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Il dollaro in ripresa spegne l'entusiasmo sui mercati

Pubblicato 16.01.2021, 22:59
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La buona performance del dollaro nella settimana che si avvia alla conclusione, ha determinato non poche turbolenze sui mercati finanziari. E quello crypto non ha fatto eccezione.

L'errore che spesso molti analisti e trader commettono, consiste nell'analizzare il mercato crypto come un "corpo estraneo" al contesto finanziario. Niente di più sbagliato.

In tale ambito, il primo fattore da considerare è senza dubbio il dollaro.

Come prima cosa, vediamo che il dollaro sta fornendo segnali interessanti dopo il downtrend iniziato a marzo 2020, almeno dal punto di vista tecnico.

Infatti il biglietto verde ha appena posto fine al periodo più lungo dal 2011 trascorso sotto la SMA 20 daily


Dollaro, fine del downtrand?

La ripresa del dollaro ha messo in crisi principalmente gli indici azionari, le commodities come l'oro e, in ultimo, anche bitcoin. Tuttavia trovo del tutto ingiustificato un eccesso di ottimismo nei confronti dei bucks. Infatti il recente rally si potrebbe attribuire alle short covering dei grandi speculatori, che al momento detengono oltre il 40% dell'open interest net short sui futures del dollaro.
Dollar hedger positions

Analizzando il grafico, si evincono chiaramente 2 elementi di considerazione.


Il primo, è che appunto in passato simili dinamiche non hanno sempre coinciso con il bottom del dollaro. In secondo luogo, questa potrebbe essere una price action che si adatta meglio a un bear market strutturale e non a un mercato rialzista.

Una simile lettura, ha anche il supporto delle politiche monetarie espansive confermate dalla Fed giovedì scorso, in un quadro in cui molto presto circa $ 2000 miliardi saranno iniettati nel sistema finanziario attraverso nuove misure di stimoli economici.

Vediamo adesso cos'è successo questa settimana sui mercati azionari e inquadriamo il tutto nel contesto appena evidenziato.I principali indici mondiali hanno chiuso una settimana difficile, lasciando sul campo mediamente oltre l'1%.

drivers che hanno determinato un simile scenario sono diversi:

1) Le sanzioni contro le aziende cinesi (inclusa Xiaomi (HK:1810)), le quali hanno stabilito che i fondi americani e i privati dovranno sbarazzarsi delle azioni delle società cinesi entro l'11 novembre 2021. In primo luogo, si tratta di una perdita netta per gli investitori coinvolti, che saranno costratti a svendere le proprie partecipazioni (ad esempio, lo stesso Xiaomi è sceso dell'11% sulla borsa di Hong Kong). Inoltre, è ovvio che la Cina non resterà a guardare, dunque ci saranno misure di ritorsione. Il che significa un altro round della guerra commerciale.

2) Le statistiche economiche negative per gli Stati Uniti. Le vendite al dettaglio, la fiducia dei consumatori, l'attività manifatturiera e i dati sul mercato del lavoro sono peggiori del previsto. Sempre più investitori si stanno rendendo conto che l'iniezione di nuova liquidità non è sufficiente a garantire una ripresa strutturale.

3) La reazione degli altri paesi alla caduta del dollaro, che non vogliono perdere competitività nelle esportazioni dei loro beni e cercano di mantenere la bilancia commerciale in equilibrio. Le banche centrali e nazionali, BCE in testa, stanno acquistando massicciamente il dollaro, che infatti ha aggiornato i suoi massimi 2021.

4) I violenti ribassi che hanno investito le azioni tech statunitensi, con il relativo deflusso di utenti. In settimana, telegram ha raggiunto i 500 milioni di utenti a danno di whatsapp.

5) Dulcis in fundo, le ondate di Covid che stanno piegando le già provate economie mondiali.

La comprensione di tali dinamiche, è fondamentale anche in relazione al mercato delle criptovalute. Abbiamo già visto come tra bitcoin e dollaro ci sia una relazione inversa, ma sappiamo bene come vi sia una correlazione diretta anche tra Bitcoin e S&P 500, che nell'ultima settimana è tornata sui massimi livelli.

Dunque è estremamente importante mantenere la giusta prospettiva e osservare l'evoluzione degli eventi. Il dollaro, almeno nel breve, potrebbe riservare ancora sorprese a chi da mesi ne intona il de profundis.

Per quanto riguarda l'andamento di Btcoin nel breve termine, è chiaro che sarà influenzato dall'andamento del Dollar index e dello Standard and Poor 500.

Il mercato è dubbioso e incerto, dopo che in molti sono stati tagliati fuori dalla recente price action. E questo lo si intuisce chiaramente dal leverage ratio degli exchange in calo. Ciò significa che i bitcoin traders sono molto più cauti nell'utilizzo della leva in questa fase.

exchange leverage ratio

Insomma, non ci sarà da annoiarsi nelle prossime settimane.

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