Alcuni titoli di Piazza Affari che nelle prossime sedute potrebbero ampliare le perdite.
Saipem (MI:SPMI): come già accennato nei precedenti articoli il titolo appare incapace di opporsi allo strapotere del trend ribassista che negli ultimi 8 anni ha condotto i corsi da oltre 48 euro agli attuali 1.90; negli ultimi 2 anni da 5.51 ai prezzi attuali. Difficile di conseguenza trovare aspetti positivi sul grafico del titolo che si sta progressivamente avvicinando in area 1.72 euro la cui violazione (in chiusura) spianerà la strada a forti affondi fino in area 1.49 euro (1.27 euro secondo target).
Le prospettive di medio periodo tornerebbero interessanti solo a seguito del superamento di quota 2.35 euro (obbiettivo alquanto arduo da raggiungere nei prossimi mesi) prologo ad un attacco alla resistenza di 2.44 euro ed al successivo allungo in area 2.58 euro in prima battuta. Prestare la massima attenzione alle false partenze, rialzi anche vistosi potrebbero essere annullati in una manciata di sedute.
Autogrill (MI:AGL): i corsi si stanno pericolosamente avvicinando al sostegno in area 4.20 euro la cui violazione (in chiusura) spianerà la strada a forti affondi fino in area 4.02 euro (3.87 euro secondo target).
Le prospettive di breve/medio periodo tornerebbero interessanti solo a seguito del superamento di quota 5.42 euro (obbiettivo alquanto arduo da raggiungere nei prossimi mesi) prologo ad un attacco alla resistenza di 5.68 euro ed al successivo allungo in area 6.07 euro in prima battuta.
Tenaris (MI:TENR): resta sotto pressione il titolo spingendosi al momento in area 4.90 euro. I corsi potrebbero ampliare il cammino verso il basso in caso di violazione del supporto a 4.77 euro in chiusura di seduta. Se ciò dovesse accadere spazio a nuovi affondi con primo target in area 4.54 euro. Primi segnali incoraggianti solo con il superamento di quota 5.60 euro in chiusura e con tenuta settimanale.
Eni (MI:ENI): altro titolo in grosse difficoltà il cui scenario grafico è ancora molto incerto. Le quotazioni dovranno stabilizzarsi al di sopra di 8.0 euro ed accumulare forza per dare qualche piccola speranza di vitalità anche se ciò non cambierà lo scenario grafico negativo di medio termine.
Le prime resistenze strategiche sono ancora abbastanza lontane di cui la prima è posizionata a quota 9.0 euro. Molto più probabile è un ulteriore affondo fino a 7.59 euro (in prima battuta). Monitorare con attenzione questo supporto la cui violazione in chiusura potrebbe far scattare forti affondi.
Fincantieri (MI:FCT): è assolutamente necessario che i corsi superino la resistenza a 0.6500 euro (in chiusura e con tenuta settimanale) per far scattare qualche timido segnale di ripresa ma solo oltre 0.700 euro (in chiusura e con tenuta settimanale) si inizierà a vedere qualcosa di più concreto con possibili target in area 0.7800 euro in prima battuta.
Il cedimento di quota 0.5800 euro (in chiusura di seduta) farà scattare segnali di allarme con un possibile ritorno dei prezzi in area 0.5560 euro, supporto fondamentale di breve/medio periodo. Attenzione alle false partenze.
Mediaset (MI:MS): il titolo presenta una solida tendenza ribassista nel lungo periodo. La strada da percorrere per poter incidere sulla citata struttura ribassista appare tuttavia lunga. Il superamento di quota 2.09 euro (in chiusura e con tenuta settimanale) rappresenterebbe un reale segnale di forza da parte dei corsi che dovranno poi farsi trovare pronti per il confronto con le successive resistenze strategiche.
Sul fronte opposto invece il supporto in area 1.52 euro dovrà dare prova di grande solidità per scongiurare guai peggiori al titolo che in 20 anni ha ceduto oltre il 90%. Sotto tale livello (in chiusura) infatti probabile una accelerazione ribassista in direzione del primo obiettivo in area 1.47 euro (1.25 euro secondo target). Occhio alle false partenze.
Aeffe (MI:AEF): situazione tecnica delicata per il titolo che sta per testare il successivo supporto in area 0.8800 euro. In questa fase i rischi di rottura di questa soglia sono alti. La discesa al di sotto di 0.8800 euro (in chiusura) comprometterebbe ulteriormente il quadro grafico di breve/medio termine facendo così salire le possibilità di un ritorno dei corsi in area 0.8300 euro in prima battuta e successivamente in area 0.7700 euro.
Soltanto il superamento di 1.14 euro (in chiusura e con tenuta settimanale) consentirà di dare un primo e timido segnale di risveglio per l'uscita dal fortissimo trend ribassista. La prima e significativa resistenza è situata a quota 1.27 euro.