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Eur/Usd in fase di consolidamento-distribuzione

Pubblicato 19.06.2014, 08:14


Il cambio più tradato del mercato forex, continua a muoversi all’interno di una stretta trading range, la volatilità resta circoscritta tra 1,3530 e 1,3590. In realtà tutti gli operatori del settore si aspettavano un deciso movimento verso il basso, dovuto ad un rafforzamento del dollaro americano, in concomitanza con il meeting di ieri sera del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve. Come ampiamente previsto, si è deciso di lasciare i tassi di interesse a un range tra lo 0 e lo 0,25%, il minimo storico a cui erano stati portati nel dicembre 2008; nello stesso meeting si è optato per un altro round di «tapering» da 10 miliardi di dollari, il quinto da quando l'istituto ha deciso di iniziare a ridurre il ritmo con cui acquista mensilmente Treasury e bond ipotecari. Ora il valore mensile di tali acquisti scende a 35 miliardi di dollari. Inoltre, la Federal Reserve ha rivisto la stima sulla crescita del Pil Usa nel 2014 fra 2,1% e 2,3%, contro la precedente stima che si attestava tra il 2,8% e il 3%. Confermata per il 2015 la previsione di una crescita fra il 3 e il 3,2%. Tecnicamente, su base daily, si è formato un timido accenno di un movimento rialzista, seppure agli esordi; ovviamente la scenario di medio periodo ribassista, potrebbe avere una svolta contrarian nel caso di un ritorno delle contrattazioni al di sopra della resistenza ina area 1,3617, con obiettivi prima a 1,3680 e poi a 1,3740 ed 1,3790. Il sentiment generale resta sempre verso un nuovo movimento verso il basso, dovuto soprattutto alla fase di consolidamento – distribuzione che precede l’inizio di un impulso ribassista, ovviamente la soglia da battere resta sempre il lato inferiore del trading range a 1,3530. Non escludo nei prossimi giorni, prima della discesa della coppia verso il basso, un movimento rialzista messo in scena dagli istituzionali per andare a caccia degli stop loss (classico stop running) di tutti quegli operatori che già si sono posizionati a mercato. Nelle prossime sedute la situazione migliore è non lanciarsi subito in pista, ma attendere prima le mosse degli istituzionali per poi mettersi nella loro stessa direzione non appena verrà superato la soglia di 1,3530.

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