Trend weekly ribassista dal 04.05.2014
Trend daily ribassista dal 08.05.2014
La coppia più tradata in assoluto del mercato valutario, EUR/USD, ha subito un’ulteriore crollo nella settimana appena trascorsa, passando da 1,3400 ad 1,3220 bottom di periodo raggiunto l’ultima volta undici mesi fa agli inizi del mese di settembre dello scorso anno. Il forte deprezzamento della major è dovuto principalmente al momento negativo che stà attraversando il vecchio continente dove la ripresa economica stenta a ripartire come appunto è evidenziato delle ultime news macro economiche ed in particolare dalla debolezza dei PMI, inoltre gli investitori hanno rivisto al ribasso le prospettive di crescita e inflazione in Europa, situazione che danneggerà ulteriormente anche per le prossime sedute il vecchio continente e soffocherà le borse. Mentre dall’altra parte dell’oceano i dati continuano a migliorare; infatti da come si evince dalla lettura delle ultime news a stelle e strisce c’è un deciso miglioramento della situazione soprattutto per quanto riguarda la vendita di case esistenti, l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia, le richieste di sussidi di disoccupazione, ed infine gli indicatori predittivi del Conference Board. Tale situazione comporta un apprezzamento del green back a scapito della moneta unica. Dal punto di vista tecnico – grafico, sia nel lungo che nel medio periodo, la vision resta sempre ribassista; anche se non escludo per le prossime sedute giornaliere un classico ritracciamento (correzione) rialzista dopo il deciso movimento ribassista che ha condizionato la settimana appena trascorsa. Su base daily ho individuato l’area (Area Short) in prossimità delle due Ema 21 e 34, dove attendere la coppia per tentare un’altra sortita ribassista. Dal punto di vista macro economico la prossima settimana, facciamo attenzione ai dati relativi al settore immobiliare americano visto che un suo rafforzamento segnalerebbe un miglioramento dello stato di salute dell'intera economia. Martedì sarà la volta della pubblicazione degli ordini di beni durevoli, i quali hanno grande influenza sulla produzione effettiva, questo dato serve come un ottimo previsore della produzione statunitense a venire. I Beni durevoli sono in genere sensibili ai cambiamenti economici; a seguire, sempre nel corso del pomeriggio, abbiamo la valutazione della fiducia dei consumatori per quanto riguarda le condizioni delle imprese, dell'occupazione e del reddito personale. Basato su un campione rappresentativo di migliaia di mail-in sondaggi, l'indice del Conference Board rappresenta il campione più esteso sulla fiducia dei consumatori degli Stati Uniti. Giovedì i riflettori saranno puntati sul dato relativo al Pil per il secondo trimestre. Gli economisti si attendono una conferma della stima preliminare che aveva indicato una crescita del 4%. Sul fronte societario la stagione degli utili è ormai agli sgoccioli. Tra le poche trimestrali che potrebbero dare qualche impulso al mercato segnaliamo quelle di Best Buy e Tiffany. Mentre per quanto riguarda le news macroeconomiche di maggiore interesse del vecchio continente, giovedì in Germania sarà la volta del tasso di disoccupazione riferito al mese di agosto e dell’indice dei prezzi al consumo; mentre venerdì avremo la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo europeo riferito al mese di agosto.