Coca-Cola (NYSE:KO) è sul punto di deludere con gli utili per la prima volta in oltre due anni, come sembra suggerire il grafico?
Il colosso delle bibite pubblicherà i risultati del secondo trimestre domani prima dell’apertura. Le previsioni sono di utili per azione di 0,62 dollari, pressoché invariati rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, quando si sono registrati 0,61 dollari ad azione. I ricavi dovrebbero ammontare a 9,79 miliardi di dollari, in salita dagli 8,55 miliardi del secondo trimestre dell’anno scorso. La compagnia ha battuto le aspettative sia sugli EPS che sui ricavi dal primo trimestre del 2017, fatta eccezione per il quarto trimestre 2018 quando gli utili sono risultati in linea con le previsioni.
Gli analisti hanno formulato prospettive più positive dopo aver rivisto al ribasso le aspettative in seguito alle stime deludenti del primo trimestre, che hanno fatto crollare il titolo di oltre l’8% in apertura dopo la pubblicazione, nonostante la compagnia avesse alzato il payout del dividendo nello stesso mese. Ora, c’è chi dice che il titolo è sottovalutato, mentre altri considerano un fattore positivo la possibilità che l’azienda si unisca all’impennata della domanda di CBD e relativi prodotti.
In effetti, qualche analista afferma che il titolo sia sottovalutato. Il titolo segna un rimbalzo dell’8,53% sull’anno in corso, sostanzialmente indietro rispetto al 18,77% dell’indice S&P 500 nello stesso periodo. Coca-Cola resta indietro anche rispetto alla rivale PepsiCo (NASDAQ:PEP), il cui titolo ha visto un’impennata del 17,75% quest’anno, sebbene tecnicamente potrebbe aver raggiunto il picco.
Ma se il titolo è tanto un affare, perché i grafici continuano a lanciare campanelli d’allarme?
Il prezzo è sceso sotto la linea di trend rialzista a breve termine venerdì, distruggendo potenzialmente quello che sarebbe potuto essere un triangolo ascendente rialzista, che dimostra che la domanda sta superando l’offerta. Tuttavia, anziché infrangere il picco, il prezzo è crollato.
Sebbene gli investitori possano attribuire il calo di venerdì al selloff del mercato generale, perché allora la media mobile lunga del MACD è scesa al di sotto di quella corta, scatenando un segnale di vendita fin dall’inizio del supposto pattern rialzista, mentre il MACD di SPX l’ha fatto solo venerdì?
Non sappiamo se la debolezza del grafico suggerisce necessariamente che i bene informati, o persino gli investitori, si aspettano degli utili deludenti. Potrebbe semplicemente aver seguito la debolezza del mercato generale, ma ha importanza? L’interesse principale dei trader è che lo scambio vada a loro favore.
Strategie di trading - posizione corta
I trader conservatori non dovrebbero andare short sul titolo prima che si formino due massimi e minimi discendenti, stabilendo un trend ribassista.
I trader moderati dovrebbero aspettare che il prezzo scenda almeno sotto la dma su 50, se non il livello chiave di 50 dollari, e trovi resistenza sotto il triangolo, con almeno una candela rossa lunga ad inglobarne una verde o una piccola di qualsiasi colore.
I trader aggressivi dovrebbero fare affidamento sulla penetrazione dell’1%e sui segnali di vendita degli indici MACD e RSI, valutando al contempo l’entrata ottimale ed il rischio stop-loss. Dovranno capire se aspettare una mossa al rialzo per limitare l’esposizione, con il rischio di perderla con un calo prolungato.
Esempio di trading - Pazienza: limitare l’esposizione con il rischio di perdere la posizione
- Entrata: 52,00 dollari
- Stop-Loss: 52,50 dollari, sopra il massimo del 16 luglio
- Rischio: 0,5 dollari
- Obiettivo: 50,50 dollari
- Ricompensa: 1,5 dollari
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3
Esempio di trading - Scambio immediato: aumentare l’esposizione per evitare di perdere lo scambio
- Entrata: 51,50 dollari
- Stop-Loss: 52,50 dollari, sopra il massimo del pattern (16 luglio)
- Rischio: un dollaro
- Obiettivo: 48,50 dollari
- Ricompensa: 3 dollari
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3
Analisi dello scambio: Aspettare un potenziale calo riduce la distanza dello stop-loss, che richiede un obiettivo minore per un RRR minimo di 1:3. Il costo, ovviamente, è la possibilità di un calo persistente, perdendo lo scambio.