Gli orsi stanno aspettando il ribasso, mentre i tori attendono il loro momento per un altro assalto al rialzo. E intanto sta succedendo un’altra cosa interessante al prezzo dell’oro: i minimi sul mercato stanno salendo, segnale che potrebbe esserci all’orizzonte una ripresa imminente, piuttosto che una correzione maggiore.
Da venerdì, i future dell’oro di riferimento sul COMEX stanno registrando minimi più alti, passando dai 1.960 dollari l’oncia ai 1.963,50 dollari di ieri ed ai 1.977,20 dollari di questa mattina.
Grafico giornaliero future dell’oro
“Questa serie di minimi più alti intorno al supporto, insieme alla resistenza orizzontale, rende possibile la formazione di un triangolo ascendente, molto simile a quello che abbiamo visto solo un paio di settimane fa”, scrive James Stanley, esperto indipendente di strategie sui metalli preziosi, su un blog su Daily FX questo martedì.
Indicatori rialzisti nella parte inferiore
Stanley spiega che tali formazioni sono spesso state trattate al fine di breakout rialzisti “nelle aspettative che la stessa forza che ha portato i tori a minimi più alti possa, alla fine, permettere un’infrazione del livello di resistenza orizzontale”.
Perciò, mentre la resistenza si è mantenuta sotto 1.990 dollari per il contratto con consegna ad ottobre sul COMEX, i minimi più alti che stanno formando la linea di trend rialzista sul grafico sottostante [stanno] convincendo i tori a confermare le offerte, nota Stanley.
Grafico a 2 ore future dell’oro
Questo “provoca un impatto in diminuzione” sui minimi, anche se l’onere di spingere per un breakout resta ai tori, afferma Stanley.
Aggiunge:
“La resistenza ha dato segni di pressione dati i recenti, seppur minori, massimi più alti che sono arrivati, anche subito dopo l’apertura degli scambi di questa settimana; sottolineando che la difesa intorno a quel livello di 1980 potrebbe non resistere ancora a lungo”.
“Proprio sopra la resistenza attuale si trova l’importante livello psicologico di 2.000 dollari e, se dovesse entrare in gioco, la domanda naturale sarà quella della sostenibilità del trend rialzista. Questo potrebbe essere un elemento più difficile da prevedere al momento perché il prezzo dell’oro resta in overbought da vari punti di vista”.
Persiste la spinta verso i 2.000 dollari
Christopher Lewis, altro esperto indipendente di grafici sull’oro che scrive per FX Empire, afferma che il metallo giallo è destinato ad andare oltre i 2.000 dollari e gli investitori potrebbero metterci un po’ ad abituarsi all’idea ma, “se dovessimo avere una chiusura giornaliera sopra il livello di 2.000 dollari, allora sarà probabilmente il segno che siamo pronti a continuare”“
Spiega Lewis:
“Tutto considerato, non c’è assolutamente niente su questo grafico che suggerisca lontanamente che qualcuno sta cercando di andare short sull’oro. A questo punto la domanda non è se essere ancora short, ma piuttosto se comprarlo o aspettare un prezzo più economico”.
Yohay Elam, analista dell’oro che collabora con FX Street, fa notare che sia il dollaro che l’oro sono in pausa in attesa dei dati sulla disoccupazione non agricola di venerdì per avere una lettura incisiva sullo stato della ripresa economica USA dagli sconvolgimenti del COVID-19.
I dati di maggio e di giugno sull’occupazione non agricola hanno riportato una ripresa enorme dell’occupazione USA dalla pandemia, grazie alla metodologia rivista del Dipartimento per il Lavoro. Sebbene ci si aspetti che l’ultimo report di luglio mostri un aumento di 1,6 milioni di posti di lavoro, gli analisti affermano che potrebbe nuovamente sorprendere al rialzo, rafforzando il dollaro.
Altri ostacoli per il dollaro dopo il report sull’occupazione
Altri dicono che l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di sei valute rivali, avrà problemi più seri dopo il weekend.
“Nel complesso, il dollaro USA continua a sembrare uno scenario da “comprare sul calo” sul breve termine”, afferma Jeffrey Halley, analista senior dei mercati della newyorkese OANDA.
Aggiunge:
“L’azione di prezzo nel quadro più grande però sembra una correzione rialzista ad un mercato ribassista sul lungo termine. Una ripresa globale provvisoria, insieme a rendimenti reali USA negativi, deficit da migliaia di miliardi di dollari, denaro infinito dalla Federal Reserve, oltre all’incertezza elettorale ed ai timori per il Covid-19, non rappresenta una buona base per scommettere sulla forza del dollaro”.