I titoli bancari: quanto ci hanno fatto perdere? Si salvano in tre.
I titoli del comparto bancario non arrestano la loro corsa al ribasso, ma quanto ci hanno fatto perdere negli ultimi anni?
Se vogliamo prendere in considerazione solo gli ultimi 10 anni, la maggior parte ha ceduto oltre il 60% sul listino milanese, ad eccezione di tre titoli: Banca Ifis (+243%); Banca Generali (MI:GASI) (+173%) e Banca Mediolanum (MI:BMED) (+20%).
Attenzione, stiamo prendendo in considerazione un decennio (se consideriamo gli ultimi 16 anni la situazione è ancora peggio), quindi non focalizziamoci solo sui problemi degli ultimi 12 mesi, Europa, Trump, Referendum, ecc., chiediamoci piuttosto cosa sta succedendo e cosa si nasconde dietro? In Italia, a differenza degli altri Paesi europei, stiamo assistendo a dei veri e propri disastri, in primis Banca Mps (MI:BMPS) che ha ceduto oltre il 90% in 10 anni, a cosa è servito l’aumento di capitale? Banco Popolare (MI:BAPO) (1.76 euro min. storico) e Banca Pop Milano (MI:PMII) (0.2300 euro min. storico) oltre il 95% e stanno sfiorando i minimi storici; Unicredit (MI:CRDI), che ha avuto bisogno di più adc durante gli anni…senza risultati (performance%), ha bruciato il circa 97%.
Schiacciati sotto il peso delle vendite anche Ubi (MI:UBI) Bca -90%; Banca Pop Emilia (MI:EMII) Romagna -77%; Intesa Sanpaolo (MI:ISP) -61%; Mediobanca (MI:MDBI) -60%; Credem -58%; Creval -96%; Bca Carige -99.5%, Bca Desio -78%; Bca Finnat -63%; Bca Profilo -91%. Nemmeno i buoni risultati economico-finanziari di alcuni di questi istituti sono riusciti a risollevare le sorti dei titoli.
Non focalizziamoci sempre e solo sui titoli del comparto bancario, non facciamoci ingannare dalle solite corse al ribasso (purtroppo spesso si prendono in considerazione solo corse al ribasso e non al rialzo) e allarghiamo i nostri orizzonti a 360 gradi.