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Il trio perfetto di Piazza Affari

Pubblicato 05.03.2017, 10:19
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


Nel segmento Star di Piazza Affari ci sono tre titoli che nel corso di diversi anni hanno dato prova di grande forza, dando lezioni di performance anche a titoli di un certo calibro presenti nel principale indice del listino milanese (FtseMib): El En SpA (MI:ELEN), Industria Macchine Automatiche (MI:IMAI)e Interpump Group (MI:ITPG) .

  1. EL.EN.


El.En. nell'ultima seduta ha fatto registrare un nuovo massimi storico a 25.42 euro. Il titolo in due anni ha guadagnato circa il 380% e oltre il 700% in 5 anni. Il giorno 15 marzo si riunirà il Cda della società.

I risultati al 30 Settembre 2016 che registrano un fatturato consolidato pari a 180,0 milioni di euro con un aumento del 15,1% rispetto ai 156,0 milioni di euro dell'analogo periodo del 2015 ed un risultato operativo pari a 19,8 milioni di euro, in aumento del 22% circa rispetto al 2015. Nel trimestre i ricavi si attestano a 59,4 milioni di euro, anche questi in aumento rispetto ai 49,1 milioni di euro del periodo a confronto registrando una variazione del 21%.

Prosegue la fase di brillante crescita del gruppo, accompagnata da un continuo miglioramento della redditività operativa grazie in particolare all'innovazione di prodotto. La costante crescita del fatturato registrata negli ultimi due anni, conseguita senza modificare sensibilmente la struttura dei costi fissi, ha permesso al risultato operativo di superare la soglia del 10% sul fatturato, considerata per anni un benchmark per l'attività del gruppo.

La gestione non operativa ha contribuito agli ottimi risultati reddituali grazie alla plusvalenza generata dalla cessione dell'ultimo pacchetto di azioni Cynosure Inc. detenute dalla capogruppo El.En. S.p.A., che ha incassato 45 milioni di dollari americani nell'operazione effettuata ad Aprile, conseguendo una plusvalenza pari a circa 23 milioni di euro a livello consolidato.

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In prossimità della chiusura dell'esercizio e grazie agli ottimi risultati registrati anche nel terzo trimestre, confermiamo che il gruppo si prefigge di chiudere l'esercizio con un aumento del 10% per il fatturato e del 15% per il risultato operativo.

Il risultato netto del 2016 si avvia a segnare il record storico grazie alla cessione dell'ultimo blocco di azioni Cynosure e al maggior contributo della redditività operativa.

El.En. è capofila di un Gruppo Industriale high-tech, operante nel settore opto-elettronico, che produce con tecnologia propria e know-how multidisciplinare sorgenti laser (a gas, a semiconduttori, allo stato solido e liquido) e sistemi laser innovativi per applicazioni medicali ed industriali.

Il Gruppo El.En., leader in Italia nel mercato dei laser e tra i primi operatori in Europa, progetta, produce e commercializza a livello mondiale: - Apparecchiature laser medicali utilizzate in dermatologia, chirurgia, estetica, fisioterapia, odontoiatria, ginecologia. - Sistemi laser industriali per applicazioni che spaziano dal taglio, marcatura e saldatura di metalli, legno, plastica, vetro alla decorazione di pelli e tessuti fino al restauro conservativo di opere d'arte; - Sistemi per applicazioni scientifiche/ricerca. EL.EN è quotata al segmento STAR (MTA) di Borsa Italiana con un flottante pari a circa il 41% ed una capitalizzazione di circa 460 milioni di euro.

2. I.M.A.
La scorsa settimana anche il titolo I.M.A. (industria macchine automatiche) ha messo a segno un nuovo massimo storico a quota 70 euro. Il titolo in due anni ha guadagnato il 62% e oltre il 430% in 5 anni (. Il giorno 14 marzo si riunirà il Cda della società.

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I risultati conseguiti nei primi nove mesi forniscono un'elevata visibilità sull'anno in corso e consentono di prevedere un esercizio in ulteriore crescita rispetto all'anno precedente. Se le condizioni attuali troveranno conferma nei prossimi mesi, il Gruppo IMA stima ricavi a circa 1,27 miliardi di euro e un margine operativo lordo (EBITDA) a circa 178 milioni di euro.

In seguito all'acquisto del residuo 20% del business Dairy&Food, avvenuto lo scorso 28 aprile e che ha comportato un esborso pari a 4 milioni di euro, il Gruppo ha realizzato un provento finanziario di circa 19 milioni di euro. Tale provento, legato al minor prezzo pagato rispetto al valore del debito iscritto a bilancio, andrà corrispondentemente ad incrementare il risultato netto atteso per l'esercizio in corso.

Lo scorso 4 gennaio Ima ha perfezionato con Guillermo Mai il closing per l'acquisto di una quota del 70% nel gruppo Mai con sede in Mar del Plata, Argentina, che produce e commercializza macchine per il confezionamento di tè e tisane in sacchetti filtro, come annunciato lo scorso 28 dicembre.

L'intervento finanziario di Ima, informa una nota, è pari a circa 7,7 milioni di usd, di cui 5,7 milioni di usd versati al closing e il rimanente in tre tranches annuali. E' stata inoltre concessa a Ima un'opzione di acquisto, esercitabile in aprile 2021, dell'intera partecipazione nella società Mai.

Il Gruppo IMA ha chiuso i primi nove mesi del 2016 con ricavi consolidati a 875,2 milioni di euro, evidenziando una crescita del 19,6% rispetto ai 731,7 milioni al 30 settembre 2015.

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In crescita anche il margine operativo lordo (EBITDA) ante oneri non ricorrenti salito a 103,6 milioni di euro (81,9 milioni al 30 settembre 2015), il margine operativo lordo (EBITDA) a 99,2 milioni di euro (72,7 milioni al 30 settembre 2015), l'utile operativo (EBIT) a 71,8 milioni di euro *(49,1 milioni al 30 settembre 2015) e *l'utile prima delle imposte a 83,5 milioni di euro (36,2 milioni al 30 settembre 2015).

Il portafoglio ordini consolidato ha raggiunto gli 877,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 26,1% rispetto ai 695,4 milioni al 30 settembre 2015 (+15,4% a parità di perimetro), grazie alla finalizzazione di numerose trattative nei core business del Gruppo (farmaceutico e food).

Nei primi nove mesi del 2016 gli ordini acquisiti ammontano a 1.034,3 milioni di euro, in aumento del 24,3% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente (+18,1% a parità di perimetro). Il Gruppo IMA chiude i primi nove mesi del 2016 con buoni risultati in tutte le aree di business, grazie al positivo andamento delle vendite di macchine automatiche verso i settori di riferimento.

I risultati dei primi nove mesi del 2016 includono il contributo dei neo acquisiti business Medtech e Telerobot, consolidati rispettivamente dai mesi di aprile e maggio 2016.

Nel periodo aprile-settembre 2016, il business Medtech e Telerobot ha generato complessivamente ricavi per 45,2 milioni di euro e un EBITDA ante oneri non ricorrenti pari a 3,5 milioni di euro. Alla data del 30 settembre 2016 presentano un indebitamento finanziario netto pari a circa 13 milioni di euro e un portafoglio ordini pari a 74,6 milioni di euro.

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L'indebitamento finanziario netto del Gruppo IMA al 30 settembre 2016 è diminuito a 237,3 milioni di euro (295,6 milioni al 30 settembre 2015). Il dato include l'esborso complessivo di 24,5 milioni di euro per l'acquisizione del business Medtech e di Telerobot e delle quote di minoranza di GIMA S.p.A. e GIMA TT per 34,3 milioni di euro, al netto del recente aumento di capitale pari a circa 91 milioni di euro.

L'aumento di capitale del 6 giungo scorso, da €92,75 milioni al prezzo di 53 euro per azione, servirà al Gruppo per nuove iniziative o consolidamenti. Ima è leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè; a quel punto finirà il periodo di letargo ed i corsi saranno nuovamente protagonisti.

I.M.A. è leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè. Il Gruppo IMA è titolare di oltre 1.400 tra brevetti e domande di brevetto attivi nel mondo e ha lanciato numerosi nuovi modelli di macchine negli ultimi anni. Oltre 500 dei suoi 5.000 dipendenti sono progettisti impegnati nell’innovazione di prodotto.

3. INTERPUMP GROUP
Nuovo massimo storico a 19.49 euro (mese scorso) per il titolo Interpump Grp che in due anni ha guadagnato il 43% e circa il 200% in 5 anni (nel 1998 il titolo era a quota 2.73 euro). Il giorno 14 marzo si riunirà il Cda della società (esame e approvazione della Relazione sul quarto trimestre 2016).

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Nelle ultime settimane il titolo ha beneficiato dell'acquisizione del gruppo spagnolo Inoxpa, attivo nella fabbricazione e commercializzazione di apparecchiature di processo e sistemi per il trattamento dei fluidi nell’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica con un brand conosciuto in tutto il mondo.

L’acquisizione amplia e integra in maniera importante i prodotti della divisione Acqua, che sarà così in grado di fornire, assieme agli omogeneizzatori a marchio Bertoli, una vasta gamma di pompe, valvole, miscelatori, impianti di processo e accessori.

Tutti i prodotti sono realizzati in acciaio inox rispettando i rigorosi requisiti fissati per l’industria alimentare. La sede si trova presso Girona (a nord di Barcelona) in Spagna; oltre il 75% del fatturato è realizzato attraverso 20 filiali in altri 18 Paesi, che potenzieranno ulteriormente la già solida presenza internazionale di Interpump.

Nell’esercizio 2016, il gruppo Inoxpa ha realizzato un fatturato di circa 60 milioni di euro, con EBITDA di 11,5 milioni di euro, pari al 19,3% del fatturato. Il prezzo pagato è pari a 90 milioni di euro, corrispondenti a 76 milioni di euro di enterprise value più una cassa netta di circa 14 milioni di euro.

Inoltre il titolo ha beneficiato dei buoni risultati preliminari 2016.

Le vendite nette del 2016 sono state pari a 922,8 milioni di euro, superiori del 3,1% rispetto alle vendite del 2015 quando erano state pari a 894,9 milioni di euro (+0,3% a parità di area di consolidamento e cambi di conversione).

Il margine operativo lordo (EBITDA) è stato pari a 198,5 milioni di euro (21,5% delle vendite) a fronte dei 180,3 milioni di euro del 2015, che rappresentava il 20,1% delle vendite, con una crescita del 10,1%.

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A parità di area di consolidamento, l’EBITDA è cresciuto del 6,7%. Il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 153,5 milioni di euro (16,6% delle vendite) a fronte dei 136,9 milioni di euro del 2015 (15,3% delle vendite), con una crescita del 12,2% e con un incremento della marginalità di 1,3 punti percentuali.

A parità di area di consolidamento, l’EBIT è cresciuto dell’8,6%.

L’utile netto è stato pari a 94,5 milioni di euro, in crescita del 9,5% rispetto all’utile normalizzato del 2015 pari a 86,3 milioni di euro* . L’utile per azione base è stato di 0,884 euro nel 2016 (0,801 euro il dato normalizzato del 2015).

Il capitale investito è passato da 900,8 milioni di euro al 31 dicembre 2015 a 977,6 milioni di euro al 31 dicembre 2016, cresciuto per lo più per le nuove acquisizioni del 2016. Il ROCE è stato del 15,7% (15,2% nel 2015). Il ROE è stato del 13,9% (19,0% nel 2015).

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 si è attestato a 257,3 milioni di euro (255,0 milioni al 31/12/2015) dopo esborsi per acquisizioni per 39,6 milioni di euro e acquisti di azioni proprie per 43,3 milioni di euro.

Il Gruppo ha inoltre impegni vincolanti per acquisizioni di quote minoritarie di società controllate per 42,8 milioni di euro (23,2 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Al 31 dicembre 2016 Interpump Group S.p.A. aveva in portafoglio n.2.281.752 azioni pari all’2,10% del capitale, acquistate ad un costo medio di € 12,4967.

Interpump Group S.p.A. è il maggiore produttore mondiale di pompe a pistoni professionali ad alta pressione ed uno dei principali gruppi operanti sui mercati internazionali nel settore dell'oleodinamica.

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Il Gruppo Interpump fu fondato da Fulvio Montipò nel 1977 a S. Ilario d'Enza (RE), dove la società capogruppo, Interpump Group S.p.A., diede inizio alla propria produzione di pompe a pistoni ad alta pressione.

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