Non ci vuole molto per distruggere la fiducia degli investitori nei confronti di General Electric Company.
Tutto ciò che serve è raccogliere i problemi che il conglomerato industriale in difficoltà sta affrontando, pubblicarli in un report e scatenare un tonfo del suo titolo.
Ed è proprio questo che Harry Markopolos, la talpa della compagnia diventato famoso un decennio fa per aver rivelato lo schema Ponzi di Bernie Madoff, ha fatto la scorsa settimana. Ha pubblicato una notizia giovedì affermando che GE sta nascondendo problemi “più seri delle frodi contabili di Enron o WorldCom”.
Gli investitori hanno abbandonato le azioni di GE dopo la notizia, con un crollo dell’11% giovedì ed il tonfo peggiore dal 2008.
Ma ciò che ha spaventato di più gli investitori è l’affermazione che il peggio possa non essere passato per la compagnia. Secondo Markopolos, GE dovrà alzare immediatamente le riserve di assicurazione di 18,5 miliardi di dollari in contanti, oltre ad addizionali oneri non in contanti di 10,5 miliardi di dollari quando entreranno in vigore le nuove norme sulla contabilità. Ha anche dichiarato che GE sta nascondendo una perdita di oltre 9 miliardi di dollari delle sue proprietà in Baker Hughes (NYSE:BHGE).
L’amministratore delegato Larry Culp, nominato lo scorso anno per far invertire rotta alla compagnia, ha definito la notizia “manipolazione del mercato” mirata a beneficiare un hedge fund che sta andando short sul titolo di GE e per cui lavora Markopolos.
Gli analisti di TheStreet.com hanno opposto una forte resistenza contro l’attacco di Markopolos, definendo il report un’esagerazione di problemi già noti. L’analista di Citi Andrew Kaplowitz ha affermato che ci sono “abbastanza difetti” nel report e che continua a credere nella capacità dell’amministratore delegato Larry Culp di far migliorare la compagnia.
Voto di fiducia
Un altro voto di fiducia nella capacità di Culp di far invertire la rotta a GE è arrivato dalla notizia di Bloomberg secondo cui due grandi investitori istituzionali USA hanno aggiunto azioni di GE nei loro portafoglio da quando Culp è arrivato al timone oltre un anno fa.
Fidelity Investments e T. Rowe Price Group Inc. hanno accumulato azioni di GE dalla nomina di Culp nell’ottobre 2018. Sebbene nessuna delle due avesse molte azioni di GE prima del suo arrivo, ora sono, rispettivamente, il secondo ed il quarto azionista istituzionale maggiore, secondo i dati compilati da Bloomberg.
Queste notizie positive hanno aiutato il titolo di GE a recuperare la maggior parte delle perdite della settimana. Il titolo è schizzato del 10% venerdì a 8,79 dollari ad azione. Il tonfo del 2017 e del 2018 aveva cancellato oltre 200 miliardi di dollari del valore di mercato di GE dopo che la domanda per i prodotti industriali della compagnia è crollata e le riserve di denaro si sono ridotte.
Dopo l’intoppo della settimana scorsa e poi la ripresa, non riponiamo molta speranza su un’inversione di fortuna della compagnia sul breve e medio periodo. L’azienda si ritrova nel bel mezzo di una massiccia ristrutturazione: la ripresa non sarà rapida e gli investitori dovranno avere molta pazienza prima di vedere gli sforzi di Culp cominciare a dare frutti.
Nella prima fase, il conglomerato dovrà dimostrare che le sue attività industriali core possono restare costantemente positive come flussi di cassa. L’obiettivo sembra un sogno lontano, data l’enorme esposizione della compagnia alla salute generale dell’economia, che sta peggiorando globalmente.
Il futuro del gruppo di aviazione della compagnia, il maggiore per entrate, è offuscato per via della sospensione dei Boeing (NYSE:BA) 737 MAX. GE è l’unico fornitore di motori per Boeing tramite la joint venture con la francese Safran SA.
GE ha reso noto che si aspetta flussi di cassa disponibili industriali rivisti per il 2019 in un range compreso tra -1 miliardo di dollari e +1 miliardo di dollari, un range enorme, che potrebbe andare in entrambe le direzioni.
Un ulteriore messaggio emerso dal report di Markopolos è che le mancanze che ha messo in evidenza, sebbene non siano nuove, ci sono ancora ed è necessario risolverle. La compagnia è sotto indagine da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) e del Dipartimento per la Giustizia USA per possibili problemi di contabilità legati ai possedimenti assicurativi ed alla divisione energetica. L’esito di queste indagini potrebbe complicare la ripresa di GE.
Morale della favola
La ristrutturazione di GE è ancora un lavoro in corso d’opera, con poche prove di un’inversione di rotta in atto. Ciò significa che il suo titolo continuerà ad essere scambiato vicino a livelli solidamente bassi. Ma per chi ama il rischio questo potrebbe essere un buon momento per prendere posizione. Prima di farlo, però, gli investitori dovranno riporre molta fiducia nella leadership di Culp. Noi confermiamo la nostra posizione neutra sul titolo a questo punto.