Prosegue il movimento discendente del titolo ERG SpA (MI:ERG) che abbatte anche il sostegno a 9.57 euro.
L’azione negli ultimi 12 mesi, salvo una parentesi tra febbraio e marzo, ha avuto un calo ininterrotto (-25%) alternando recuperi a nuove prese di beneficio.
La violazione di 9.57 euro ha rappresentato un ulteriore segnale di allarme per i corsi che in mancanza di una repentina reazione che rischiano ora di tornare a vedere quota 8.90 e successivamente con quest’ultima violazione 8.70-8.65 euro (supporto fondamentale di medio/lungo termine). Il predominio ribassista potrebbe essere rotto con il superamento di 10.50 euro (in chiusura di seduta) introduttivo al test a 11.20 euro (resistenza strategica).
Il titolo in 6 mesi ha ceduto il 19%, il 25% in 12 mesi, +7% in 3 anni e +4% in 5 (dal 2000 ad oggi +270%). Attenzione alla volatilità.
Ieri il gruppo Erg ha reso noto che è stato depositato e iscritto presso il Registro delle Imprese di Genova il Progetto di fusione per incorporazione di ERG Services S.p.A. in ERG S.p.A. I soci di ERG S.p.A. che rappresentano almeno il 5% del capitale sociale, con domanda indirizzata alla Società entro otto giorni dal deposito del Progetto di fusione, potranno chiedere che la decisione di approvazione della fusione sia demandata all’Assemblea straordinaria degli Azionisti.
Erg ritiene che i risultati del terzo trimestre siano soddisfacenti con un margine operativo lordo in forte crescita grazie al contributo dei nuovi asset, nonostante uno scenario dei prezzi dell’energia decisamente sfavorevole associato ad una generale scarsa ventosità.
Per il Gruppo ERG l’anno che sta per concludersi è fondamentale per il processo di consolidamento industriale come produttore elettrico europeo indipendente. In tal senso viene ottimizzata la struttura organizzativa e societaria tramite la gestione unitaria sia delle tre diverse tecnologie di produzione che dell’Energy Management nell’ambito di una sola società controllata.
In ERG, inoltre, viene creata una specifica funzione dedicata all’attività di sviluppo del business, viene potenziato il Risk Management e si accentrano le altre principali funzioni di staff a supporto. Il gruppo è certo che questa nuova struttura sia più aderente al nuovo modello di business e più funzionale ed efficiente anche nel rispondere ai futuri cambiamenti di scenario e di mercato.
Per il 2016 si conferma, pur in presenza di un contesto ancora debole, la guidance per il margine operativo lordo a 440 milioni di Euro, mentre si prevede un indebitamento netto di circa 1,65 miliardi di Euro, in miglioramento rispetto ai 1,73 miliardi precedentemente indicati.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Evoluzione prevedibile della gestione.
Fonti Non Programmabili ERG Renew prosegue nella propria strategia di sviluppo internazionale, grazie alla quale già a inizio 2016 ha raggiunto 626 MW di potenza installata all’estero, pari al 37% dei 1.720 MW totali installati, consentendo al Gruppo di divenire l’ottavo operatore eolico on-shore in Europa.
L’anno 2016 beneficerà in particolare del pieno contributo dei tre nuovi parchi eolici in Polonia, la cui costruzione è stata progressivamente ultimata nel corso del 2015 per una potenza installata complessiva di 82 MW, dell’acquisizione a luglio 2015 di altri sei parchi in Francia per una potenza di 63 MW, dell’incremento della potenza installata di 20 MW in Bulgaria e Romania a seguito dello scioglimento a fine 2015 della joint venture LUKERG Renew, e dell’acquisto ad inizio 2016 di undici parchi eolici in Francia (124 MW) e sei in Germania (82 MW) con una potenza installata complessiva di 206 MW.
Si ricorda inoltre che nell’ambito della suddetta operazione sono state anche acquisite due società specializzate in attività di asset management che contribuiranno sia all’ottenimento di sinergie che allo sviluppo della presenza di ERG come operatore industriale nei due paesi.
Proseguono infine le attività volte ad un’ulteriore crescita della società, attraverso la valutazione di nuove opportunità di investimento, in particolare all’estero e che vedranno nel 2016 la società impegnata nella realizzazione di un nuovo impianto, per circa 47,5 MW, in Irlanda del Nord (UK). I risultati del 2016, a livello di margine operativo lordo, sono previsti quindi in significativa crescita grazie al contributo dei nuovi impianti, nonostante l’impatto di prezzi dell’energia in significativa diminuzione rispetto al 2015.
Tale impatto, nel 2016, risentirà anche del nuovo meccanismo di valorizzazione dell’incentivo in Italia, che lega quest’ultimo al valore di PUN consuntivo registrato nell’anno precedente (2015). Fonti Programmabili Il Gruppo ERG ha finalizzato un’operazione di grande rilevanza strategica, che consente di diversificare le fonti di produzione entrando nel settore idroelettrico con una dimensione di rilievo, coerentemente con la strategia di crescita nelle rinnovabili attraverso investimenti in asset di alta qualità.
Grazie a questa diversificazione, i risultati del 2016 delle fonti programmabili sono attesi complessivamente in crescita rispetto al 2015. • Idroelettrico: a seguito dell’operazione finalizzata il 30 novembre 2015, ERG Power Generation ha acquisito l’intero business idroelettrico di E.On Produzione, composto da un portafoglio di impianti presenti in Umbria, Marche e Lazio, con una potenza complessiva di 527 MW; l’apporto della neo costituita ERG Hydro permetterà di incrementare significativamente i risultati economici e la generazione di cassa, mentre il considerevole aumento del portafoglio di generazione consentirà di migliorare i risultati anche grazie alla maggiore attività di Energy Management. • Termoelettrico: per quel che riguarda l’impianto di ERG Power si prevedono risultati in riduzione a seguito dell’entrata in esercizio del cavo Sorgente-Rizziconi avvenuta a partire dal 28 maggio 2016.
Tuttavia, fino a tale data, i risultati sono stati soddisfacenti e in linea con il 2015. Inoltre, la flessibilità ed efficienza dell’impianto CCGT di ERG Power, i contratti di fornitura di lungo termine e le azioni di copertura del margine di generazione consentiranno di mantenere una redditività superiore a quella mediamente registrata dalla stessa tipologia di impianti in Italia.
Nel complesso per l’esercizio 2016 si attende un margine operativo lordo di circa 440 milioni di Euro in linea con le indicazioni date alla Comunità Finanziaria in occasione della Presentazione del Piano 2015-2018 (350 milioni nel 2015), ciò grazie al maggior contributo rispetto a budget derivante dalla performance degli impianti, dall’Energy Management e dal controllo dei costi centrali.
Tali effetti infatti permetteranno di compensare l’impatto negativo derivante da prezzi per l’energia elettrica decisamente inferiori alle aspettative di Piano.
Rischi e incertezze relativi all’evoluzione della gestione
In riferimento alle stime e alle previsioni contenute nella presente sezione si evidenzia che i risultati effettivi potranno differire in misura anche significativa rispetto a quelli annunciati in relazione ad una molteplicità di fattori, tra cui: l’evoluzione futura dei prezzi, le performance operative degli impianti, l’impatto delle regolamentazioni del settore energetico, della distribuzione di carburanti e in materia ambientale, altri cambiamenti nelle condizioni di business e nell’azione della concorrenza.