Trend weekly ribassista dal 04.05.2014
Trend daily ribasissta dal 08.05.2014
Dal punto di vista macroeconomico ieri le principali valute del mercato valutario, ed in particolare la moneta unica, è stata condizionata dal deludente dato arrivato dall'industria tedesca e dalle nuove previsioni economiche del Fondo Monetario Internazionale (Fmi). L’istituto con sede a Washington guidato da Christine Lagarde ha annunciato un taglio delle previsioni di crescita per l'economia globale: il Pil quest'anno salirà del 3,3% (0,1 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di luglio). Per quanto riguarda l’Europa. Il Fmi ha tagliato le stime di crescita sia per quanto riguarda l’Italia, la Germania e la Francia. Secondo gli esperti la Bce ha preso misure forti nelle ultime riunioni ma, se le prospettive di inflazione non dovessero migliorare, l’Eurotower dovrebbe essere pronta a fare di più. Il Fmi avverte che la ripresa è "mediocre" e "incerta", e i rischi al ribasso sono aumentati. Dopo il deludente dato sugli ordini di fabbrica diffuso ieri, nuova doccia fredda per la Germania: la produzione industriale tedesca di agosto ha registrato un calo annualizzato pari al 2,8%, su base mensile la variazione destagionalizzata ha, invece, mostrato un -4 per cento. Dal punto di vista tecnico grafico, la major EUR/USD rimane ancora ben impostata al di sotto le due medie mobili esponenziali a 21 e 34 periodi ancora con pendenza al ribasso le quali continuano a funzionare bene da resistenze dinamiche e solo in pochissime occasioni si è avvicinata alle due ema; tale situazione dovrebbe farci pensare ad una continuazione del trend ribassista anche nelle prossime sedute. Nell’intraday, notiamo che dopo l’apprezzamento dell’altro ieri che ha riportato la coppia nuovamente al di sopra del livello psicologico a 1,2600, ieri abbiamo assistito ad un movimento di indecisione tra orsi e tori, ciò ha contribuito a formare una doji inside rispetto alla candela rialzista di lunedì. L’area da tenere sotto stretta sorveglianza nelle prossime sedute, resta sempre la “Key Area” tra 1,2450 ed 1,2550, zona dove in passato è stata oggetto di forti reazioni. Consiglio di entrare a mercato in direzione short a rottura dell’ultimo bottom di periodo in area 1,2500, livello che si trova precisamente al centro della nostra Key Area.