A quanto pare le dinamiche tecniche su cui abbiamo basato i ripetuti approfondimenti degli ultimi giorni stanno continuando a darci ragione, con i mercati azionari, il BUND, e le commodity currencies che si muovono in perfetta sincronia seguendo lo schema più volte evidenziato.
Sul forex in particolare vanno segnalati due movimenti di particolare rilevanza, ambedue orientati al ribasso (SHORT SELLING) e rappresentativi di un deciso rafforzamento del dollaro contro le principali valute.
Sia il cross NZDUSD che EURUSD hanno infatti decisamente violato i livelli di supporto evidenziati, innescando un deciso movimento al ribasso che sta avendo immediate ripercussioni anche sui mercati azionari.
In particolare il cambio NZDUSD, dopo aver realizzato un sostanziale doppio massimo in area 0.84, ha messo a segno un brusco arretramento che lo ha portato a raggiungere il primo supporto statico in area 0.8250. Da rilevare che dopo “mesi” di rialzo, il supporto dinamico su cui il cross ha sempre reagito prontamente fino a ieri, è stato definitivamente violato, provocando la logica chiusura delle posizioni long da parte dei principali operatori e, soprattutto, la contestuale apertura di nuove strategie operative orientate al ribasso (SHORT SELLING…).
NZDUSD: posizionamento SHORT su violazione supporto dinamico in area 0.8300.
Scenario tecnico e obiettivi: la violazione ribassista avvenuta in nottata è evidentissima; in una situazione tecnica del genere appare logico chiudere decisamente tutte le posizioni rialziste in essere e iniziare a “servire” il mercato con progressività.
Un posizionamento short, decisamente coerente con lo scenario attuale, andrà infatti gradualizzato nelle prossime ore, sfruttando le fasi di accumulo/distribuzione che caratterizzeranno anche questa fase ribassista. Obiettivi ribassisti identificabili in area 0.8180 e 0.8050 in rapida successione.
Operativamente siamo già sul primo supporto statico in area 0.8250, e sarà opportuno attendere una violazione dello stesso prima di posizionarsi al ribasso. Alternativamente, un eventuale rimbalzo verso area 0.8300 (pullback…) sarebbe il momento ideale per iniziare a vendere al ribasso senza alcun indugio. Lo scenario di cui sopra sarebbe del tutto smentito – evento poco probabile – solo in caso di violazione decisa della figura di doppio massimo venutasi a formare in area 0.84.
EURUSD: posizionamento SHORT su violazione supporto dinamico in area 1.3150.
Scenario tecnico e obiettivi: la rottura al ribasso del supporto dinamico in area 1.3150 è molto evidente graficamente e quindi “attrarrà” l’operatività di molti traders.
La consistenza dello scenario ribassista sul cross EURUSD è avvalorata anche dal perfetto pullback ribassista seguito alla prima ondata di vendite.
Operativamente consigliamo di mantenere le posizioni al ribasso almeno fino ad area 1.2850, target grafico evidentissimo di questa nuova tendenza. Per chi non si fosse ancora posizionato al ribasso, consigliamo di attendere un eventuale test della prima resistenza dinamica di breve in area 1.3100, dove sarebbe possibile intervenire short in presenza di un ottimo rapporto rischio/rendimento (stop loss eventuale vicinissimo, target potenziale molto lontano e decisamente più remunerativo…).
Anche in questo caso teniamo ben presente che un eventuale recupero – improbabile – di area 1.3200 porterebbe alla completa negazione dello scenario ribassista di cui sopra.
A quanto pare quindi azionario e valute come EURUSD e NZDUSD continuano a muoversi in perfetto sincronismo, con una correlazione che anche al livello “temporale” si sta rivelando impressionate: allo stato attuale la correlazione presente sul mercato è “dollaro debole=mercati azionari forti”, prendiamone atto.
Ovviamente la debolezza delle valute esaminate, ha creato ovvie ripercussioni sui mercati azionari, riguardo ai quali riceverete un approfondimento nel pomeriggio.
Pietro Paciello
Ufficio Studi Uptrend Advisory
www.uptrend.it
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