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Euro vs Dollaro ad un passo dal livello psicologico 1,3500

Pubblicato 18.07.2014, 09:03


Le news macro economiche rilasciate nell’ultima seduta, ha dato maggiore enfasi alla fase ribassista che stà attraversando la coppia moneta unica contro green back in questi giorni. Da una parte un Beige book che ha fatto venire a galla un’espansione dell’attività economica in tutti e 12 distretti in cui è suddiviso il territorio della prima economia, dall’altra parte un tasso di inflazione europeo, che secondo l’Eurostat, a giugno si è attestato allo 0,5% annuo. Il dato è in linea con la stima flash e con il consenso. Notizie tra loro molto discordanti le quali molto probabilmente finiranno per influenzare nei prossimi mesi, le politiche monetarie delle rispettive banche centrali, le quali rispecchiano ognuna il rovescio della medaglia dell’altra. Tale situazione molto probabilmente, contribuirà a spingere al ribasso la major euro contro dollaro americano. Secondo il sentiment di diverse fonti eccellenti, saranno quattro le motivazioni principali che sfavoriranno la coppia in questione: un eventuale e ulteriore allentamento monetario da parte della Bce, il rallentamento dei flussi di capitale, l’indebolimento della crescita nel vecchio continente e il potenziale ritorno dell’avversione al rischio. Molto probabilmente, l’attenzione da parte dei mercati sarà catalizzata sull’inasprimento delle tensioni geopolitiche sia in Ucraina e sia nella striscia di Gaza. Ieri, al confine tra la Russia e l’Ucraina è stato abbattuto da un missile, un aereo della Malaysia Airlines con circa 300 passeggeri a bordo. Mosca e Kiev si accusano a vicenda del disastro. Propri ieri gli USA e l'UE avevano deciso di inasprire le sanzioni contro la Russia per il suo ruolo nella crisi Ucraina. Mentre, nella striscia di Gaza le forze israeliane hanno lanciato una vasta operazione di terra. Tali tensioni, hanno incrementato ulteriormente le perdite a Wall Street che nel finale di seduta ha chiuso in netta flessione. In questo contesto il Vix, l’indice di volatilità implicita che misura lo stato di paura tra gli investitori è aumentato registrando il più forte aumento dall’aprile del 2013. Il clima di risk – off che ha ingabbiato tutti i listini mondiali, ha spostato l’interesse degli investitori verso porti più sicuri rifugiandosi nell’oro e nei Trasauries. Il metallo giallo si è apprezzato di più dell'1%, il rendimento del titolo decennale degli USA è sceso al 2,46%. Dal punto di vista tecnico – grafico, prosegue la cavalcata al ribasso della coppia più tradata in assoluto del mercato valutario; al momento le quotazioni si sono attestate in area 1,3520, livello raggiunto l’ultimo volta circa un mese fa. Ovviamente, l’attesa per tutti gli investitori è il superamento di area 1,3500, livello psicologico molto importante, in quanto una volta superato molto probabilmente la coppia avrà la strada spianata per riportarsi prima su 1,3400 e poi verso 1,3200, per arrivare entro fine 2014 verso quota 1,300 per la concomitanza del tapering in USA e del probabile avvio del QE in Europa, una sorta di "staffetta" delle politiche espansioniste che potrebbe rovesciare il verso dei flussi valutari tra Europa e Stati Uniti e portare quindi a un rafforzamento progressivo del dollaro USA. L’evoluzione, da qui alle prossime settimane è ancora incerta nel senso che, fermo restando che avremo ulteriori ribassi, non possiamo quantificare la velocità dei movimenti futuri, molto probabilmente non sarà una strada dritta ma sarà intervallata da fisiologici movimenti di rimbalzi tecnici rialzisti. L’unica cosa certa, soprattutto nel breve – medio periodo è la presenza di candele con minimi giornalieri molto vicini alle chiusure, ciò fa presuppore per le successive sedute, la continuazione del movimento short. Per poter entrare a mercato seguendo il sentiment che aleggia tra la maggior parte degli addetti ai lavori, ed in particolare per coloro che non sono ancora in vendita sulla coppia, è consigliabile attendere la rottura di area 1,3500, dove potrebbe formarsi anche un pullback tecnico, per poi entrare a mercato non appena l’azione del prezzo ci fornisce un buon set up di entry market. In un’ottica intraday, la zona di confluenza, ovvero la zona dove è possibile entrare a mercato in caso di un chiaro è nitido segnale da price action, è tra i livelli 1,3535 ed 1,3570, con bias intraday bearish; ricordo che tali zona vengono individuate come punti di instabilità dei prezzi, ovvero dove imperversano le battaglie più cruente tra venditori e compratori. Dal punto di vista macro, oggi non ci sono news di primaria importanza atte ad influenzare la coppia, le uniche degna di nota è l’indice di fiducia dell’Università del Michingan, alle ore 15.55, il quale valuta la fiducia dei consumatori per quanto riguarda la finanza personale, le condizioni di lavoro e il potere d'acquisto sulla base di centinaia di sondaggi telefonici, a seguire alle ore 16.00, sempre in America sarà la volta del super indice relativo al mese di giugno, progettato per prevedere le tendenze dell’economia globale. Eur/Usd Daily

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