🎁 💸 Regalo! Copia nella tua watchlist il successo di Warren Buffett che ha guadagnato +49,1% Copia Portafoglio

Il dilemma periferico dell’Eurozona

Pubblicato 16.05.2014, 14:43
EUR/USD
-
GBP/USD
-
USD/JPY
-
USD/CHF
-
EUR/CHF
-

Forex News and Events

Ieri c’è stata una repentina inversione del rally dei bond denominati in EUR, in scia alle voci secondo cui la Grecia vorrebbe introdurre tasse retroattive per i detentori stranieri di bond greci. Le tensioni si sono alleggerite dopo che il governo greco ha confutato le dicerie, che sono state comunque sufficienti a spremere i rendimenti dei titoli periferici. Parlavamo di un discreto rally dei bond dalla riunione della BCE della settimana scorsa. I rendimenti dei titoli decennali spagnoli e italiani erano scesi sotto il 3,00% per effetto dei flussi in entrata dovuti alle attese di un QE da parte della BCE. Certo, un coinvolgimento della BCE dovrebbe avere un impatto positivo sui prezzi dei bond (facendo abbassare di conseguenza i rendimenti). Tuttavia, pare che sia intervenuta una distorsione della percezione del rapporto rendimento-rischio (o indice di Sharpe), con gli investitori che ritenevano fosse “troppo sicuro” investire nei titoli della periferia dell’Eurozona. Le notizie flash sulla “tassa retroattiva” in Grecia hanno solo corretto la miopia degli investitori rispetto al quadro generale. Al momento vediamo che i bond periferici dell’Eurozona sono soggetti a una serie di rischi non esaustivi. Anche se i titoli di Stato di Spagna e Italia sono usciti dal territorio d’ipercomprato, i rendimenti dei decennali spagnoli sono scesi di nuovo sotto il 3,00%, quindi c’è ancora propensione per i titoli periferici.

Ieri l’EUR/USD è scivolato a 1,3648 a New York; la flessione è stata innescata dall’andamento discordante dei PIL fra nucleo e periferia di Eurolandia. La ripresa riguarda però soprattutto l’USD (debolezza dopo i fragili dati industriali negli USA). Visto il calo dei rendimenti dei bond denominati in EUR, sospettiamo che diminuiranno i flussi verso questi asset e che aumenteranno le pressioni al ribasso sull’EUR. Oggi scadono discrete opzioni standard a 1,3745/50, le posizioni sono inclinate in negativo. A 1,3700/10 ci sono deboli ordini d’acquisto per opzioni in scadenza oggi. Dalla prossima settimana, l’EUR/USD sarà probabilmente soggetto a barriere a quota 1,3700. La media mobile a 200 giorni (oggi a 1,3628) rappresenta il livello chiave sul lato discendente. In questa fase, leggiamo nella volatilità la riluttanza degli investitori a prendere posizione. I movimenti al ribasso sono ancora fragili, nonostante le forti attese di una BCE colomba. La volatilità realizzata a un mese (3,75%) nell’EUR/USD rimane ai minimi da sette anni.

“Franc”amente…

Da settembre 2013 vediamo che l’EUR/USD si scosta positivamente dall’EUR/CHF e osserviamo una correlazione negativa consistente. La domanda da porsi è dunque: cosa dovremmo aspettarci dall’EUR/CHF, nel caso di un potenziale intervento accomodante dalla BCE? La soglia a 1,2000 è a rischio o le dinamiche contro-intuitive genereranno un rialzo dell’EUR/CHF? L’azione della BCE provocherà un intervento della BNS?

La reazione della BNS dipenderà ovviamente da quanto l’EUR/CHF sarà influenzato da una potenziale azione della BCE. L’obiettivo prioritario della Banca Nazionale Svizzera è difendere la soglia a 1,2000. Se la correlazione negativa di cui abbiamo parlato sopra dovesse interrompersi e mettesse a rischio la base a 1,2000, si tornerebbe a parlare di tassi negativi sui depositi a vista. Anche se è noto che i detentori di franchi svizzeri sono guidati dal rischio (e non dai rendimenti), i costi aggiuntivi spingeranno qualcuno a convertire gli asset in CHF in altri rifugi sicuri (oro?). Se, al contrario, la correlazione negativa permanesse, un movimento al rialzo dell’EUR/CHF potrebbe spingere la BNS a spostare la soglia all’1,2500 per combattere, di conseguenza, la bassa inflazione. Anche se la probabilità di un intervento simile è bassa, non escludiamo un’azione a sorpresa sul franco svizzero – il porto sicuro (?).

The Risk Today

EUR/USD L'EUR/USD ha registrato un’inversione rialzista infragiornaliera in prossimità dell'area di supporto chiave tra 1,3673 (vedasi altresì la formazione a cuneo) e 1,3643 (vedi altresì la media mobile a 200 giorni) di ieri. Una violazione della resistenza iniziale a 1,3732 (massimo 15/05/2014) confermerebbe una fase di stabilizzazione a breve termine. Altre resistenze si attestano a 1,3775 (massimo 12/05/2014) e a 1,3845 (massimo 09/05/2014). In un’ottica a più lungo termine, l'EUR/USD si trova ancora in una successione di massimi e di minimi più elevati. Tuttavia, i recenti nuovi massimi marginali (a suggerire un potenziale cuneo ascendente a lungo termine), indicano un rialzo in fase di esaurimento. È necessaria una violazione dell'area di supporto chiave tra 1,3673 (minimo 04/04/2014) e 1,3643 (minimo 27/02/2014) per confermare un'inversione di tendenza ribassista a lungo termine (si veda il potenziale doppio massimo).

GBP/USD Finora la coppia GBP/USD ha testato con successo il supporto dato dal canale ascendente a lungo termine. Resistenze orarie stazionano a 1,6819 (minimo 13/05/2014) e a 1,6903 (massimo 12/05/2014). Un supporto orario può essere trovato a 1,6732 (minimo 15/05/2014). A più lungo termine i prezzi continuano a muoversi in un canale in ascendente. Di conseguenza, permane una propensione rialzista finché reggerà il supporto a 1,6661 (minimo 15/04/2014). Siamo però restii a suggerire un potenziale per un rialzo più marcato, superiore alla resistenza importante a 1,7043 (massimo 05/08/2009), soprattutto alla luce delle condizioni complessive d’ipercomprato.

USD/JPY L'USD/JPY sta sfidando il recente livello minimo e il supporto a 101,43. I supporti chiave si attestano a 101,20 e a 100,76. Le resistenze si trovano a 102,36 e 103,02. Una propensione rialzista di lungo periodo è favorita finché terrà il supporto chiave a 99,57 (minimo 19/11/2013). Monitorate l'area di supporto compresa fra la media mobile a 200 giorni (attorno a 101,16) e la linea di tendenza in ascesa dal minimo a 93,79 (13/06/2013). Un'importante resistenza staziona a 110,66 (massimo 15/08/2008).

USD/CHF L'USD/CHF ha finora testato con successo la robusta resistenza a 0,8953, favorendo una fase di breve periodo di consolidamento. Supporti orari stazionano a 0,8882 (minimo infragiornaliero), e a 0,8859 (minimo 12/05/2014). In un’ottica a più lungo termine, la struttura presente da 0,9972 (24/07/2012) è vista come una grande fase correttiva. È necessaria una rottura decisa della resistenza chiave a 0,8953 per convalidare un pattern di inversione rialzista (si veda la potenziale formazione di un doppio fondo). La prima unità della nostra strategia lunga è stata venduta.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.