Ricevi uno sconto del 40%
🚀 I rialzi di maggio: l'AI li ha anticipati: PRFT+55% in soli 16 giorni! I valori di giugno sono in arrivo.Vedi lista

Il Pil Usa al di sopra le attese fa apprezzare il green back

Pubblicato 31.10.2014, 07:20
EUR/USD
-

Trend weekly ribassista dal 04.05.2014
Trend daily ribasissta dal 08.05.2014

Come da attese la Fed chiude definitivamente l’era del Quantitative Easing. Nella riunione tenutasi ieri sera, l’istituto centrale statunitense non procederà più all’acquisto di asset nello specifico di titoli di stato e bond garantiti da mutui immobiliari. Anche sul fronte tassi di interessi, resta lo “status quo”, essi resteranno fermi tra lo 0% e 0,25% al minimo storico; secondo l’istituto centrale un possibile ritocco al rialzo sarà possibile solo in caso di miglioramento sui fronti occupazione e inflazione. Inoltre, la Fed ha rivisto al rialzo le previsioni sul mercato del lavoro, osservando che le condizioni del mercato occupazionale sono migliorate ancora un po’, con un solido incremento dei posti di lavoro e un calo del tasso di disoccupazione. Mercoledì sera, subito dopo l’annuncio delle decisioni della Fed, ci sono pesanti acquisti di dollari americani contro gran parte delle valute più importanti. In particolare nei confronti della moneta unica, il green back ha subito un tracollo, scivolando fino a 1,2630. Sempre dal punti di vista macroeconomico, ieri il Dipartimento del Commercio ha comunicato che in base alla sue stime preliminari il Pil americano è aumentato nel terzo trimestre del 2014 del 3,5%, gli economisti avevano atteso un aumento del 3%. Le spese per consumi, il motore della crescita dell'economia statunitense, sono aumentate dell'1,8%, dal 2,5% del secondo trimestre. Le scorte di magazzino sono cresciute di $62,8 miliardi contro $84,8 miliardi nel trimestre precedente. Le esportazioni sono cresciute del 7,8%, mentre le importazioni sono calate dell'1,7%. Le spese del governo federale sono balzate del 10%. Si è trattato del più forte aumento dal 2009. Il PCE Core, l'indicatore più seguito dalla Federal Reserve per monitorare l'inflazione, è aumentato dell'1,2% contro il +2% del secondo trimestre. La banca centrale statunitense tollera, non ufficialmente, una crescita dell'inflazione su base annua tra l'1% ed il 2%. Subito dopo l’uscita dei dati, i mercati hanno reagito positivamente, ma poi hanno perso terreno ritornando quasi sui valori di partenza; in particolare l’euro – dollaro è sceso ad un minimo a 1,2550 alla pubblicazione del dato e poi e salito fino a un massimo a 1,2615. Tirando le somme, dei movimenti registrati in queste ultime due sessioni giornaliere, la major ha finalmente ripreso il suo percorso ribassista, dopo la fase di congestione. La candela dell’altro ieri, caratterizzata da un ampio range e con chiusura sui minimi, è un buon segnale che molto probabilmente, dopo i movimenti ribassisti di oggi, anche nell’ultima seduta della settimana di domani potremmo assistere ad ulteriori estensioni short.
Per quanto riguarda il nostro pendente short su EUR/USD , ieri è stato triggerato, al momento siamo in leggero profitto di 50 punti. Di seguito i set up di ingresso a mercato: sell stop, entry point 1,2615, stop loss 1,2900, target 1 1,2490; target 2 1,2330.Eur/Usd D

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.