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GOLD eccessi di volatilità: si può tradare in questo contesto?

Pubblicato 27.10.2021, 15:47

Di questi tempi l’oro ci ha abituato a continui eccessi, e, ieri 26 ottobre altra giornata di gold impazzito con molti punti in comuni alla giornata di venerdì a cominciare dal minimo da cui sono rimbalzati i prezzi in entrambe le sedute. Ormai l'analisi multiday è difficile e poco affidabile, ma come già ho accennato nel post di sabato (forum del gold future) anche queste giornate sono opportunità e se colte con le giuste capacità anche poco rischiose. Il problema è capire dove rimbalzerà l'affondo e quale sarà il target del rimbalzo. Se avete avuto pazienza di leggere il precedente post, potreste già avere una vaga idea del funzionamento dello scalping, ma in questa occasione vorrei andare un pò più a fondo e fornirvi qualche ulteriore elemento. Partiamo dal fatto che già in pre apertura America si è cominciato a vedere rosso. Sempre partendo dal grafico H1 siamo attenti osservatori "flat" consapevoli della pazza voglia degli istituzionali di esagerare come hanno già fatto altre volte.

Il grafico H1 fino alla candela delle 14 completata ci mostra un canale ribassista equilibrato, con massimi e minimi decrescenti e senza SBILANCIAMENTI. Quest’ultima è la parola chiave che ci aiuterà a capire come muoverci, perché ci fornisce il target della scalpata da fare in vista del raggiungimento del minimo di giornata. Il nostro scalper alle ore 15,00 è davanti al video con grafico H1 e nota la candela ribassista delle 14,00 con una lunga shadow, che molto probabilmente per come è strutturata e per il momento in cui si è formata (apertura America) lascia intendere che si scenderà ancora. Il nostro esperto scalper però non vede di buon occhio la shadow, poiché già sa che quell’elemento ha già pregiudicato parte del suo target una volta raggiunto il minimo di giornata (alla fine dell’analisi questo concetto sarà più chiaro).

GRAFICO H1

Il tempo passa e gli istituzionali continuano a vendere come se non ci fosse un domani, fino ad arrivare alle 17,00 con altre due candele ribassiste uscite dal canale, ma non è questo che ci interessa. Quello che cerca di capire prima di tutto il nostro scalper esperto, è dove potrebbe arrivare il rimbalzo. Qui ci aiuta la TEORIA DELL’EFFICIENZA DEI MERCATI di WICKOFF, secondo il quale un mercato è efficiente quando vengono soddisfatte sia la domanda che l’offerta. Tutti conosciamo il meccanismo di formazione del prezzo sui book, attraverso prezzi LETTERA e DENARO. Ebbene immaginate che in queste operazioni gli istituzionali creano degli SCOMPENSI, con eccessi di vendite che lasciano INSODDISFATTI molti ordini di compratori che non hanno trovato venditori per il prezzo denaro che resta nei book, a causa di questa ondata di vendite. Bene questi SBILANCIAMENTI creano dei vuoti di liquidità, e graficamente è molto più facile da individuare, rispetto al concetto di book appena descritto.

In parole povere, per esserci equilibrio il prezzo deve “lavorare” con un andamento ad onde, (alternanza di max e minimi), solo così saranno soddisfatte la domanda e l’offerta. Nel momento in cui ci sono degli eccessi (sia in acquisto che in vendita) il mercato perde il suo equilibrio e prima o poi (quando la forza che lo ha squilibrato, verrà meno), il prezzo dovrà andare a ricoprire quell’ AREA DI SQUILIBRIO andando a toccare il livello da cui è iniziato lo scompenso. Spero che fin qui sia chiaro il concetto e riprendiamo alle 17,00 il nostro scalper che sta cercando di individuare il target.

Il VUOTO DI LIQUIDITA’ o INEFFICIENZA è determinato dalla gamba ribassista per la parte scoperta dalla shadow. Quindi nel nostro caso il mercato deve tornare indietro almeno fino a 1795, per recuperare l’inefficienza. E poi potrà fare quello che vuole. Abbiamo così determinato IL NOSTRO TARGET 1795. Ma sicuramente vi starete domandando, perché escludiamo la shadow delle 14,00? Perché dal minimo di quella candela fino alla sua chiusura gli ordini DENARO sono stati soddisfatti e quindi fino a quel livello il mercato era in equilibrio.

Il target lo abbiamo determinato ma quando possiamo entrare in buy? L’osservazione dello scalper considera due time frame: - H1, che ci ha consentito di determinare il target – 1 minuto (e chi se lo può permettere sarebbe migliore 2 minuti) per cercare il PATTERN di accumulazione su cui inserire l’ordine di acquisto. Anche per capire l’entrata nel trade, dobbiamo scomodare il nostro WYCKOFF, che grazie ai suoi studi oltre alla teoria dell’efficienza, ha schematizzato le dinamiche di ACCUMULAZIONE e DISTRIBUZIONE. Premetto che queste sono fasi in cui chi comanda, sono gli ISTITUZIONALI, ed in particolare in queste fasi sono proprio loro che impostano la struttura, con alcuni test e rotture che determinano la ripartenza. In seguito proverò ad approfondire, anche questo, ma per ora concentriamoci sul grafico ad 1 minuto e osserviamo i punti chiave della SCHEMATICA DI ACCUMULAZIONE.

GRAFICO 1 MINUTO

Partiamo dal primo minimo della struttura che da inizio alla schematica: PRELIMINARY SUPPORT (PS) questo è un minimo in cui il prezzo tenta una inversione, ma fallisce; nel grafico è cerchiato con il lilla. Successivamente c’è un ulteriore impulso ribassista SELLING CLIMAX (SC), che porta il prezzo a fare il minimo della struttura e dell’intero impulso preso in considerazione. A questo punto (non siamo ancora in grado di capire il punto di entrata), il prezzo ha una reazione bullish, ben visibile sul grafico con l’engulfing e le successive candele dal momentum rialzista che portano alla costituzione del massimo della struttura, denominato CREEK (Torrente), livello importante per le conferme dell’operazione. L’impulso che porta al raggiungimento del “Creek” viene definito AUTOMATIC RALLY (AR).

Dal massimo determinato sul livello del “Creek” che abbiamo determinato partono successivi impulsi ribassisti finalizzati a testare le intenzioni dei venditori. Nel nostro caso non è successo, probabilmente a causa dell’ipervenduto. Questi minimi vengono definiti da Wyckoff SECONDARY TEST. Tornando al nostro scalper e modello sul gold di ieri, notiamo la formazione di un minimo sotto al “creek” che è definito SPRING. A questo punto la CAUSA è quasi completa per il nuovo impulso, c’è bisogno solo di due ulteriori conferme. Il minimo di “Spring” di solito è un minimo più alto dei secondary test (ma a volte può anche essere più basso, fungendo da ulteriore test) e la sua caratteristica fondamentale, è LA ROTTURA DEL CREEK, con un impulso rialzista che porta alla determinazione di un massimo che va oltre la resistenza della struttura, determinando il JAC (JUMP ACROSS THE CREEK).


A questo punto manca solo il retest della struttura sul creek BUEC, (BACK UP TO THE EDGE OF THE CREEK = ritorno sulla sponda del fiume), e la ripartenza che ho segnato sul grafico con l’ENTRATA in buy sull’area 1788. In realtà la struttura avrebbe altri livelli, che qui non sono visibili, ma quello che conta è la formazione dello spring e la ripartenza dopo il test del livello del torrente. Se il torrente funge da supporto ed il prezzo parte al rialzo il gioco è fatto. Alla fine 1788 – 1795 fatti con semplicità e senza patemi d’animo, con poco rischio, grazie alla conoscenza di alcuni elementi di analisi tecnica. In questo caso la shadow ci ha guastato la festa (rubando 5 dollari di salita, per questo ho segnato il livello con la linea gialla sul grafico H1), ma in altre occasioni è possibile fare molto di più.

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