon Life. D’altro canto, Sumitomo Life Insurance (quarto maggiore assicuratore vita giapponese) intende mantenere invariate le consistenze in azionario giapponese e straniero e prevede un’espansione contenuta delle consistenze in bond stranieri. L’entusiasmo contenuto a livello istituzionale frena l’interesse per nuove posizioni corte sullo JPY. Domani sarà pubblicato il rapporto di Meiji Yasuda.
Timidi guadagni della GBP in vista dei verbali della BoE
Oggi la coppia GBP/USD è salita a 1,6184 a Londra. Il potenziale al rialzo dovrebbe rimanere contenuto in vista della diffusione dei verbali della BoE, in programma mercoledì. A 1,6175/1,6200+ si promuovono barriere per le opzioni in scadenza oggi. Visti i recenti sviluppi, gli operatori dovrebbero tenersi pronti a un’eventuale svolta accomodante nelle previsioni della BoE. Il calo dei contratti a 3-6 mesi sui tassi forward rivela scommesse crescenti su un rinvio del primo rialzo del tasso della BoE. Il tasso SONIA del Comitato di Politica Monetaria (CPM) lascia presagire un rinvio addirittura fino ad agosto-settembre 2015. I verbali confermeranno se questi timori sono fondati o meno.
I membri del CPM dovrebbero aver votato 7 a 2 per mantenere invariato il tasso bancario della BoE al minimo storico dello 0,50%. Alcuni partecipanti hanno sicuramente sostenuto l’idea che il rialzo del tasso debba avvenire prima (in precedenza previsto per febbraio 2015) e che poi aumenti gradualmente. Fra i falchi della BoE annoveriamo Martin Weale, che ha votato per un rialzo del tasso alle riunioni del CPM di agosto e settembre, poiché ritiene appropriato “anticipare la crescita delle retribuzioni”. Secondo Weale, “il margine di capacità residue sta scendendo rapidamente e la logica ci dice che ciò dovrebbe generare un aumento delle pressioni inflattive”. Altri membri hanno probabilmente mantenuto toni prudenti, vista la fiacchezza del mercato del lavoro, la debole crescita delle retribuzioni e le deboli dinamiche inflattive. Chi opera in GBP monitorerà con attenzione l’equilibrio colombe-falchi.
The Risk Today
EUR/USD L’EUR/USD continua a essere ben supportato, come si può osservare dalla successione di minimi crescenti a partire da 1,2501. Una resistenza oraria può essere trovata a 1,2845 (massimo 16/10/2014), mentre un'altra resistenza si trova a 1,2901. Supporti orari si trovano a 1,2706 (minimo 16/10/2014, vedasi anche il canale ascendente) e a 1,2625 (minimo 15/10/2014). A più lungo termine, l’EUR/USD registra un’impostazione al ribasso da maggio 2014. La rottura della solida area di supporto tra 1,2755 (minimo 09/07/2013) e 1,2662 (minimo 13/11/2012) spiana la strada a un declino verso il forte supporto a 1,2043 (minimo 24/07/2012). Di conseguenza, la recente forza presso l’EUR/USD è vista come una mossa in controtendenza. Una resistenza importante si trova a 1,2995 (massimo 16/09/2014).
GBP/USD La coppia GPB/USD ha infranto la resistenza oraria a 1,6127 (massimo 13/10/2014), segnalando un crescente interesse all'acquisto. Monitorate il test della resistenza a 1,6227. Supporti orari si trovano a 1,6080 (minimo 20/10/2014) e a 1,6030 (minimo 17/10/2014). Un'altra resistenza si trova a 1,6287. A lungo termine, il crollo dei prezzi dopo aver raggiunto i massimi da 4 anni ha creato una forte resistenza a 1,7192, che probabilmente non verrà infranta nei prossimi mesi. Malgrado il recente slancio ribassista di breve termine, puntiamo a un rimbalzo temporaneo vicino al supporto a 1,5855 (minimo 12/11/2013). Una resistenza importante giace a 1,6525.
USD/JPY L’USD/JPY si è indebolito nei pressi della resistenza a 107,59 (si veda anche il ritracciamento del 50%), suggerendo un ulteriore consolidamento. Un supporto orario può essere trovato a 106,14 (minimo 17/10/2014), mentre un supporto chiave è pari a 105,23. Viene favorita un’impostazione rialzista di lungo termine finché reggerà il supporto chiave a 100,76 (minimo 04/02/2014). Malgrado una probabile fase di consolidamento di medio termine dopo il test positivo dell’importante resistenza a 110,66 (massimo 15/08/2008), propendiamo per un eventuale graduale movimento al rialzo. Troviamo un'altra resistenza a 114,66 (massimo 27/12/2007). Un supporto importante si trova a 105,44 (massimo 02/01/2014).
USD/CHF L’USD/CHF non è riuscito a rompere la resistenza a 0,9491 (vedasi anche il canale discendente). Viene sfidata l'area di supporto tra 0,9400 (minimo 16/10/2014) e 0,9368. Un altro supporto si trova a 0,9301. In una prospettiva di più ampio respiro, la struttura tecnica favorisce un pieno ritracciamento dell’ampia fase correttiva iniziata nel luglio 2012. Di conseguenza, la recente debolezza viene vista come un movimento in controtendenza. Un supporto chiave si trova a 0,9301 (minimo 16/09/2014). Una resistenza giace ora a 0,9691 (massimo 06/10/2014).