Positivo il trend del mercato occupazionale australiano
Stando ai dati sul lavoro australiani pubblicati qualche ora fa, a dicembre la variazione nell’occupazione ha superato le attese, pur rimanendo in territorio negativo, con una contrazione pari a 1.000 posti di lavoro.
Il persistere dei bassi prezzi del greggio e delle materie prime continua, però, a pesare sul mercato del lavoro australiano. Monitoriamo con attenzione la situazione del mercato occupazionale nel paese, perché gran parte delle entrate è legata alle materie prime, su cui permangono notevoli rischi al ribasso.
Preoccupa anche il rallentamento della Cina, il più importante partner economico dell’Australia.
L’Australia ha sicuramente bisogno di introiti da settori diversificati, al di fuori del comparto delle materie prime. In primo luogo, l’invecchiamento della popolazione assicura la creazione di posti di lavoro nel settore dell’assistenza sanitaria e anche il turismo rimane molto forte.
L’Australia di recente ha anche assistito a un’impennata del settore sei servizi, che ha contribuito a compensare le perdite dell’industria legate alle materie prime. Come nota conclusiva, ci preoccupa il livello d’inflazione, inferiore alla fascia compresa fra il 2% e il 3% fissata dalla RBA, ma riteniamo comunque che la banca centrale abbia ancora un po’ di spazio di manovra. Non prevediamo pertanto un taglio del tasso alla riunione di febbraio e rimaniamo ribassisti sull’AUD/USD. Il nostro obiettivo è 0,6800.
The Risk Today
EUR/USD L’EUR/USD continua a cavalcare il canale di trend ribassista. Si osserva una resistenza oraria a 1,1096 (minimo 28/10/2015), mentre il supporto orario è ubicato a 1,0524 (03/12/2015). Si prevede un ulteriore declino. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza. La resistenza chiave si trova nell’area intorno a 1,1453 (massimo di fascia) e il livello a 1,1640 (minimo 11/11/2005) probabilmente frenerà un eventuale apprezzamento. L’attuale deterioramento dei livelli tecnici favorisce una flessione graduale verso il supporto a 1,0504 (minimo 21/03/2003).
GBP/USD La coppia GBP/USD si sta indebolendo e ora passa di mano sotto il livello a 1,4500. La resistenza oraria è costituita da 1,5242 (massimo 13/12/2015). Si osserva una resistenza più forte a 1,5336 (massimo 19/11/2015). Si prevede una debolezza persistente della coppia. La struttura tecnica a lungo termine è negativa e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,4231 (minimo 20/05/2010), fino a quando i prezzi permarranno sotto la resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada a un rimbalzo.
USD/JPY L’USD/JPY opera defilato. La resistenza oraria giace a 123,76 (massimo 18/11/2015). Si prevede un’ulteriore flessione verso il supporto orario a 116,18 (minimo 24/08/2015). Si propende per un’impostazione rialzista di lungo termine finché terrà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Si favorisce un aumento graduale verso la massiccia resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 116,18 (minimo 24/08/2015).
USD/CHF Il momentum di trend rialzista della coppia USD/CHF permane in essere finché la coppia rimarrà nel canale ascendente. Il supporto è collocato a 0,9876 (minimo 14/12/2015). La resistenza oraria si trova a 1,0125 (massimo 05/01/2015). Previsto monitoraggio verso il supporto costituito dal canale di trend ascendente. Nel lungo termine, la coppia ha violato la resistenza a 0,9448 e la resistenza chiave a 0,9957, il che suggerisce un ulteriore trend rialzista. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Finché questi livelli reggeranno, si propende per un’impostazione rialzista di lungo termine.