Per i tori di Facebook (NASDAQ:FB), sembra che il peggio non sia ancora passato.
Dopo essere crollato del 22% in soli due giorni a luglio quando ha pubblicato un deludente report sugli utili del secondo trimestre, il titolo ha continuato a scendere, e questo in un momento in cui altri membri del gruppo FAANG come Apple (NASDAQ:AAPL) ed Amazon (NASDAQ:AMZN) segnano nuovi massimi storici.
Quanto a lungo languirà il titolo di Facebook? Si tratta di un’opportunità di comprare sul calo per gli amanti di questo titolo? Secondo noi, non è ancora il momento.
Innanzitutto, la compagnia dovrà spendere miliardi di dollari per convincere regolatori, politici e il pubblico generale del fatto che la sua rete è sicura, dopo aver affrontato le ripercussioni scatenate dall’interferenza russa nelle elezioni USA e dallo scandalo di Cambridge Analytica.
La spesa di Facebook per l’infrastruttura e la sicurezza (compresi i piani per l’assunzione di migliaia di persone per indagare sulle questioni legate alle fake news e all’interferenza nelle elezioni) schizzerà del 50-60% quest’anno e supererà la crescita dei ricavi nel 2019, secondo quanto reso noto dal Direttore Finanziario David Wehner il 25 luglio.
E le spese in conto capitale, che comprendono le spese su asset fisici come i centri dati e le attrezzature, probabilmente saliranno a 15 miliardi di dollari nel 2018, più del doppio di quanto speso l’anno scorso dalla compagnia.
In un recente post sul blog, Facebook ha reso noto di essere al lavoro per costruire nuove tecnologie e collaborazioni per contrastare la disinformazione sulla sua rete e di stare espandendo i controlli su foto e video a tutti i suoi 27 partner in 17 paesi in tutto il mondo.
Facebook è molto “più ben protetto” contro il sabotaggio politico oggi rispetto a due anni fa, ha spiegato in un post l’Amministratore Delegato Mark Zuckerberg, sottolineando i suoi piani per la rimozione degli account falsi e per il miglioramento della sicurezza sulle sue popolari proprietà.
Tutte queste spese e nuove misure suggeriscono che Facebook sta cercando con tutte le sue forze di evitare regolamentazioni che possano stravolgere il suo business model. Ma c’è un costo enorme per raggiungere questo obiettivo.
In calo il coinvolgimento degli utenti
La seconda minaccia che continuerà a porre pressioni sul titolo di Facebook deriva dall’entità dei danni che queste misure avranno sul coinvolgimento generale degli utenti.
Secondo un sondaggio di Pew Research Center pubblicato questo mese, gli utenti di Facebook stanno adattando il loro comportamento digitale in seguito alle ripercussioni subite dal colosso dei social dopo le elezioni presidenziali USA del 2016.
Più della metà degli utenti Facebook negli Stati Uniti ha affermato di aver cambiato le impostazioni sulla privacy nell’ultimo anno, in base al sondaggio. Più di 4 utenti su 10 hanno preso una pausa dalla piattaforma social nello stesso periodo di tempo. E un quarto degli intervistati ha cancellato l’app di Facebook dal proprio telefonino.
Nell’ultimo report sugli utili, Facebook ha mostrato che la crescita degli utili è rallentata drasticamente nel trimestre da circa il 40% al 20%. E il principale fattore che influenzerà la direzione futura del titolo di Facebook è quanto velocemente la compagnia supererà queste difficoltà e arresterà la decelerazione della crescita dei ricavi.
Lo sapremo nelle prossime settimane, quando la compagnia pubblicherà gli utili. Ricordate: Facebook è solita rilasciare previsioni conservative per poi superare le aspettative.
Morale della favola
Non sembra esserci una soluzione rapida in vista per la ripresa del titolo di Facebook. Tutte le spese extra, le nuove normative e il rallentamento del coinvolgimento degli utenti rappresentano una combinazione tossica che equivale ad un indebolimento della crescita degli utili a breve termine.
Ma se siete investitori a lungo termine, Facebook è un ottimo nome da possedere una volta eliminato il rischio delle regolamentazioni e stabilizzati gli utili della compagnia. Persino con tutti i suoi problemi e la pubblicità negativa, Facebook possiede ancora un’attività ad enorme profitto, che dovrebbe registrare margini nel range del 35% quest’anno.
Comprare il titolo di Facebook sull’ultimo calo significa che si sta scommettendo sul potenziale a lungo termine della compagnia. Con più di 2 miliardi di utenti mensili attivi e proprietà intatte come Instagram e WhatsApp, non pensiamo che sia una cattiva scommessa.