L’inasprimento delle tensioni fra gli USA e la Cina rimane il fattore predominante sui mercati finanziari. Nella notte c’è stato un calo dell’avversione al rischio, dopo che il dipartimento del Commercio USA ha annunciato che fornirà licenze temporanee a Huawei per le esportazioni verso gli USA. Ciò ha ridotto l’impatto negativo dell’inserimento nella “lista nera” di Huawei annunciato la scorsa settimana. La tregua segue di poche ore l’annuncio di Google (NASDAQ:GOOGL), che intende bloccare l’accesso a siti popolari sul sistema operativo Android.
La recente mossa degli USA indica chiaramente che le tensioni hanno oltrepassato una “guerra commerciale” ed è sintomo di uno sviluppo molto negativo. A giudicare dalla relativa stabilità delle borse, i mercati continuano a scontare un esito positivo. Oggi l’azionario asiatico è stato scattante e Shanghai ha guadagnato l’1,23%. Tuttavia, le recenti mosse aggressive degli USA e della Cina per ampliare i dazi sulle esportazioni hanno spostato in avanti le scadenze temporali per un accordo commerciale. A nostro avviso, ciò aumenta le probabilità di maggiore stress e possibilità di fallimento.
L’improvvisa escalation ed espansione della disputa commerciale fra USA e Cina hanno preso di sprovvista il mercato. A inizio maggio, la volatilità dell’azionario ha compiuto un balzo e l’S&P 500 ha ceduto il 4%. Le notizie in arrivo da Washington e Pechino avevano lasciato intravedere un accordo imminente. Il dietrofront della Cina su dettagli già concordati è stato un duro colpo. L’aumento dei dazi da entrambe le parti ammonta, in teoria, a $300 miliardi.