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Franco sull’orlo di un’inversione di tendenza di breve termine

Pubblicato 07.07.2014, 13:44
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
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Forex News and Events
I mercati valutari aggiustano le posizioni in questa tranquilla seduta d’inizio settimana. I livelli tecnici dovrebbero rimanere in primo piano per tutta la giornata visti i pochi appuntamenti economici in calendario. In Svizzera, a giugno c’è stato un lieve miglioramento del tasso di disoccupazione, attestatosi al 2,9%, che ha aiutato il franco a estendere la debolezza contro EUR e USD; domani saranno diffusi i dati su inflazione e vendite al dettaglio. Per effetto del miglioramento dei rendimenti USA e della diffusa svolta negativa dell’EUR, i cross con il franco sono sull’orlo di un’inversione rialzista di breve termine. Oggi ci concentriamo sulla Svizzera.

EUR/CHF: passata la tempesta?
La scorsa settimana la coppia EUR/CHF è scesa ai minimi da tre mesi, toccando quota 1,21335 il primo luglio. La coppia ha tirato un sospiro di sollievo dopo la liquidazione avvenuta in scia alla BCE e al dato NFP, chiudendo la settimana sopra 1,21500 e al momento testa al rialzo la media mobile a 21 giorni (1,21672). Il MACD (12-26) entrerà in zona positiva in caso di chiusura giornaliera superiore a 1,21600, dissipando quindi le pressioni al ribasso verso il livello critico a 1,21044 (minimo dell’anno). Vista la correlazione negativa con l’EUR/USD (la correlazione a 40 giorni è inferiore al -20%) e le nostre previsioni di un calo dell’eurodollaro, propendiamo per una correzione al rialzo più marcata dell’EUR/CHF. Sarà necessaria una violazione sopra la resistenza chiave del massimo del canale di trend ribassista in atto da maggio a luglio (1,21800) per poter parlare di un’inversione rialzista di breve termine.

I rendimenti USA in rialzo sostengono l’USD/CHF
L’USD/CHF tenta di superare la resistenza alla media mobile a 200 giorni (0,8949) perché i rendimenti USA mostrano un andamento migliore dopo la pubblicazione del dato NFP. Stamattina, all’apertura dei mercati in Europa, la coppia ha toccato quota 0,8959, spinta dal lieve calo del tasso di disoccupazione in Svizzera, passato dal 3,0% al 2,9%. Stando ai rilevamenti di giugno, il dato destagionalizzato riferito all’occupazione rimane stabile al 3,2%. Il MACD entrerà in zona rialzista in caso di chiusura giornaliera superiore a 0,8985, che corrisponde anche al massimo del canale di trend discendente di breve periodo in formazione dal 5 giugno. Anche se l’attenzione rimanesse puntata sui livelli tecnici, le discrete barriere per le opzioni non dovrebbero influenzare il corso positivo.

Gli economisti prevedono IPC debole in Svizzera
Domani saranno pubblicati i dati sull’inflazione svizzera di giugno e le previsioni sono piatte. L’IPC m/m è visto allo 0,1% rispetto allo 0,3% di maggio, l’IPC a/a dovrebbe stabilizzarsi sullo 0,2%. Anche se gli economisti continuano a essere scettici sulle dinamiche dei prezzi in Svizzera, i dati storici mostrano un miglioramento sostenuto da giugno 2012 (-1,1%). Dalla fine del 2013, il mercato svizzero è stato soggetto a un’accelerazione da piatta a positiva nei prezzi nazionali. Alla BNS non rimane molto da fare, visto che l’obiettivo per il Libor a 3 mesi è ai minimi storici (0,00-0,25%) e che la banca centrale è determinata a difendere la soglia dell’EUR/CHF all’1,20. Alla riunione del 19 giugno, la BNS ha deciso di mantenere la politica monetaria invariata, poiché la diffusa debolezza dell’EUR non rappresenta statisticamente una minaccia per la base dell’EUR/CHF. La scorsa settimana abbiamo assistito a qualche tensione sul mercato dei futures sui tassi (con l’EUR/CHF sceso ai minimi da tre mesi), ma i livelli attuali non segnalano nessuna variazione in ciò che ci si aspetta dalla BNS.
In un’intervista al SonntagsZeitung, il membro del consiglio direttivo della BNS Fritz Zurbruegg ha detto che “l’inflazione rimarrà bassa più del previsto”, e ha aggiunto che, nell’attuale clima di tassi allo zero, l’inflazione dovrebbe salire solo verso l’1,5% fino a inizio 2017. Zurbruegg ha aggiunto che, “a dispetto di tutto il denaro che c’è nel sistema, non vediamo rischi d’inflazione per il prossimo futuro”.

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The Risk Today

EUR/USD L’EUR/USD ha infranto il suo canale ascendente di breve termine dopo essersi avvicinato al 38,2% del ritracciamento sulla flessione precedente. È probabile un calo verso il supporto a 1,3503. Un supporto orario è ubicato a 1,3565 (minimo 20/06/2014). Ora le resistenze orarie si attestano a 1,3621 (massimo infragiornaliero) e 1,3664 (massimo 03/07/2014). In un’ottica a più lungo termine, la rottura del cuneo ascendente di lungo termine (si veda anche il supporto a 1,3673) indica un netto deterioramento della struttura tecnica. È favorito un rischio ribassista di lungo termine verso 1,3379 (implicato dalla formazione di doppio massimo), finché i prezzi resteranno sotto la resistenza a 1,3775. Troviamo supporti chiave a 1,3477 (minimo 03/02/2014) e a 1,3296 (minimo 07/11/2013).

GBP/USD La coppia GBP/USD ha infranto la forte resistenza a 1,7043 (massimo 05/08/2009). Si propende per un’impostazione rialzista di breve termine finché reggerà il supporto orario a 1,7096 (minimo 01/07/2014, si veda anche la linea di tendenza ascendente di breve termine). Un altro supporto staziona a 1,7007 (minimo 27/06/2014). A più lungo termine, la violazione della resistenza principale a 1,7043 (massimo 05/08/2009) segnala un ulteriore rafforzamento. Le resistenze si trovano a 1,7332 (si veda il 50% del ritracciamento sul declino del 2008) e a 1,7447 (minimo 11/09/2008). Un supporto si attesta a 1,6923 (minimo 18/06/2014).

USD/JPY L’USD/JPY è uscito dal suo canale discendente puntando verso l’alto (si veda anche la media mobile a 200 giorni). Ora i prezzi si stanno consolidando vicino alla resistenza a 102,36 (massimo 18/06/2014). Un’altra resistenza staziona a 102,80 (massimo 04/06/2014). Troviamo supporti orari a 101,97 (minimo 04/07/2014) e 101,65 (massimo infragiornaliero). Si favorisce un’impostazione rialzista di lungo periodo finché reggerà il supporto chiave a 99,57 (minimo 19/11/2013). È necessaria una violazione al rialzo fuori dall’attuale fase di consolidamento tra 100,76 (minimo 04/02/2014) e 103,02 affinché ci sia una ripresa del trend rialzista di fondo. Un’importante resistenza si trova a 110,66 (massimo 15/08/2008).

USD/CHF L’USD/CHF continua a migliorare e ora sta testando la resistenza implicata dal canale discendente. Un’altra resistenza staziona a 0,8975. Troviamo supporti orari a 0,8926 (minimo infragiornaliero) e 0,8886 (minimo infragiornaliero). In una prospettiva a più lungo termine, la violazione rialzista della resistenza chiave a 0,8953 suggerisce la fine dell’ampia fase correttiva iniziata a luglio 2012. Il potenziale rialzo a lungo termine implicato dalla formazione a doppio minimo è a 0,9207. Una resistenza chiave staziona a 0,9156 (massimo 21/01/2014).

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