Dopo l’imponente cavalcata delle passate sedute, anzi dei mesi passati, la forza della sterlina, dopo avere raggiunto un top a 1,7200, sembra che stia attraversando un momento di relax; al momento le quotazioni si trovano all’interno di un range ben definito di circa una figura tra 1,7180 ed 1,7080; molto probabilmente, sia perchè la giornata non offre dati macro di fondamentale importanza che possono influenzare la sterlina e sia perché siamo nell’ultima seduta che chiude la settimana, anche la giornata odierna sarà poco volatile, quindi il tutto si concentrerà nell’area trading range. L’attenzione, nelle prossime sedute sarà rivolta alle rotture di uno dei due lati che delimitano l’area range. Ovvero, se avremo una rottura confermata del lato superiore a 1,7180 molto probabilmente la coppia potrebbe puntare verso massimi più importanti; mentre in caso di rottura confermata del lato inferiore, potremmo avere un nuovo impulso ribassista, ciò avallerebbe la tesi che tale fase di range sia una vera e propria fase di distribuzione – consolidamento, in anticipazione di un movimento direzionale ribassista opposto rispetto a quello precedente. Dal punto di vista intraday, la zona di confluenza, ovvero la zona dove è possibile entrare a mercato in caso di un chiaro è nitido segnale da price action, è tra i livelli 1,7095 ed 1,7135; ricordo che tali zona vengono individuate come punti di instabilità dei prezzi, ovvero dove imperversano le battaglie più cruente tra venditori e compratori. Mentre in un’ottica multiday, resta ancora valida l’onda di Wolfe bearish, da monitorare nelle prossime sedute con ingresso a mercato in vendita in caso di chiusura daily al di sotto della trend line che congiunge i massimi delle onde 1 e 3.